sabato 19 febbraio 2011
Castrovillari-19/02/2011:“SANTOS” DI ROBERTO SAVIANO
XII STAGIONE TEATRALE COMUNALE
Teatro Sybaris – Protoconvento Francescano
CITTÁ DI CASTROVILLARI – Assessorato alle Politiche Culturali
Associazione Culturale Novecento
GIOVEDI’ 24 FEBBRAIO AL TEATRO SYBARIS DI CASTROVILLARI “SANTOS” DI ROBERTO SAVIANO
Il gioco come metafora della vita, il calcio come unica soluzione per uscire da una realtà che appare misera.
CASTROVILLARI – Continua con successo la dodicesima stagione teatrale di Castrovillari, organizzata dall’assessorato alle politiche culturali e dall’associazione culturale Novecento. Giovedì 24 febbraio alle 21,00 gli Ipocriti e M.B. Nuovo Teatro presentano “Santos” di Roberto Saviano, per la regia di Mario Gelardi, con Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale Di Mauro, Adriano Pantaleo e Raffaele Auriemma (voce). “Santos”, il titolo viene dal pallone arancione usato dai ragazzi per giocare a calcio, è una storia densa di emozioni e avvenimenti, ha una scrittura forte e dinamica com’è tipico del Saviano scrittore. Lo spettacolo s’inserisce al centro di una programmazione che sta riscuotendo grandi consensi, “Abbiamo allestito un cartellone con spettacoli adatti a soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più numeroso e affezionato – spiega il direttore artistico della stagione Benedetto Castriota – privilegiando, pur nella diversità dei generi teatrali, l’indiscussa qualità degli artisti di fama nazionale e come nel caso della Ricciarelli, internazionale”. “Santos” è un racconto di Saviano, uscito in una raccolta, ma praticamente sconosciuto, e come già accaduto per “Gomorra”, - inserito nel cartellone della stagione teatrale castrovillarese 2007-2008 - ne è stata tratta una rappresentazione teatrale che ha debuttato lo scorso ottobre al Teatro Nuovo Montevergini di Palermo. L’adattamento teatrale è stato curato da Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro; per i due è la terza volta che si trovano a lavorare su testi di Saviano, dopo “Gomorra” (2007) e “La ferita, racconti per le vittime innocenti di Camorra”(2008). “Santos” è la storia di quattro ragazzini che vengono assoldati come vedette della camorra. Il loro compito è quello di giocare a calcetto in una piazza e avvisare quando arriva la polizia o qualcuno sospetto. Saviano racconta la carriera dei ragazzi che si trovano a dover scegliere da che parte stare, se continuare a guadagnare soldi facili con attività che diventano sempre più criminali o abbandonare tutto e provare a realizzare i loro sogni. “Santos” è stato scritto pensando ai ragazzini di Napoli che giocano a calcio in strada, nei quartieri più disagiati e che spesso non guardano al futuro con ottimismo. In questo racconto, però, c’è qualcosa di diverso, i ragazzi provano a realizzare il loro sogno, a inseguire la propria passione, a segnare gol. Il gioco diviene quindi metafora della vita, il calcio è visto come unica soluzione per uscire da una vita che appare misera. “Ci ha colpito - sottolinea il regista Mario Gelardi - particolarmente la storia di uno dei ragazzi che, per la passione del calcio, per l'emozione di proseguire un’azione di gioco durante una partita, viene espulso dal gruppo e proprio per questo si salva da una vita fatta di espedienti e criminalità. È la passione che salva la vita di questo ragazzo ed è anche la chiave della storia: seguire un sogno, realizzare un'aspirazione, l'unica vera speranza di un destino migliore”. “Ho sempre pensato che ovunque e in ogni vita potesse esistere una possibilità di salvezza – dice invece Saviano -. L’ho sempre pensato, ma ne ho avuto certezza quando ho conosciuto Lionel Messi, il centravanti argentino, o quando ho seguito gli allenamenti dei pugili di Marcianise prima che andassero alle Olimpiadi. Il sud Italia e l’Argentina sono due terre difficili in cui lo sport è una possibilità che va ben oltre il sogno di una vita migliore. Santos è una gioia semplice: è la gioia di una partita a pallone fatta per strada, da piccoli. E adesso che per strada a pallone non gioco più, mi piace rivivere quei momenti e restituirne la spensieratezza tutta infantile, la convinzione irrazionale che un giorno le cose possano cambiare, e non solo per noi stessi. Mi piace pensare che la mia terra, nonostante tutto, abbia ancora qualcosa da offrire”.
GLI IPOCRITI e M.B. NUOVO TEATRO
presentano
SANTOS
di Roberto Saviano
con Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino,
Giuseppe Miale Di Mauro, Adriano Pantaleo
Voce Raffaele Auriemma
Regia Mario Gelardi
Scene Luigi Ferrigno, Costumi Giovanna Napolitano
Musiche Francesco Forni, Luci Francesco Sabatino
Domenico Donato
(per l’Ufficio Stampa della XII Stagione Teatrale Comunale)
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