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mercoledì 23 febbraio 2011

Bologna-24/02/2011:Serge Latouche, conferenza a Bologna, 24 febbraio 2011

COMUNICATO STAMPA



Serge Latouche, conferenza a Bologna, 24 febbraio 2011

Aula Magna Dipartimento di Chimica, via Selmi 2, ore 17



COME USCIRE DALLA SOCIETÀ DEI CONSUMI : IL TAO DELLA DECRESCITA



Ne parleranno Serge Latouche e Andrea Segrè, giovedì 24 febbraio, ore 17.00 all’Università di Bologna, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Chimica, Via Selmi 2.



La crisi attuale di questo nostro distorto concetto di sviluppo può essere un’opportunità di riflessione, di cambiamento e di proposte concrete. Due appassionati ricercatori e divulgatori si confrontano sulla fine della società dei consumi come l'abbiamo vista finora e sul futuro, con uno sguardo incuriosito alle recenti esperienze che provengono anche da altre zone del pianeta e dalla crisi che questo sta vivendo.



Serge Latouche, professore emerito di Scienze economiche all’Università di Parigi, e autore del Breve trattato sulla decrescita serena (oltre 30.000 copie vendute) e di Come si esce dalla società dei consumi (in uscita il 24 febbraio) rilancia il suo monito: “per scongiurare la catastrofe, non resta che la via dell’opulenza frugale – meno ben essere e più ben vivere”. “La stessa crisi attuale può essere vista - secondo Latouche - come una buona notizia, se servirà ad aprire gli occhi sulla insostenibilità del progresso che l’Occidente ha realizzato fin qui: lo sviluppo è un’invenzione dell’uomo”. “Non si tratta, a giudizio di Latouche, di contrapporre uno sviluppo buono a uno cattivo, ma di uscire dallo sviluppo stesso, dalla sua logica e dalla sua ideologia”.



Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market spin off dell’Università di Bologna, e autore del recente Lezioni di Ecostile. Consumare, crescere, vivere immagina “una scienza che si riappropria del concetto di limite, un’ecologia intelligente, ma soprattutto un’economia leggera e trasparente che possa attenuare le reali differenze tra crescita e sviluppo, tra ricchezza e benessere”. “Bisogna mettere in discussione alcuni miti, sostiene Segrè: la crescita esponenziale ed infinita nonostante le risorse siano limitate (non scarse!); la diffusione della ricchezza a pioggia quando, invece, la concentrazione dei mezzi ai vertici della società non ha mai portato benefici alla base; l’importanza della crescita del Pil, un indicatore che non tiene colpevolmente conto delle esternalità negative prodotte dall’economia che vanno ad intaccare il benessere della collettività. “È così – afferma Segrè - che nasce la nostra percezione di povertà, insicurezza e paura pur in presenza di un alto livello di qualità della vita”. “Consumare meno, ma soprattutto meglio, è davvero possibile, e fa bene”, conclude Segrè.



Per informazioni:



Presidenza Facolta' di Agraria

Tel. 051.2096510-12 – 0512096154 – roberta.rendina@gmail.com

www.agraria.unibo.it - www.andreasegre.it - www.lastminutemarket.it

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