Banner

lunedì 1 novembre 2010

Trebisacce-01/11/2010:IL DUE NOVEMBRE (di Gianni Mazzei)










IL DUE NOVEMBRE
Per indicibile nostalgia
tentiamo di sentire iL duro contatto
ripercorrendole a piedi:
strade polverose dove da bambini
vedemmo impauriti
la biscia rincorrere senza scampo la rana:
di luce fiorite quando rubammo il primo bacio
all’ amata;
odorose di mosto, ora, che ubriacava l’animo
ora del sangue gorgogliante del maiale
appena ucciso
o della salsa che bolliva nella caldaia.
Ma ancora una volta
a! momento di varcare a mezzanotte in punto
il muro per uscire in processione
nel paese deserto
i nostri corpi incavati di dietro
non reggono allo sforzo
uno sopra l’altro
e la scala rovina miseramente
restando noi
al sapore della vita
come il povero
che del fagiolo già cotto
gusta solo
scoprendo la pentola
la fetta di pane impregnata.
Gianni Mazzei

Commento di Ciccio Frangone
le parole: "il povero... fagiolo... pentola", mi hanno fatto rivivere uno spezzone della mia fanciullezza, quando di nascosto bagnavamo "na fetta i panu aint a pignata" Era il periodo della guerra, e il fagiolo dentro "a pignata" era fisso sulla brace "du fukularu"... poiché serviva sia come pranzo che come cena; anche se questo termine allora non si conosceva neppure, almeno nei nostri ambienti. Ma questo è servito per forgiare le coscienze, e arricchire lo spirito e la mente, non solo di sani principi, ma di quei veri valori, che hanno indirizzato la mia vita futura e corroborata quella presente. E inoltre, anche se è una pedagogia non conosciuta da alcune generazioni, essa ha un significato esplicativo; che sul passato si può anche costruire... ciccio frangone

Nessun commento:

Posta un commento