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sabato 25 giugno 2011

Trebisacce-25/06/2011:Apprendimento e valutazione (di Pino Cozzo)


Pino Cozzo

Apprendimento e valutazione
Di Pino Cozzo
Il sistema scolastico italiano sta attraversando un periodo di cambiamenti che ruota intorno al concetto di “autonomia” e presenta dunque il tema della “valutazione”. Ed il perché di tutto questo risiede nel fatto che, se si deve dare maggiore potere di gestione autonoma alle istituzioni scolastiche, è necessario pensare ai modi in cui bisogna valutare i risultati di tale operazione. Quando vigeva il sistema centralistico dell’organizzazione scolastica, il controllo era di natura preventiva, volto, cioè, alla determinazione della correttezza dell’azione amministrativa e alla coerenza delle operazioni compiute rispetto ai dettami delle leggi e alle norme derivate, cosicché, era la stessa amministrazione a svolgere le funzioni di valutazione, facendo in modo che ogni scuola e ogni operatore si commisurasse ai compiti stabiliti e ci si comportasse di conseguenza. Con l’autonomia, si deve agire in maniera ottimale rispetto ai bisogni dell’utenza e chi decide delle azioni e delle operazioni ne risponde poi direttamente. Il giudizio di valutazione non è dunque più commisurato al rispetto di regole e indicazioni, ma al soddisfacimento dei bisogni manifestati dai fruitori del servizio. Ci si potrebbe allora chiedere: perché, chi, quando e come valutare. Quando si tratta di valutare a scuola, si pensa subito a quella serie di attività che spettano ai docenti di rilevare il profitto e il rendimento degli alunni, mentre, in realtà, la valutazione non riguarda solo o tanto gli allievi, ma tutti i protagonisti del processo informativo e formativo, e cioè gli stessi insegnanti, i dirigenti, tutti gli operatori scolastici.
L’Istituto Tecnico Statale “Filangieri” di Trebisacce, ha stabilito, in sede collegiale, riportando la decisione nel Piano dell’Offerta formativa della Scuola dei livelli trasversali di giudizio che possono essere sintetizzati come di seguito riportato.
PRIMO LIVELLO: SCARSO (voto 2-3) nessuna o scarsa conoscenza della disciplina;disinteresse per lo studio e le attività della Scuola; frequenza molto discontinua.
SECONDO LIVELLO: GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (voto 4) frammentaria conoscenza della disciplina, difficoltà a cogliere il senso di un'informazione; espressione molto approssimativa, con lessico decisamente povero; analisi confusa e sintesi piuttosto inconsistente.
TERZO LIVELLO: MEDIOCRE (voto 5) perseguimento parziale degli obiettivi programmati; comprensione difficoltosa dei contenuti disciplinari, resi in maniera approssimativa e analisi superficiale di un argomento, documento, testo.
QUARTO LIVELLO:SUFFICIENTE (voto 6) possesso dei contenuti essenziali della disciplina; capacità di cogliere correttamente il senso di un'informazione e di renderla con lessico appropriato e in forma generalmente corretta; capacita di individuare in modo essenziale gli elementi costitutivi di un insieme e di pervenire a sintesi coerenti.
QUINTO LIVELLO: DISCRETO (voto 7)conoscenza approfondita dei contenuti disciplinari, utilizzati in maniera autonoma e con linguaggio sicuro e preciso; capacita di effettuare analisi e sintesi complete.
SESTO LIVELLO: BUONO (voto 8) conoscenza approfondita e coordinata dei contenuti disciplinari, utilizzati con sicurezza, precisione, autonomia e capacità di effettuare collegamenti; capacità di effettuare analisi articolate e sintesi significative, evidenziando il possesso di senso critico.
SETTIMO LIVELLO: OTTIMO (voto 9-10) conoscenza disciplinare approfondita, articolata ed ampliata; comprensione eccellente dei contenuti, rielaborati in forma autonoma e personale e resi con lessico ricco e diversificato; notevole capacità di trasferire in altri contesti ed ambiti disciplinari strutture, lessico, forme e linguaggi propri di una singola disciplina; elevata capacita di individuare in un insieme tutti gli elementi costitutivi e di ricomporli in una sintesi originale.

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