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venerdì 17 giugno 2011

Trebisacce-17/06/2011: Rossella Falabella sul referendum


Rossella Falabella

IL 12 e il 13 giugno 2011 oltre 50 milioni di italiani si sono recati alle urne. Circa il 57% degli italiani ha votato raggiungendo il Quorum dopo ben 16 anni che non succedeva. Questi referendum hanno scosso il popolo italiano facendoli ravvedere su certe prese di potere. Non si sà se sia stata una tattica del governo,...ma si è cercato di non dare nessun peso da parte di quest'ultimo ai referendum. Poca informazione televisisa, pochi dibattiti, poche discussioni. Si è cercato persino di far capire che il referendum sul nucleare fosse stato annullato. Il presidente del Consiglio ha reso pubblica la sua astensione al voto creando più polemiche che astensioni. Diciamo che sono state prese delle tattiche, sottovalutando l'opinione pubblica e la capacità di poter dimostrarne la volontà di abrogare le norme. Privatizzazione dell'acqua 1 (scheda rossa) Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica. - Privatizzazione dell'acqua 2 (scheda gialla) Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito.- Energia Nucleare (scheda grigia) Nuove centrali per la produzione di energia nucleare.-Legittimo impedimento(scheda verde chiaro)Che chiede la cancellazione totale della legge che permette a premier e ministri di non comparire nelle aule di giustizia. Ma la vittoria irreversibile del "si" ha spiazzato tutti, soprattutto Silvio Berlusconi. Questa volta la vittoria con il raggiungimento del Quorum è stata notevole. La popolazione italiana è stata più unita che mai e solidale. Hanno tutti manifestato per il SI: associazioni, ecologisti, sacerdoti, personaggi dello spettacolo, il PD, la cgil.. in quasi tutte le piazze italiane, nelle metro, davanti a Montecitorio, durante i concerti, nei teatri, sui social network, durante dibattici, riunioni ecc...con letture, musica, canzoni, balli, persino a grande fratello e nudi contro il silenzio mediatico. Ci sono stati video, foto, bandiere, slogan, manifesti, volantini...tutto quello che si è potuto fare è stato fatto, superando la soglia dei 25'332'487 dei votanti alla grande! Dei quattro referendum quello sul legittimo impedimento era decisamente più politico ma è stato anche il più bistrattato da stampa e tv, nonchè nei dibattiti politici.La vittoria del "SI" ne amplifica quindi la valenza politica perchè travolge l'azione del governo e della maggioranza sulla giustizia, in particolare su tutte le norme che con il legittimo impedimento sono state giustificate con l'esigenza di sottrarre Silvio Berlusconi alla persecuzione dei magistrati, derogando al principio dell'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Quindi un bel NO alle leggi ad personam e allo sconto con le toghe. Le conseguenze della vittoria del "SI" sulla liberazione/privatizzazione dei servizi pubblici locali( acqua, rifiuti,trasporti) è il superamento del divieto esplicito per gli enti locali di affidare le gestioni a proprie aziende in house senza gara. Con le vittorie del "SI" al referendum sulla tariffa idrica, viene cancellata la dagli elementi che contribuiscono a formare la tariffa pagata dei cittadini per la fornitura dei servizi di distribuzione dell'acqua, di depurazione e di fognatura. Abrogando la possibilità che il governo ci riprovi con l'atomo, ora si cerca l'allestimento entro un anno al massimo del piano energetico Nazionale che dia finalmente un equilibrio coerente e a lungo termine ai sussidi per le rinnovabili, al potenziamento delle infrastrutture energetiche, alla promozione della ricerca di settore, alla creazione di un vero mercato dei prodotti e dei servizi energetici. A Trebisacce 3'562 su 7'160 elettori si sono recati alle urne raggiungendo il quorum del 51,2% di affluenza, ma non mettiamo questi voti sul piano politico. Il "SI" è stato votato soprattutto contro il nucleare e la privatizzazione dell'acqua bene comune in primis. La politica è stata una conseguenza. Noi italiani non possiamo essere rappresentati da un presidente del consiglio che si è astenuto dal votare snobbando i quattro referendum di enorme importanza per tutti. Infatti le opposizioni chiedono le dimissioni del governo, ma non credo avverrà. Come dice Di Pietro non è il caso di prenderla come una sconfitta politica per Berlusconi. Il "SI" ha dimostrato che l'intera popolazione lotta e combatte per i propri diritti e vince con il "QUORUM" e con la testa.
Rossella Falabella

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