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mercoledì 2 novembre 2011

Villapiana-02/11/2011: Disguido per una visita programmata, l’azienda sanitaria chiede scusa al paziente.

Villapiana. Disguido per una visita programmata, l’azienda sanitaria chiede scusa al paziente.
La visita ortopedica, richiesta poche settimane prima, era stata programmata per il 3 ottobre scorso presso l’ospedale Rizzoli di Bologna e puntuale il paziente P.F. si presenta all’appuntamento col medico specialista dottor Rotini. Al suo arrivo in ospedale, però, il personale informa il paziente che il dottor Rotini è assente perché impegnato in un congresso. Comprensibile il disappunto e il disagio del paziente al quale, dopo formali scuse, viene proposta l’alternativa di poter essere visitato comunque da un altro medico. E così avviene. Il disappunto, però, verrà espresso in seguito anche dal dottor Rotini secondo cui il paziente doveva essere informato preventivamente della sua assenza. Lo stesso Rotini ha avuto la cortesia di telefonare al paziente per scusarsi del disguido. Ma il signor P.F. con inaspettata sorpresa dopo qualche giorno si vede recapitare una raccomandata con ricevuta di ritorno da parte del responsabile dell’area comunicazioni Cup 2000 Spa del “Rizzoli” avente per oggetto “Disservizio per mancato appuntamento con dottor Rotini”. Così si legge nella missiva “La presente in merito al disservizio arrecato per il mancato appuntamento da lei fissato con il dottor Rotini dell’istituto ortopedico Rizzoli il 3 ottobre u.s., siamo a porgerle le nostre scuse per il disagio da lei subito, dovuto a un errore di programmazione dell’attività del dottor Rotini a noi imputabile. Restiamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e le porgiamo nuovamente le sentite scuse della società”. Come evidente si è trattato solo di un disguido per una visita, ma tanto è bastato per spingere un ospedale a chiedere ufficialmente scusa ad un paziente che comunque ha subito un disagio. Certo la premura avuta dai medici del Rizzoli non solo denota un alto senso del rispetto del paziente ma potrebbe apparire persino eccessiva per chi come noi in Calabria è abituato a vedersi fissare gli appuntamenti per visite specialistiche dopo mesi se non anni dalla richiesta, senza che nessuno si preoccupi più di tanto, figuriamoci poi le scuse.
Pasquale Bria

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