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lunedì 17 gennaio 2011

Villapiana-14/01/2011:Una mostra sugli attributi iconografici dei Santi.


Villapiana. Una mostra sugli attributi iconografici dei Santi.

La chiesa Madre di Santa Maria del Piano ha ospitato una interessante mostra sulle immagini dei santi, presentata dal professore Vincenzo Diodati, appassionato e studioso di immagini sacre. L’autore, in questa prima edizione a cui ne seguiranno altre, ha presentato trenta riproduzioni di santini risalenti al fine dell’ottocento che hanno come attributo iconografico un animale, diverso per ciascun santo. Dopo il saluto del parroco Don Romano e del sindaco di Villapiana Roberto Rizzuto, Diodati, attraverso la sua relazione su “La simbologia iconografica degli animali negli attributi dei santi”, ha ricordato come spesso è proprio la presenza degli animali nelle figure sacre a far riscoprire i santi nella loro identità storica e religiosa. Don Carmine Scaravaglione, vicario della diocesi di Cassano, ha esposto una particolareggiata tesi sui simboli del tetramorfo nell’arte raffigurativa dei santi parlando del ruolo del leone, del bue e dell’aquila. Il professore Demetrio Guzzardi, Presidente della Universitas Vivariensis di Cosenza e rappresentante dell’Aicis (Associazione italiana cultori immaginette sacre) che con l’amministrazione comunale e la parrocchia ha promosso l’iniziativa, ha parlato del “Simbolo del cane nell’ iconografia dei santi”. Sono circa settecento gli animali censiti nelle immagini dei santi, ha ricordato Guzzardi, un dato che ha fatto sì che in Germania nascesse un apposito istituto per lo studio della “Zoologia teologica”. Guzzardi ha inoltre ricordato l’importanza che hanno avuto le immagini dei santi per gli emigranti che nel secolo scorso partivano in cerca di fortuna nel continente americano. Un intermezzo musicale su G. Kummer dei maestri Diodati e Avantaggiato (con flauto e clarinetto), dedicato al compianto Papa Wojtyla prossimo alla beatificazione, ha preceduto le conclusioni affidate al vescovo di Cassano All’Jonio Vincenzo Bertolone. Il vescovo ha molto apprezzato l’iniziativa poiché anche una mostra sulle immagini dei santi è un modo di parlare di santità. Da qui lo spunto per arricchire il dibattito con un approfondimento storico e religioso sulla raffigurazione dei santi. Nate nei primi anni del XIV° secolo, le immagini dei santi hanno avuto sempre un forte impatto emotivo nei credenti. Icone sacre considerate veicolo di fede per contemplare e venerare i santi e per rapportarsi con Dio.
Pasquale Bria

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