COMUNICATO STAMPA 12.1.2011
LIBERAMENTE GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA – COMUNE DI CERCHIARA DI CALABRIA
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VOGLIONO DISTRUGGERE IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE ARMI
All’indomani del finanziamento da parte della presidenza del consiglio per “IL RECUPERO E RESTAURO DEL COMPLESSO RELIGIOSO SANTUARIO S. MARIA DELLE ARMI”, con il fondo 8x1000 per una somma complessiva di 906.499,29 euro, un gruppo di 5 parlamentari del PD si è mosso per presentare il 10.1.2011 un’interrogazione a risposta scritta (n. 4/10304) che esprime dubbi circa la scelta del centro monastico di origine bizantina quale oggetto dell’intervento.
“Liberamente si appella – afferma il consigliere di minoranza Giuseppe Ruscelli –, attendendo fiduciosa la positiva risposta della Presidenza del Consiglio sulla correttezza dell’atto deliberativo, a tutti i parlamentari calabresi di maggioranza e opposizione, agli enti locali, provinciali e regionali, affinché si faccia tutto il possibile per fermare questo bieco tentativo di distogliere un contributo che è fondamentale per la sopravvivenza monumentale di uno maggiori gioielli della regione. Quello che fu un sito rupestre di origine bizantina e che oggi è divenuto un frequentato santuario mariano versa oggi in uno stato di preoccupante abbandono: dall’umidità che compromette la sopravvivenza degli affreschi settecenteschi, ai numerosi e allarmanti cedimenti strutturali presenti tra le congiunture murarie e la ripida parete rocciosa. Sicuramente la somma finanziata seppur non sufficiente, rappresenterà una risorsa fondamentale contro il degrado e l’usura: senza questi soldi uno dei maggiori beni culturali calabresi sarà destinato alla distruzione certa, abbandonato all’incuria e agli impietosi agenti atmosferici.
Mi chiedo – prosegue Ruscelli – come mai questi parlamentari sono stati così solleciti quando si annuncia un intervento tardivo, insufficiente e meramente conservativo che riguardi i territori minimi, perlopiù meridionali. Mi chiedo come mai tutta questa attenzione non la hanno trovata, in nessuna occasione, le nostre esigenze, le nostre richieste, le nostre speranze, i nostri sogni per costruire le condizioni di vivibilità accettabile, anche qui, nella terra della mortificazione e del silente dolore.
Mi chiedo se qualcuno pensi a noi come ai figli di "non dio", figli dei "non rappresentati", figli dell'abbandono, figli del territorio marginale e di confino, della terra dei non diritti, delle colpe da espiare. Figli dei luoghi in cui si spegne la luce della speranza e del futuro negli occhi dei giovani che ancora devono "imparare una lingua ed andare via”. In gioco vi sono molto più dei 900 mila euro promessi, vi è il nostro futuro, la nostra identità migliore!”
GIUSEPPE RUSCELLI
Consigliere Comunale di Liberamente
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ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10304
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 414 del 10/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/01/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO
PARTITO DEMOCRATICO 10/01/2011
BERNARDINI RITA
PARTITO DEMOCRATICO 10/01/2011
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA
PARTITO DEMOCRATICO 10/01/2011
MECACCI MATTEO
PARTITO DEMOCRATICO 10/01/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA
PARTITO DEMOCRATICO 10/01/2011
Destinatari
Ministero destinatario:
• PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 10/01/2011
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-10304
presentata da
MAURIZIO TURCO
lunedì 10 gennaio 2011, seduta n.414
MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:
sulla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 298 del 22 dicembre 2010 supplemento ordinario n. 282 è pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 dicembre 2010 «Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, per l'anno 2010 (10A15355)»;
detto decreto fa riferimento alla legge 20 maggio 1985, n. 222 il cui articolo 47 dispone tra l'altro che «A decorrere dall'anno finanziario 1990 una quota pari all'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, liquidata dagli uffici sulla base delle dichiarazioni annuali, è destinata, in parte, a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione statale e, in parte, a scopi di carattere religioso a diretta gestione della Chiesa cattolica.»;
l'articolo 48 di detta legge specifica che le somme «sono utilizzate: dallo Stato per interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali; dalla Chiesa cattolica per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo.»;
il 28 maggio 2010 al termine della sessantunesima assemblea generale della Conferenza episcopale italiana la stessa - «considerate le proposte di ripartizione e assegnazione presentate dalla Presidenza della CEI e preso atto che, sulla base delle informazioni ricevute in data 9 dicembre 2009 dal Ministero dell'economia e delle finanze, la somma relativa all'8 per mille IRPEF che lo Stato è tenuto a versare alla CEI nel corso dell'anno 2010 risulta pari a euro 1.067.032.535,28 (euro 90.021.557,25 a titolo di conguaglio per l'anno 2007 ed euro 977.010.978,03 a titolo di anticipo dell'anno 2010)» - ha assegnato per l'edilizia di culto 190 milioni (di cui 118 milioni destinati alla nuova edilizia di culto, 7 milioni destinati alla costruzione di case canoniche nel Sud d'Italia e 65 milioni destinati alla tutela e al restauro dei beni culturali ecclesiastici); e, tra l'altro 30 milioni «per accantonamento a futura destinazione per le esigenze di culto e pastorale e per gli interventi caritativi»;
il totale della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, per l'anno 2010 ammonta a 144.431.387,64 euro e che di questi 63.424.212,61 euro, pari al 44 per cento dell'ammontare totale è stata destinata alla tutela e al restauro di beni ecclesiastici o è stata gestita da enti ecclesiastici e in particolare, nella diocesi di Cassano all'Ionio è stato finanziato il seguente progetto:
Intervento: Restauro conservativo del santuario della Madonna delle armi nel Comune di Cerchiara di Calabria (CS) - Ente: Comune di Cerchiara di Calabria - Euro 906.897,05 -:
se la stessa opera sia stata già finanziata con i fondi previsti dalla legge n. 222 del 20 maggio 1985 dalla Conferenza episcopale italiana attraverso la diocesi di competenza o direttamente dallo Stato;
se la Conferenza episcopale italiana, nel presentare il «rendiconto relativo alla effettiva utilizzazione delle somme» ricevute in base a tale legge, dettagli e documenti tali spese;
se risulti che il progetto non sia stato già finanziato con fondi di altre istituzioni pubbliche;
se, quanti e quali controlli siano stati fatti e da chi rispetto all'unico obbligo per i soggetti destinatari dei contributi che è quello di presentare, ai sensi dell'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 1998, «tempestivamente, ai Ministeri competenti, una relazione analitica sugli interventi realizzati, che ne indichi il costo totale, suddiviso nelle principali voci di spesa, accompagnata da una dichiarazione sostitutiva di notorietà resa dal legale rappresentante e dal responsabile tecnico secondo le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, ovvero, per le pubbliche amministrazioni, sottoscritta dal responsabile del procedimento».(4-10304)
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