martedì 14 giugno 2011
Trebisacce-14/06/2011:Trebisacce censurata? Da chi e perché?
COMUNICATO STAMPA
Trebisacce censurata? Da chi e perché?
In una conferenza stampa che si è tenuta martedì 14 giugno nei locali dell’Associazione Culturale Ionica, l’architetto Maurizio Silenzi, noto storico e ricercatore, dopo aver ricordato i punti salienti delle sue numerosissime scoperte anche sulla storia di Trebisacce, scoperte esposte durante la conferenza da lui stesso tenuta nella Sala Consiliare del Comune di Trebisacce il 26 marzo scorso, dal titolo “Trebisacce svelata” (ed a cui tutta la stampa ha dato ampio risalto), ha denunciato che l’Amministrazione comunale, ha comunicato, nei giorni scorsi, all’encomiabile prof. Piero De Vita (il quale, affinché i Trebisaccesi potessero essere informati delle scoperte dell’architetto Silenzi, si occupava di organizzare la pubblicazione dello scarno testo della conferenza), che, incredibilmente, il Comune non dispone dei fondi (qualche centinaio di euro) per la pubblicazione (500 copie) e la diffusione delle trenta paginette della preziosa (per Trebisacce) relazione. Occorre ricordare che tale studio, infatti, era stato donato a Trebisacce, gratuitamente ed affettuosamente, dall’architetto, non solo nel lungo e prezioso tempo dedicato alla ricerca stessa ed alla affollata conferenza, ma anche nei diritti, nel testo, nelle immagini e nei disegni originali. Così come bisogna altresì ricordare che, nello stesso studio, l’architetto delineava, con il suggerimento di un programma reale e preciso, la valorizzazione degli elementi storici di Trebisacce, come i volani in grado di rilanciare efficacemente e concretamente la sua economia. C’è anche da sottolineare, infine, che il Sindaco, alla fine della conferenza, si era impegnato, davanti ai numerosi presenti, alla sua pubblicazione. Questa censura, che nessuno sembra in grado di giustificare, fatta in danno dell’informazione ai Trebisaccesi, colpisce duramente il diritto dei cittadini a conoscere e valutare le tesi sulla loro storia espresse dall’architetto Silenzi, anche se queste sono in contrasto con le interpretazioni e le finalità dei finanziamenti erogati a suo tempo dal Ministero sugli scavi di Broglio, ed anche se queste sono in contrasto con chi ha fatto “sue” le contraddizioni espresse a suo tempo dal compianto prof. Peroni. Tali scavi potrebbero benissimo essere portati avanti, con le stesse sovvenzioni, anche, ed anzi meglio, eventualmente, proprio a confermare, o smentire, le nuove interpretazioni delineate nella conferenza. Ricordiamo, infatti, che, oltre a numerose altre scoperte sulla storia di Trebisacce, l’architetto Silenzi ha contestato, nel suo studio, l’interpretazione dei ritrovamenti fatti a Broglio come “originario villaggio stanziale di Trebisacce”, invece che, come chiaramente da lui dimostrato, quale “zona templare dedicata alla divinità Dioniso” (con il “villaggio originario stanziale” localizzato, in realtà, a Trebisacce, nella zona denominata “Bastione”).
Quello che ci chiediamo è: Trebisacce, deve, o non deve sapere? La “piazza”, è vero, spesso sceglie Barabba, ma l’”imperialista” Pilato, in ogni modo, la domanda la pose. Qui a Trebisacce sembra che non vogliano nemmeno far conoscere il quesito. Forse, dietro a tutto questo, c’è un motivo: i Trebisaccesi, e gli amanti della storia e delle tradizioni, sarebbero ansiosi di conoscerlo. Tra i “beni comuni” dei cittadini, oltre l’acqua che li disseta, c’è anche la verità che riempie i loro cuori.
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