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sabato 8 gennaio 2011

Trebisacce-08/01/2011: Il Consigliere Provinciale,Franco Mundo,replica al Sindaco Bianchi


COMUNICATO STAMPA
Leggo con stupore le dichiarazioni del sindaco di Trebisacce sulla stampa,peraltro formalmente convocata per ribadire ,per l’ennesima volta ,tutte le iniziative e i lavori portati avanti dall’amministrazione comunale di Trebisace.
A dir la verità, sebbene sia stato chiamato in causa personalmente,voglio evitare di replicare per evitare di polemizzare,anche perché ormai siamo abituati ai proclami di Bianchi,da quasi quattro anni,peraltro sempre gli stessi,così come le critiche al passato,che alla luce dei fatti è sempre meglio del presente.
L’unica eccezione riguarda l’importo dei finanziamenti sbandierati,che col passare del tempo ,anziché aumentare diminuiscono.
Fino a qualche anno fa erano circa 12 milioni di euro,passati poi a dieci e finiti a sei.
In ogni caso ritengo opportuno precisare che ,al contrario di quanto vuol far credere il sindaco e di come ormai è sua consuetudine, nessuno mai si è appropriato di meriti e in particolare della paternità delle opere pubbliche finanziate.
Durante la conferenza stampa di fine anno,si è voluto solamente evidenziare la particolare attenzione della Provincia e la sensibilità del suo Presidente On.le Oliverio,nei confronti del nostro comprensorio e di Trebisacce,anche grazie alla mia presenza all’interno del consiglio Provinciale,evidenziando i prossimi interventi della Provincia.
Infatti sin dall’inizio della legislatura,anche unitamente agli altri colleghi, sono impegnato politicamente per dare centralità e attenzione al territorio dell’Alto Ionio e a Trebisacce,prescindendo dal colore politico delle amministrazioni locali,perché ritengo prima di tutto di dover lavorare per lo sviluppo e la crescita delle popolazioni.
Capisco che vivere le festività con molta passione e partecipazione può generare confusione e imprecisione ,anche nella lettura dei resoconti di stampa,per cui a volte sarebbe opportuno prima riprendersi e poi parlare.
Noi siamo impegnati a lavorare per il bene delle comunità ;né riteniamo di essere unti dal signore,neanche quando gli avversari ci criticano come se peccassero di lesa maestà; ne pensiamo di disturbare la quiete pubblica quando poniamo problemi politici,perché da sempre abituati a confrontarci civilmente senza offendere le persone e senza invitarli a stare con i familiari,come se la politica o il comune fosse di nostra esclusiva competenza o proprietà .Così come abbiamo grande rispetto per tutti i partiti,anche per quelli che ci avversano,perché non li abbiamo mai utilizzati per fini personali.
A Trebisacce,si avverte fortemente il bisogno di un confronto politico serio e costruttivo,ma soprattutto di grande serenità superando le contrapposizioni ,scevri da pregiudizi e personalismi.Ribadiamo di non essere animati da alcun ambizione personale, in quanto impegnati solo alla costruzione di un progetto politico e di una nuova classe dirigente, contro i qualunquisti e i trasformisti.Vogliamo guardare avanti,senza più girarci indietro per giustificare la propria incapacità e inerzia.D’altronde, per lavorare in tale direzione occorre essere prima di tutto sereni con se stessi e poi con gli altri,in particolare quando si ricoprono incarichi di direzione politico-amministrativa,altrimenti si diventa inadeguati e isterici.Infine, nel ribadire che per la vicenda ospedale non è stato fatto quanto necessario al momento della chiusura delle sale operatorie,perché qualcuno pensava di poter vincere da solo questa importante battaglia, è necessario riprendere l’iniziativa politica;riproporre la questione dello squilibrio istituzionale che genera anche squilibri territoriali,come per le scelte sanitarie,prendendo spunto anche dalle denunce sporte dai responsabili dei punti di primo intervento attivi dell’ASP,che non riescono a fronteggiare le emergenze dell’intera provincia,così come attualmente disposti e previsti nel territorio proprio per l’insufficienza dei posti letto degli ospedali sulla fascia ionica.
Ripartire dalla peculiarità del territorio e dalla necessità di assicurare interventi sanitari congrui e in particolare il rispetto dei LEA,per dare legittimità alla richiesta di rivedere il piano di rientro in sede di attuazione. Altre soluzioni non sono praticabili.
Trebisacce lì 08.01.2011 Avv. Francesco Mundo
Cons. provinciale

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