sabato 27 novembre 2010
Albidona-27/11/2010:I miracoli della Madonna del Cafaro.
I miracoli della Madonna del Cafaro.
Narra la leggenda che,tanto tempo fa, nel lontano ‘700, miliardi di cavallette invasero i campi di grano del Comune di Albidona. La popolazione era disperata e pensò di invocare la Madonna del Cafaro, che portarono, per l’occasione, i fedeli in processione-e si racconta- che la Madonna avendo rilevato che la popolazione viveva quel disagio intervenne e ordinò alle cavallette di desistere dall’assalto al grano e così fù:le cavallette volarono via e presero la via del mare. A miracolo avvenuto le campane della Chiesa della Madonna del Cafaro suonarono a lungo e il rintocco delle campane si sentiva da lontano, tant’è che l’eco si diffuse in lungo e in largo ed entrò in tutte le abitazioni, anche rurali, della popolazione albidonese. In quel momento il soffio di un venticello che saliva dalla ‘fiumarella’ inebriò di profumo di ginestre e di bianco spino, di rose rosse selvaggine le pastorelle che ogni mattina conducevano al pascolo gli agnellini. A completare il quadro vi è il canto degli uccellini che cullavano e addormentavano le pastorelle e inducevano le persone a pensare che ognuno di loro, senza peccati, va nel Regno dei Cieli verso un riposo sereno ed eterno. Scrittori e poeti sono gli autori e i protagonisti di questi versi d’amore. Al miracolo delle cavallette ne fece seguito un secondo sempre ad opera della Madonna del Cafaro e Vi racconto in sintesi la storia. Il 7 Maggio del 1931 dei ladri rubarono la spada di San Michele Arcangelo di Albidona e gli orecchini di brillanti della Madonna del Rosario che, per altro, non furono più ritrovati. La spada di San Michele Arcangelo fu ritrovata dai Carabinieri , ridotta in quattro pezzi e nascosti dietro un quadro e cementati nel muro dell’abitazione di uno dei tre ladri che era
di Amendolara. Subito dopo il furto della spada, i ladri ,con in un sacco la refurtiva, passarono davanti alla Chiesa della Madonna del Cafaro per raggiungere Amendolara,e nel mentre tentavano di andare avanti per guadagnare la strada che conduceva al nascondiglio della refurtiva, stranamente, a causa di una forza miracolosa, tornavano indietro e cioè verso il luogo dell’avvenuto furto. Ad un certo punto uno dei ladri, più sensibile, esclamò: “E’ peccato!, E’ peccato! Perciò la Madonna del Cafaro indietro ci fa tornare e, perciò, la refurtiva dobbiamo restituire!”. Poi i ladri, nonostante l’impedimento, continuarono per la loro peccaminosa strada, ma il miracolo si compì e la spada dai Carabinieri fu ritrovata.
Michele Lofrano
Presidente Associazione Combattenti e Reduci
Via Bolzano,4-tel.0981/51640
Trebisacce
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