Gli ospedali e la chiesa
L’istituzione di strutture ospedaliere e di cura e di accoglienza, per ammalati e pellegrini, fu una delle prime realizzazioni gestite dal mondo cattolico.
Inizialmente benefattrici famose a Roma come Fabiola e Marcella, si occupavano non solo di realizzare tali opere con i loro soldi, ma di cercare ammalati di ogni tipo per le strade nella piazze, ovunque. Poi i vescovi ed alcuni mistici s’impegnarono fortemente in tal senso. Con le invasioni barbariche i luoghi dove venivano prestate la maggior parte delle cure mediche erano i monasteri, soprattutto quelli Benedettini, che già al tempo della loro fondazione su indicazione dello Stesso San Benedetto, dovevano essere presenti i servizi infermieristici gratuiti.
La cura dei malati in qualunque istruzione cattolica, è sempre stata gratuita fino alla nascita degli ospedali moderni affidati allo stato .
I monaci giravano spesso per le strade per assistere e fornire soccorso a chi non aveva nessuna possibilità di cura. In ogni caso chi bussava ai monasteri sicuramente veniva accolto,veniva assistito in tutto , sino alla completa guarione,. I monaci furono i primi erboristi,i primi farmacisti i Europa.
Passato il periodo delle invasioni ed il medioevo gli ospedali ricevettero un impulso grazie anche agli ordini religiosi, alle confraternite,alle congregazioni religiose. Una per tutte la Misericordia, che nacque nel mille e duecento. E si occupava di accompagnare i malati dalle le loro abitazioni agli ospedali. Con l’inizio dei pellegrinaggi in Europa e in terra santa lo sviluppo degli ospedali, si concentrò fondamentalmente lungo le vie dei pellegrinaggi(Roma,Santiago De Compostela,Gerusalemme).
In Italia lo sviluppo sociale dunque è nato fondamentalmente dal basso e cioè dalle confraternite religiose. Un esempio Tangibile. Nella città di Milano nel 1200 esistevano ben 14 ospedali gestiti da enti religiosi.
Luigi Fabiano
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