Ufficio di Presidenza
Cosenza 01.11.2010
Venerdì 5 novembre alle ore 10.30, presso la sala Petraglia della Camera di Commercio di Cosenza, si terrà la conferenza stampa di presentazione “DO.P. Fichi di Cosenza”alla quale parteciperà l’Assessore regionale all’agricoltura, Michele Trematerra.
Nel corso della conferenza stampa verrà presentata la denominazione d’origine protetta “Fichi di Cosenza”, che designa esclusivamente i frutti essiccati di fico domestico “Ficus carica sativa”, appartenenti alla varietà “Dottato”.
Questo processo è partito nel 2003 su un progetto della Camera di Commercio di Cosenza attraverso le sue Aziende Speciali Promocosenza e Calab , bracci operativi dell’Ente che hanno contribuito in questo contesto alla definizione delle prime attività di avvio per il raggiungimento della DOP.
La promozione ed il riconoscimento della DOP sono stati curati dal Consorzio Fico essiccato del cosentino, costituito da un gruppo di imprese di produzione e di trasformazione di fichi varietà dottato. Oggi, il Consorzio aggrega decine di Aziende aderenti che ruotano intorno alla galassia della fichicoltura, della trasformazione del prodotto, della sua distribuzione e dell'utilizzo ecocompatibile dei residui di lavorazione.
Il 30 settembre 2010, dopo un lungo iter, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il riconoscimento del marchio di qualità. Nel mese di marzo avverrà l’iscrizione ufficiale nell’elenco dei marchi comunitari a denominazione d’origine protetta.
L’importante riconoscimento è solo il punto di partenza di un piano strategico volto alla riqualificazione e modernizzazione delle aziende, alla formazione e qualificazione del personale, alla promozione del marchio che vede coinvolta e promotrice la Camera di Commercio nella programmazione delle attività per il 2011 attraverso lo stanziamento di risorse .
Un piano per la Regione Calabria, la Camera di Commercio, il consorzio e le aziende che ha l'ambizione di ottenere produzioni di elevato standard qualitativo, che siano compatibili con le nuove istanze salutistiche e che siano soprattutto adeguate al mercato nel rispetto di una tradizione millenaria.
Luigi Oliverio
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