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lunedì 21 marzo 2011

Trebisacce-17/03/2011: 150 anni dell'Unità d'Italia




TREBISACCE Con una manifestazione solenne e molto partecipata, organizzata dall’amministrazione comunale e ospitata nella grande piazza della Repubblica imbandierata a festa, la cittadina jonica ha festeggiato solennemente i 150 anni dell’unità nazionale e suggellato il proprio ruolo di comune capo-fila dei paesi dell’Alto Jonio nei quali le iniziative si erano già consumate il giorno prima. Il colpo d’occhio era davvero suggestivo e l’atmosfera di grande partecipazione emotiva. Al centro del palcoscenico il tricolore, vero protagonista della festa e, tutt’intorno, partecipi ed emozionati, cittadini di ogni età, dai più piccoli della scuola dell’Infanzia ed delle Elementari ai più anziani delle associazioni combattentistiche e d’armi con tanto di vessilli, di bandiere e di alabarde. Al centro le autorità istituzionali, il sindaco con tanto di fascia tricolore e le autorità civili e militari schierate in uniforme, i rappresentanti delle associazioni. Tutt’intorno tanti cittadini vogliosi di esserci e di partecipare, tutti accomunati nella voglia di testimoniare il proprio senso di appartenenza ad una nazione e ad una patria per la quale tanti eroi hanno speso se stessi fino al sacrificio della propria esistenza. Una lezione di civiltà e di compostezza anche per i nostri rappresentanti politici che in questi giorni hanno pensato a far emergere le diversità e i distinguo. Semplice ma molto suggestiva la scaletta del programma: il corteo delle autorità dal comune al centro della piazza, il solenne alza-bandiera, l’inno di Mameli intonato dalla banda musicale e cantato da tutti a squarcia-gola, un ricco recital di poesie e canti risorgimentali e patriottici da parte degli alunni delle Elementari, una breve esibizione artistica della scuola di ballo di Giusy Palermo e il discorso celebrativo del sindaco Bianchi. «Oggi è un giorno di festa per tutti noi italiani – ha esordito il sindaco Mariano Bianchi nel suo discorso celebrativo nel quale ha ricordato i tanti martiri calabresi del Risorgimento – e siamo qui a ricordare il loro sacrificio ed a festeggiare l’unità nazionale fortemente voluta dai nostri padri che l’hanno conquistata con grandi sacrifici e con tanto eroismo, lasciandoci in eredità una Nazione bella, libera, democratica e unita che è punto di riferimento anche in questo mondo globalizzato e frammentato. Una unità – ha detto Bianchi - che dobbiamo mantenere e difendere anche contro talune spinte autonomistiche che rischiano di minare l’unità nazionale. Questa celebrazione dei 150 anni dell’Unità Nazionale – ha concluso il sindaco rivolgendosi soprattutto ai giovani - deve essere per tutti noi un messaggio forte circa la necessità di unire gli sforzi per dare al nostro Paese rinnovate possibilità di crescita e di progresso».
Pino La Rocca

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