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mercoledì 31 marzo 2010

Trebisacce-31/03/2010: Mercoledì Santo di Gianni Mazzei


Mercoledi santo.

Aleph eeee
Bethel

Il canto,solenne e foriero di sventura, si innalzava nel coro della
cattedrale, tra i prelati e i seminaristi posti nei loro banchi.
Ad ogni salmo, sette come i bracci del candelabro ebraico, il
seminarista sagrestano si alzava e spegneva una candela.
Si aspettava, come la fine di una lunga agonia, lo spegnimento dell’
ultima, allorchè, nel buio della cattedrale e ne rumore che ognuno
avrebbe fatto battendo le nocche sul proprio banco, la fine di Cristo
sarebbe stata decretata.
Il giovedi era fuori dal tempo, era il rito sempre attualizzato della
sua morte e resurrezione nell’ultima cena: un lasciarsi con indicibile
nostalgia.
Ora, al calare della sera del mercoledi, l’avventura umana del dio-
uomo terminava: con essa anche il nostro stupore di giovani dinnanzi al
mistero della morte.

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