Villapiana celebra i 150 anni dell'Unità d'Italia
Venerdì 18 Marzo 2011 16:21
Villapiana - Si è svolta, presso la sala convegni del centro storico cittadino, la manifestazione “Villapiana e i 150 anni di Unità d’Italia”, la prima di una serie di cerimonie che l’amministrazione comunale intende promuovere in onore dell’anniversario dell’unità d’Italia. Al tavolo della presidenza si sono avvicendati il prof. Tullio Masmeri, Dirigente scolastico del Liceo Scientifico di Trebisacce, i docenti di Storia e Filosofia Gianni Mazzei ed Enrico Persichella dello stesso istituto scolastico, il sindaco della cittadina jonica, Roberto Rizzuto, e l’assessore comunale con delega alla Cultura, Felicia Favale, coordinatrice della serata. Intenso ed emozionante è stato l’avvio dei lavori, con l’intera sala alzata in piedi ad intonare l’Inno di Mameli, a suggello dell’importante e solenne appuntamento che andava ad iniziare, e che vedeva assieme, senza divisione di sorta, tutte le espressioni politiche locali. 150 anni di storia, il Risorgimento d’Italia col suo movimento culturale, sociale e politico, che incoraggiò l'unificazione del nostro Paese, i primi attori veri interpreti del nostro recente passato, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso, quindi la spedizione dei Mille, e Vittorio Emanuele II di Savoia, ultimo re di Sardegna e il primo re d'Italia. Una finestra sulla genesi dell’Italia (come la vediamo noi oggi), uno squarcio nella nostra storia dove, attraverso approfonditi interventi, i relatori si sono addentrati generosamente, senza risparmiarsi in critiche e valutazioni. Ancora attuale è “Purtroppo s'è fatta l'Italia, ma non si fanno gli Italiani”, la celebre frase pronunciata 150 anni fa dal marchese Massimo d'Azeglio. “Oggi gli italiani si affacciano ai festeggiamenti dell’Unità d’Italia divisi ed incerti – ha sottolineato il prof. Masmeri -; non è bastata la propaganda dei media, le bandiere o gli Inni, ad accrescerne il senso unitario; al contrario vi sono gente che aspirano alla secessione. Il prof. Persichella, mediante un excursus storico, ha ripercorso le tappe fondamentali del Risorgimento italiano, col suo inizio coincidente con la fine del dominio Napoleonico ed il Congresso di Vienna nel 1815, ed il suo compimento nel 1871 con l’annessione dello Stato Pontificio e di Roma come capitale d’Italia. Il prof. Mazzei invece si è soffermato sulla storia di Villapiana nei 150 anni dell’Unità d’Italia, i suoi illustri cittadini, le sue vicende, ed il cambio di denominazione dall’allora Casalnuovo. Contestualmente, Mazzei ha proposto l’istituzione di una raccolta di immagini, testi e documenti al fine di valorizzare quei personaggi che hanno determinato il percorso della comunità jonica negli ultimi secoli. Durante la serata, Roberta Amerise e Marco Mazzafera hanno interpretato alcune poesie su Villapiana, su contrada Fontana Picara, e la torre Saracena. Ha chiudere il primo evento celebrativo dell’Unità d’Italia è stato il sindaco Roberto Rizzuto. Dopo aver espresso solidarietà al popolo giapponese, il sindaco ha evidenziato il grande significato e l’importanza di questo evento unitario. “Solo attraverso queste manifestazioni, ha dichiarato Rizzuto, si tiene vivo il ricordo, e rinvigorisce l’attaccamento a quel percorso iniziato con la proclamazione dell’Unità d’Italia”. Un unità nazionale però minata alle fondamenta dalle spaccature interne, dalle due velocità che ne sta caratterizzando la storia. L’auspicio quindi del sindaco Rizzuto è giusto quello di un rinnovamento, affinché venga meno la frattura Nord-Sud, tenendo sempre fermi i principi altri, etici e morali della nostra Costituzione.
Paride De Paola
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento