AZZURRI, ATTENTI AGLI SLOVENI D’ITALIA
(“Ora Soccer”, Calabria Ora di venerdì 25 marzo, pag. 54)
Questa sera, a Lubiana, l’Italia di Cesare Prandelli affronterà la Slovenia in una partita valida per le qualificazioni agli Europei del 2012. Una gara del genere, non molti anni fa, sarebbe stata considerata una pura formalità, per l’enorme differenza che ancora separava il nostro calcio da quello praticato in un Paese che, avendo ottenuto l’indipendenza solo nel 1991, non poteva certo essere considerato una realtà di primo piano, né a livello politico, né dal punto di vista sportivo. Stavolta, però, molto probabilmente non sarà così: la nostra Nazionale non è più quella che a Berlino fu capace di conquistare il suo quarto alloro mondiale, ma soprattutto la Slovenia è cresciuta tantissimo negli ultimi tempi, migliorando dal punto di vista tattico e sfornando una serie impressionante di talenti. Anche Gigi Buffon, dall’alto della sua esperienza, nei giorni scorsi ha invitato i suoi compagni a non fidarsi troppo: “Quando si gioca in trasferta contro Nazionali emergenti dotate di individualità di primo livello, non si può mai essere favoriti”. Non si è trattato di una scaramantica dichiarazione di prudenza, ma di una riflessione lucida e realista, basata sui fatti e rivolta soprattutto a quanti dovessero erroneamente sottovalutare le potenzialità della selezione guidata in panchina da Matjaz Kek, che ci insegue a tre punti di distanza nella classifica del girone C e sogna una vittoria con annesso clamoroso aggancio in vetta al raggruppamento. Gli sloveni, del resto, ci conoscono benissimo, perché molti di loro giocano nel nostro Paese: sono addirittura otto, nell’elenco dei convocati per la sfida odierna e per quella di martedì contro l’Irlanda del Nord, gli elementi che militano in squadre italiane.
La rassegna parte dai tre portieri, che fanno tutti parte di questa nutrita schiera. Il titolare si chiama Samir Handanovic e, pur essendo meno appariscente di Sanchez e Di Natale, è uno dei punti di forza dell’Udinese di Guidolin: in questo campionato, infatti, ha mostrato un’ottima continuità di rendimento e ha parato ben quattro calci di rigore, ipnotizzando Eto’o, Barreto, Di Michele e Hamsik. Suo cugino Jasmir, che in Nazionale gli fa da vice, gioca a Mantova da quattro stagioni, mentre Vid Belec è attualmente in forza al Crotone: arrivato all’Inter all’età di sedici anni, è stato inizialmente aggregato alla Primavera e poi, nel novembre 2009, ha firmato un contratto di cinque anni con la prima squadra. La scorsa estate, i nerazzurri hanno deciso di cederlo in prestito alla formazione calabrese per permettergli di fare esperienza, e lui sta rispondendo con buonissime prestazioni.
In difesa spicca una coppia di giocatori del Chievo: quella formata da Bostjan Cesar e Bojan Jokic. Occhio soprattutto al primo: centrale roccioso, Cesar ha già lasciato il segno contro l’Italia. Nell’ottobre del 2004, fu proprio lui a segnare di testa il gol che permise alla Slovenia di superare gli azzurri per 1-0 in una gara valida per le qualificazioni mondiali: sarà dunque opportuno fare attenzione e marcarlo bene sui calci piazzati, al fine di contrastarne la prestanza fisica e di evitare un inopportuno déjà vu. Jokic, invece, è un terzino sinistro, che nelle ultime settimane sta trovando spazio anche come esterno di centrocampo davanti ad una difesa a tre, nel nuovo modulo impostato da Pioli. Altro nome emergente è quello di Sinisa Andelkovic: ingaggiato dal Palermo nel mercato di riparazione, si ispira a Chiellini e ha all’attivo sette presenze nella nostra serie A, ma appare ancora un po’ acerbo e infatti questa sera non dovrebbe far parte dei titolari.
A centrocampo troviamo altri due elementi rosanero: Josip Ilicic e Armin Bacinovic. Comune e curioso il loro destino: il Palermo ne è rimasto folgorato e li ha acquistati dal Maribor sul finire della scorsa estate, pochi giorni dopo averli avuti come avversari nei preliminari di Europa League. Ilicic è il più talentuoso: il suo impatto sul campionato italiano è stato molto positivo, come attestano i suoi otto gol realizzati in ventinove presenze. Con Delio Rossi in panchina, era uno dei due trequartisti alle spalle della prima punta; nel 3-5-1-1 di Serse Cosmi, trova spazio come mezzala. Bacinovic ha meno qualità, ma è altrettanto utile: si piazza davanti alla difesa e detta i tempi di gioco, mostrandosi ordinato e smistando tanti palloni.
Manca solo un attaccante, ma presto la lacuna sarà colmata: quasi certamente, infatti, Tim Matavz, bomber che attualmente veste la maglia del Groningen, in estate diventerà un giocatore del Napoli. La trattativa, che era stata già imbastita a gennaio, si chiuderà a giugno, come ha confermato anche il suo agente italiano, Silvano Martina. L’arrivo di Matavz permetterà al Napoli di innalzare ancor di più il suo potenziale offensivo e farà crescere il numero degli sloveni d’Italia.
Francesco Cozzo
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