Non ha torto l’avvocato Ettore Zagarese, presidente dell’Auser, quando si lamenta per l’affissione selvaggia che puntualmente accompagna e caratterizza le campagne elettorali che si susseguono anno dopo anno.
Le strade, le piazze, i viali, le contrade dei nostri paesi in questo periodo si presentano deturpati da migliaia di manifesti indiscriminatamente affissi dai candidati alle prossime elezioni regionali. La lotta senza quartiere intrapresa da candidati ed attacchini non risparmia cassonetti, cabine telefoniche, segnali stradali e perfino gli spazi per i necrologi. Tutto questo mentre molte zone del territorio sono ancora tappezzate dalle immagini scolorite dei candidati alle passate elezioni provinciali.
Chi mi conosce sa che non mi piacciono lo sperpero, il dispendio di soldi, i paesi sporchi di colla e di carta.
E’ per questo che, pur essendo tra i candidati alle regionali del 28 e 29 marzo, gli elettori non vedranno la mia faccia sui muri. Preferisco devolvere a fini benefici l’equivalente della stampa e dell’affissione di 20.000 manifesti elettorali nel solco della continuità rispetto a quanto abbiamo già fatto nelle passate competizioni provinciali.
Anche lo scorso anno infatti, il movimento Calabria Riformista che si richiama alle mie posizioni politiche, ha scelto di ridurre al minimo gli strumenti di comunicazione e di non stampare manifesti elettorali.
E’ poca cosa ma ritengo sia un buon esempio del ruolo che auspichiamo per degli amministratori pubblici.
Salvatore Magarò – consigliere regionale della Calabria
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