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martedì 16 marzo 2010

Villapiana-16/03/2010:L’accorata protesta dei lavoratori Lsu ed Lpu.

Villapiana:16/03/2010
“Ogni anno promesse e false speranze, ma non cambia mai niente. Siamo ormai stanchi di essere considerati dei lavoratori utili quando c'è da lavorare e inutili quando ci devono essere riconosciuti dei diritti”, è racchiusa in queste parole l’accorata protesta dei lavoratori Lsu ed Lpu.
Vogliamo dalle certezze per II nostro futuro,aggiungono nella lettera aperta sottoscritta dai lavoratori e inviata al presidente della Regione Calabria e alla stampa.
I lavoratori LSU ed LPU del Comune dì Villapiana, San Lorenzo Bellizzi e Cerchiata di Calabria manifestano la volontà di aderire alla decisione presa dai colleghi di Rossano, di Trebisacce e di Alessandria del Carretto,si legge nella nota, di non recarsi alle urne nelle prossime consultazioni elettorali del 28 e 29 marzo, al fine di sensibilizzare il mondo politico e l'opinione pubblica circa l'annosa questione in cui da anni ormai versano,
Sorto ormai anni,precisano i lavoratori, che versiamo in questa condizione di limbo : per metà disoccupati, per metà precari.
Svolgiamo la nostra attività presso un Ente pubblico, recandoci sui posto dì lavoro ogni mattina come ogni lavoratore che si rispetti ma non godiamo degli stessi diritti dei dipendenti pubblici:
Non abbiamo diritto alla contribuzione, cioè siamo dei lavoratori in nero (eppure in Italia si
fa di tutto per combattere il lavoro nero); non abbiamo il diritto di ammalarci ( in caso di malattia l'integrazione non ci viene corrisposta); non abbiamo la stessa dignità dei dipendenti pubblici pur volgendo le stesse mansioni e lo stesso lavoro; Non avendo un rapporto di lavoro definito con l'Ente che d gestisce non possiamo contrarre alcun tipo di finanziamento (neanche per l'acquisto di una macchina figuriamoci una casa), eppure sulla nostra busta paga compaiono le detrazioni al pari di un dipendente. Con questa protesta, al mondo politico, di qualsiasi colore esso sia, si vuole chiedere un'attenzione particolare verso la nostra categoria,conclude la lettera, nel rispetto della dignità e dei diritti che ogni lavoratore merita sul suo posto di lavoro affinchè si trovi al più presto una formula che preveda la possibilità di una imminente stabilizzazione.
Franco Lofrano

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