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giovedì 25 novembre 2010

Trebisacce-25/11/2010:TREBISACCE MOSTARICO, TERZA STAGIONE DI ATTIVITA’

TREBISACCE MOSTARICO, TERZA STAGIONE DI ATTIVITA’
E’ INSERITO NEL GIRONE A DI SECONDA CATEGORIA

Terza stagione di attività per il Trebisacce Mostarico, la squadra del Centro Storico della cittadina ionica, inserita nel girone A del campionato di Seconda Categoria. Fondata nell’estate del 2008, la società centrò immediatamente un grande risultato, raggiungendo al primo colpo una storica promozione. Dopo aver concluso la regular season in seconda posizione, nei play-off fu decisivo il 2-2 conquistato nei tempi supplementari contro il Francavilla, dopo il successo per 2-1 nella gara d’andata. Al termine dello scorso campionato, invece, i giallorossi hanno ottenuto una salvezza non meno importante, grazie alla pesantissima vittoria nello spareggio con il Themesen.
L’inizio di questo campionato è stato un po’ altalenante: nelle sette partite già disputate, infatti, sono arrivati tre successi, un pareggio e tre sconfitte, per un totale di dieci punti all’attivo. L’affermazione di domenica scorsa sul campo della Scala Coeli, però, potrebbe rappresentare una vera e propria svolta per il prosieguo della stagione. Ogni gol e tutte le vittorie hanno un’unica dedicataria: la sfortunata Rossella, figlia del presidente Pietro Russo, scomparsa prematuramente poco più di un anno fa e rimasta nel cuore di tutti.
La rosa, guidata in panchina da una vecchia gloria del calcio trebisaccese come Paolo Petta, è composta da ventisette elementi: i portieri Garofalo e Khalil, i difensori Carlomagno, Dramissino, Farina, Middonno, Paladino, Rago, Salandria, Santo, Torsitano e Alessandro Tucci, i centrocampisti Costantini, Ciancia, Hadil, Laino, Maiuri, Munno, Russo e Nicola Tucci, gli attaccanti Cataldi, Oriolo, Ossino, Otranto, Rescia, Alessandro e Francesco Portella. I rumors di mercato parlano di possibili nuovi acquisti in arrivo nelle prossime settimane: a dicembre, la squadra potrebbe essere ulteriormente rinforzata a livello sia quantitativo che qualitativo.

Francesco Cozzo

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