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lunedì 22 novembre 2010

Roma-22/11/2010:Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte(di Ciccio Frangone)


Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte
25 NOVEMBRE (Lc 21,20-28)
Quanto vale per lo scandalo, vale anche per le distruzioni, le guerre, le rivoluzioni, le rivolte, le sommosse di uomini contro uomini. È necessario, inevitabile che questa cose avvengono, nessuno mai le potrà fermare, ma guai a quell’uomo per colpa del quale queste cose sono operate, fatte, compiute.
Perché è inevitabile che l’uomo distrugga l’uomo, un città un’altra città, un regno un altro regno, un popolo un altro popolo sulla terra? Perché la storia è fatta di guerre fratricide? Perché vi è tanto odio razziale da sterminare intere etnie? Perché l’arte e la scienza della guerra è ben superiore all’arte e alla scienza della pace? Perché l’ingiustizia ha più seguaci della giustizia e la disonestà più scolari dell’onestà? Perché nella nostra stessa vita ci sono ventitre ore di tenebre e qualche minuto solo di luce? Perché in noi trionfa più il male che il bene? Perché un pensiero cattivo subito appare e inquina la mente mentre i pensieri buoni stanno lontano da noi?
La risposta è una sola: perché la nostra natura è stata corrotta dal peccato originale e quotidianamente la si degrada e la si deturpa con i molti peccati attuali; perché i nostri vizi ogni giorno ci infestano di un veleno di morte contro il mondo intero. Se non mettiamo la nostra buona volontà nella realizzazione di una vera conversione, sorretti dalla grazia di Cristo Gesù, noi saremo sempre contro i nostri fratelli, ma del nostro peccato dobbiamo rendere conto a Dio.
Gerusalemme sarà distrutta a motivo della sua trasgressione dell’alleanza. Ponendosi infatti fuori di ogni protezione divina, le viene a mancare ogni assistenza celeste che è vera custodia dal potere altrui. Il peccato di Roma distrugge Gerusalemme a causa del suo peccato, ma Roma è responsabile e dovrà rendere conto a Dio del male operato.
Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
La fine di Gerusalemme non sarà però la fine del mondo. Questa fine nessuno potrà mai sapere quando avverrà. Chi dovesse prevederla, sappia che è un ingannatore, un falso profeta, un mentitore ed un bugiardo. Chi poi dovesse credere ad una tale evidente menzogna, sappia che è uno stolto, un credulone, un insipiente. È uno stolto non per ragioni di fede, bensì di intelligenza e di razionalità storica. Tutti quelli che hanno predetto la fine del mondo, sono stati sempre smentiti dalla storia. La fine prevista mai si è compiuta e mai si compirà. È un giorno questo che è custodito gelosamente nel cuore del Padre e di Lui soltanto.
La Vergine Maria, Madre della Redenzione, ci convinca che di ogni nostro peccato dobbiamo rendere conto al Signore. Gli Angeli e i Santi ci custodiscano nella verità.

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