domenica 6 novembre 2011
Trebisacce-03/11/2011:Spettacolo teatrale su “Alfredo Santino Lutri” –Storia di un giovane eroe- di Piero De Vita
Trebisacce: 03/11/2011
Al via la due giorni per l’inaugurazione del monumento all’eroe medaglia d’oro al valor militare Alfredo Santino Lutri. La locale compagnia teatrale “L’Albero della memoria”ha iniziato il tre novembre sera, nella sala del Cinema Teatro Gatto, che registra il ‘tutto esaurito’, portando in scena lo spettacolo teatrale su “Alfredo Santino Lutri” –Storia di un giovane eroe- di Piero De Vita, con la scenografia di Mariolina Del Popolo, realizzato in collaborazione con le associazioni: ARSA, Amici Rione S.Antonio, Aopca Museo L. Noia, con il patrocinio del comune di Trebisacce. Il sindaco Mariano Bianchi ha salutato e ringraziato il coro dei bersaglieri di Lucca e di Cecina e i loro presidenti Carlo Zumbo, Umberto Stefani e la maestra della “Fanfara dei Bersaglieri”Cristiana Guidi. In modo particolare ha ringraziato il presidente della locale sezione dell’associazione Combattenti e Reduci Michele Lofrano e il concittadino cardiologo Leonardo Odoguardi che grazie all’impegno profuso per la realizzazione del monumento hanno promosso un proficuo gemellaggio Trebisacce-Lucca che già di per sé è un grande valore aggiunto e lo dimostra il fatto che la grossa fetta in euro per il monumento viene da Lucca. Un contributo in euro è stato riconosciuto alla provincia tramite i consiglieri provinciali Giuseppe Ranù e Franco Mundo e un contributo ancora è giunto dall’associazione nazionale combattenti e reduci di Roma. Il sindaco inoltre ha annunciato che si è attivato per la costituzione di un Comitato d’Onore e che la segnaletica a breve riporterà:”Trebisacce medaglia d’oro al valore militare”. Tre le scene: la storia, il sacrificio e il ritorno in Patria delle spoglie dell’eroe dopo ben 60 anni. Ricostruita fedelmente, con personaggi locali, tutta la storia dell’eroe che, a parte un pizzico lavoro di fantasia per dimostrare la gaiezza giovanile, la spontaneità caratteriale del giovane futuro bersagliere. Questa parte rappresentata in scena all’interno del locale di un famoso barbiere “Zi Nicola”,considerato il luogo del libero pensiero, dove i giovani si davano appuntamento per raccontare le loro storie anche d’amore e raccontarsi in piena spensieratezza. Anche il giovane eroe era lì da apprendista barbiere e viveva i suoi momenti di innamoramento e coglieva i contati momenti per darsi appuntamento con la sua fidanzata. E arriva anche la cartolina di precetto per l’esercito per il giovane Alfredo Lutri e per i suoi amici. “Zi Rucc” (Filippo Garreffa), raccontava di essere partito per la guerra-“per 4 anni d’inferno”insieme con l’eroe Ottavio De Meo e che lui seppure ferito e con il bastone ringraziava il signore che era rientrato in famiglia e la stessa sorte non toccò a De Meo. “Duce, duce anzichè il dolce ci hai dato l’amaro!”, ha chiosato infine “Zi Rucc”.Ma Lutri era contento e orgoglioso di partire e di dare il suo contributo per la Patria e in sua compagnia portava la passione per la moto, per il mandolino, l’amore per Trebisacce e per la fidanzata e la famiglia. Grande emozione si è vissuta in sala nel momento in cui la mamma dell’eroe Maria Giuseppa Costa, impersonata dalla bravissima Andreina Petta, pensava a voce alta al figlio appena 23enne e implorava i santi e la madonna nelle cui mani riponeva la speranza di vita del figlio bersagliere e in guerra. E la storia va tra una scena all’altra e sino al sacrificio, alla morte dell’eroe colpito a morte dal nemico nel mentre compiva il proprio dovere di ricognizione a bordo della Moto Guzzi 500 biposto insieme con il compagno Narduzzi. E ancora le immagini relative all’ultima fase che è il ritorno dopo ben 60 anni delle spoglie, dalla Russia a Trebisacce, che riposano nella tomba all’ingresso del locale cimitero. Emozionato e contento Piero De Vita sul palco ha ringraziato tutti e Filippo Garreffa ha presentato ogni singolo attore. Bravissima l’intera compagnia che è riuscita a raccontare la storia di un figlio di questa terra,ma ancor di più perché sono stati i giovani della compagnia teatrale trebisaccese a raccontarla e su di essi è stato riposta la conoscenza, il ricordo, la memoria, per non dimenticare mai Alfredo Lutri e i tanti caduti per la libertà e la pace. In guerra nessuno vince. Una guerra vinta o persa è sempre una sconfitta per l’umanità. Per mezzo del teatro si è vissuto un modo nuovo di vivere la nostra storia, di conoscerla e di trasmetterla a perenne memoria. A fine serata la Fanfara in concerto ha proposto al numero pubblico in sala la tradizionale marcia dei Flic floc, Volare di Modugno, Ciliegie rosa, Elisabetta, Fante piumato, Bersagliere romano, ecc, per chiudere con l’inno nazionale a cui ha fatto seguito un corale applauso.
(Franco Lofrano)
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