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domenica 7 marzo 2010

Trebisacce-08/03/2010: Otto Marzo,una data indimenticabile di Adele Valentini



OTTO MARZO, UNA DATA INDIMENTICABILE
Il mese di marzo è quello più atteso non solo per l’arrivo della primavera ma perché esso è carico di significato poiché l’otto marzo ricorre la festa della donna.
Non è chiaro perché sia stato scelto l’otto come giorno di memoria ma è interessante sapere che all’origine della festa ci sia stato un fatto luttuoso e comunque dovuto ad una situazione di sfruttamento. Negli anni Venti a New York aveva fatto notizia lo scoppio di un incendio dovuto ad uno sciopero in una fabbrica di camicette, perché alcune operaie avevano aderito al sindacato.
Più di centoquaranta donne morirono, alcune bruciate, altre saltando dai piani più alti poiché l’edificio comprendeva dieci piani. Fu probabilmente d’allora che le donne vollero decidere sulle leggi e tutelare i loro diritti.
Ripercorrendo la storia dell’emancipazione femminile è risaputo che solo nel 1946, dopo la caduta del fascismo, la donna raggiunse la parità politica con i maschi, ottenendo il diritto al voto.
Negli anni Cinquanta e Sessanta non ci furono grandi sviluppi nel processo di parificazione tra i due sessi e solo verso la fine degli anni Sessanta si ebbero i primi movimenti di contestazione operaia e studentesca, per superare in qualche modo la subalternità della condizione femminile. Solo nel 1980 furono assunte alcune donne come commesse del Senato. Dopo questa legge, fabbriche, uffici, enti locali e aziende, conobbero l’incremento dell’occupazione femminile. E’ stato fatto molto nel corso del tempo, ma tanto c’è ancora da fare per raggiungere la completa parità, poiché le difficoltà non sono solo giuridiche ma da ricercare nella mentalità, nella tradizione, nella religione e spesso nell’educazione familiare. Tutto questo impedisce alla donna d’impegnarsi a fondo per trovare la sua identità. C’è da dire che oggi, presi forse dalla frenesìa dei tempi, facciamo scemare il significato vero della festa della donna, ma vogliamo augurarci che ciò non accada!
Evviva le donne!





Adele Valentini

1 commento:

  1. Addi addietro due scrittrici-gionaliste americane,Tilde Capomazza e Marisa Ombra, volevano documemtarsi sull'accaduto nella famosa fabbrica dove pare,morirono tutte quelle donne.
    Ebbene, ebbero una grande sorpresa!
    Non trovarono assolutamente niente, niente di niente, nessuna documentazione, nessun reportage, nessuna notizia riportata su nessuna testata giornalistica della stampa americana del 1908.
    Molto probabilmente questo evento negativo non è mai accaduto ma è stata una montatura a scopo di... chissà quale stupido motivo.
    Auguri lo stesso eh!
    Sara De Bartolo

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