mercoledì 30 novembre 2011
Trebisacce-30/11/2011:Percorsi di luce di Mimmo Aloise
Trebisacce:30/11/2011
L’arte in genere è magia di per sé e quella proposta al pubblico con i “Percorsi di Luce” dall’artista Mimmo Aloise,di Lauropoli, lo è senza dubbio. Lo scorso mercoledì sera,30 novembre,nell’aula Magna del Liceo Scientifico “Galilei” il docente di Filosofia Gianni Mazzei nell’introdurre il pittore-fotografo Mimmo Aloise,ha parlato della sua esplosione cromatica dotata di briosità espressiva unica.”Il percorso,intellettuale e artistico di Aloise,ha altri fiumi carsici che fanno convergere le loro acque terse e profonde nella sua tela o nel legno che sa catturare morbidamente la luce:è il richiamo biblico del “Sinai” che presenta sinuose linee compatte, quasi ad indicare che la precarietà umana, se visitata dal divino,si trasforma dall’inconsistenza della sabbia nella roccia che fonda le certezze assolute dell’esistere”. Dopo questo messaggio inviato da Gianni Mazzei alla platea il minimo di allarme viene fuori che è quello di prestare almeno attenzione al percorso di luce per diminuire l’ignoranza e crescere in conoscenza. Già inizialmente nel fare ingresso in sala colpivano le tele esposte di Aloise e in alcune delle quali con l’utilizzo di sassi comuni trovati sulla spiaggia veniva fuori un volto umano che con la tecnica pittorica usata diventava creatività e opera d’arte. A rafforzare il momento magico la chitarra classica con il pezzo ‘Asturias’ (Albeniz) suonato dal talentuoso studente della 3°C Orlando Marco Pellicori che ha poi curato alla grande con altri pezzi melodiosi le pause dei percorsi di luce,regalando agli intervenuti emozioni su emozioni. Aloise racconta della sua famiglia,della moglie Palma e della figlia Miriam che lo sostengono nel suo quotidiano lavoro di ricerca fotografica e di come è nata la sua grande passione per l’immagine fotografica e precisa che è stato lo zio a regalargli ,ancora giovanissimo,la prima reflex e da quel momento mai un momento di crisi per la fotografia ha attraversato la sua mente. Anzi perfezionare le tecniche e conoscerne di nuove è il suo impegno quotidiano. Anche per l’artista la piena e consapevole conoscenza dell’arte fotografica è un pozzo senza fondo. Anche quando parte e diventa turista porta con sé la macchina fotografica professionale e immortala tanti momenti e luoghi su cui poi riflette,elabora,trasforma e lo “scatto” diventa arte, creatività,identità. Già perché la foto racconta e porta una firma ,uno stile proprio che si distingue dagli altri e si diventa originali. L’arte visiva,ha spiegato Aloise, si serve dell’inquadratura che seleziona e svela un pensiero e un sentimento. La foto è una sorta di mediazione tra il soggetto e l’operatore fotografico. Inizia un video clip di foto sugli “Sguardi” dove in primo piano come protagonisti appaiono proprio gli occhi delle persone sia di bimbi che di adulti. Attraverso gli sguardi chiunque può liberamente leggervi gioia o tristezza e interpretare i sentimenti. Un momento di pausa è riempito dalla lettura in diverse lingue di una poesia dalla studentessa Costanza Parrotta; un componimento in lingua tedesca e albanese dalla studentessa Carmela De Paola; una poesia in Russo e Italiano da Luisa Murckvav e alcuni sonetti a tema sullo sguardo interpretati da Feliciana Chiaradia. Aloise affronta le “sorgenti di luce” dove la luce diventa protagonista e il soggetto fotografato diventa l’elemento secondario e ciò grazie agli effetti che la luce produce sulla fotografia,se abilmente usata nel saper cogliere l’attimo e nel saper dosare il fascio di luce. E si passa al terzo tema:I Segni. Qui anche l’errore di scatto può diventare genialità, ma dopo l’errore deve diventare tecnica e così la foto del soggetto in movimento diventa dinamica,in movimento e perde la staticità,ha spiegato Aloise. E si arriva al tema della “foto pittura”,di invenzione personale di Aloise ,dove dalle immagini si passa all’immaginario; dove la frizzantina curiosità dell’artista Aloise sperimenta una nuova tecnica. E viene fuori che la creatività dell’artista dipende anche dal proprio personale vissuto che nasconde le chiavi per entrare nel cuore delle persone. Insomma una buona immagine vale più di tante parole e rimane una poesia chiusa nel cuore. L’artista ,in fondo, vorrebbe poter dipingere la propria anima con i colori più belli, è parso di capire e l’impresa non è da poco. Conclude il percorso Aloise con le “visioni orizzontali” e il video proiettore,con musiche di sottofondo,invia immagini panoramiche del Parco del Pollino, di Amendolara, di Plataci,dei sassi di Matera, del mare di Federico II di Svevia per apprezzare le bellezze naturali del nostro territorio. Il dirigente scolastico Tullio Masneri a conclusione ha esclamato:”Mi sento deliziato da tanta arte! L’uso della tecnica piegata alla fantasia:al realismo e all’iperrealismo. Da una parte Aloise propone le visioni di tutti i giorni:il bambino,le persone e dall’altra parte l’uso della macchina fotografica per trasformare in arte pittorica la realtà. Stasera con Aloise abbiamo vissuto un modo nuovo di fare lezione di Storia dell’Arte”.
Franco Lofrano
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