Villapiana. Il Consiglio comunale condanna con fermezza la lettera di ingiurie.
“Questo Consiglio comunale condanna l’ignobile tentativo da parte di alcuni di creare divisioni e tensioni nella comunità, e non si piega ai ricatti e alle minacce, ma va avanti a testa alta perché alta è la civiltà politica e morale dei suoi componenti”. Con queste parole, dette con la massima fermezza e chiarezza, si è espresso il sindaco Roberto Rizzuto in consiglio comunale a proposito della lettera anonima fatta circolare nei giorni scorsi contenente una serie di pesanti accuse sull’operato degli amministratori, sia di maggioranza che di opposizione, e anche offese di carattere personale, non risparmiando neanche i dipendenti comunali. Prima del sindaco erano intervenuti tutti i componenti della minoranza per condannare a loro volta “Il vile gesto compiuto nell’anonimato, volto a creare solo confusione tra i cittadini, offendendo chi amministra con correttezza e trasparenza nel pieno rispetto dei cittadini”. Per Cesarini, Mazzafera, Zito, De Luca, Fioravanti, “Villapiana è un paese civile e non merita tutto questo. Chi siede in Consiglio comunale può dire a voce alta di essere un esempio di civiltà politica e istituzionale che opera per il bene comune”. Da parte della maggioranza sono intervenuti il presidente del consiglio Pasquale Falbo e l’assessore Giuseppe Leone. “Le offese personali colpiscono nell’animo anche i familiari, ma la nostra onestà politica e morale ci spinge ad andare avanti più determinati di prima”, così Falbo, mentre Leone ha definito di “Gravità inaudita il gesto, che mira ad un tentativo di destabilizzazione politica”, un progetto ben definito secondo Leone che “parte da lontano, da quando nel ’99 si è registrata a Villapiana una svolta storica con la vittoria elettorale di un gruppo di giovani guidati dal sindaco Luigi Bria, una svolta che ha rappresentato la crescita civile, culturale, sociale ed economica della nostra comunità. Da allora- ha proseguito Leone- ha prevalso l’interesse collettivo e non personalistico, un nuovo modo di intendere la politica al servizio dei cittadini che è divenuto un modello da seguire per gli altri Comuni vicini e che prosegue ancora con l’attuale amministrazione e questo a qualcuno evidentemente dà fastidio”.
Pasquale Bria
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