martedì 29 novembre 2011
Calabria-29/11/2011:Muore il regista Vittorio De Seta
De Seta
Muore il regista Vittorio De Seta
Cittadino e analista di Orgosolo
Vittorio De Seta
E' morto in Calabria all'età di 88 anni il regista Vittorio De Seta. Il decesso è avvenuto ieri sera alle 22. De Seta, nato a Palermo nel 1923, negli anni Cinquanta realizzò documentari su Sicilia e Sardegna. Nel '61 diresse il film 'Banditi a Orgosolo'.
Vittorio De Seta cominciò la sua carriera cinematografica nel 1953, lavorando come secondo aiuto regista per un episodio del film, Amori di mezzo secolo, di Mario Chiari. In seguitò si cimentò anche nell' attività di sceneggiatore e documentarista. I primi documentari risalgono agli anni Cinquanta e sono ambientati prevalentemente in Sicilia e Sardegna. Tra questi lavori, Isola di fuoco, ambientato nelle isole Eolie, viene premiato come miglior documentario al Festival di Cannes del 1955. Nel 1961 De Seta debuttò al cinema con Banditi a Orgosolo, sceneggiato con la moglie Vera Gherarducci, un film stilisticamente asciutto che arricchisce di una sensibilità più moderna e consapevole la lezione del neorealismo. Il film vince il premio Opera prima al Festival di Venezia e il Nastro d'Argento alla migliore fotografia. Nel 1966 De Seta realizzò, Un uomo a metà, che si allontana dal documentarismo che contraddistingue la sua carriera all'inizio. Tra il 1969 e i primi anni 1970 il regista si trasferì in Francia per girare L'invitata. Il film, anche se apprezzato da Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini, sarà accolto freddamente. Nel 1972 De Seta ritorna alle tematiche degli esordi con una miniserie televisiva prodotta dalla Rai: Diario di un maestro, documento di una difficile esperienza didattica condotta in una borgata romana. Il suo profondo legame con la Calabria, dove nacque sua madre, è esplorato nel documentario In Calabria, del 1993. L'ultima opera, nel 2006, il lungometraggio Lettere dal Sahara, che segue la vita di un migrante africano in Italia. Il film ha partecipato fuori concorso al Festival di Venezia.
Nel 2008 gli orgolesi, in virtù dell'analisi antropologica libera da pregiudizi e retaggi deterministici che realizzò coi suoi film, gli conferirono la cittadinanza onoraria.
Martedì 29 novembre 2011 08.15
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