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mercoledì 27 ottobre 2010

Trebisacce-27/10/2010:Cerchiamo di non mercanteggiare la Sanità (di Giuseppe Rizzo)


Giuseppe Rizzo


Cerchiamo di non mercanteggiare la Sanità
Ma volete fare proprio i nemici dell’Ospedale Chidichimo ?
gli intoccabili
Sento una grande pena per certi atteggiamenti alla Ponzio Pilato. Forse ho pure sbagliato a
difendere quelli che oggi si rivelano come travestiti da progressisti e democratici. Si continua a
buttare cenere negli occhi della gente che ha lottato da sola. Non credevo che certi “signori in
camice bianco” e certi “politici” in pantaloncini colorati posassero davanti alla televisione pubblica
e ai fotografi, quasi per una comparsa di Pulcinella sulla statale jonica. Purtroppo, vi siete fatti
vedere quando avete capito che la popolazione si era ribellata con forza, con coraggio, con cuore e
anche con rabbia: non poteva essere “educata e serena”, come ha erroneamente scritto qualcuno.
Questa volta, la gente era “incazzata” davvero. Ma la TV ha mostrato solo medici e politici
sorridenti e paffuti. I veri arrabbiati non hanno mangiato la bistecca; non hanno dormito per tre notti
intere.
Purtroppo, i nostri “rappresentanti del popolo” sono stati muti quando l’Ospedale “Chidichimo”
veniva quotidianamente “spoliato” dinanzi ai loro occhi. Non era il caso di “disturbare Loiero e
Petramala. I nostri, diffondevano solo i loro comodi comunicati stampa, annunciando che
sarebbero andati prima da Loiero, e poi da Scopelliti ! E voi credete che i sindaci si siano dimessi
davvero ?
Fate finta di non sentire la gente che non crede più ai proclami demagogici dei novelli
populisti. L’Ospedale è chiuso per sempre. L’ha ucciso il clientelismo di ieri e il piccolo affarismo
di oggi. Non vogliamo fare più processi, ma abbiamo almeno il coraggio di ammetterlo, tutti.
L’ultima vergogna è la guerra tra poveri che, da novelli “padrini”, state provocando tra i
dipendenti dello stesso ospedale: ci sono i superprotetti (dei camici bianchi e dei politici ceh
guardano solo al loro orticello) e i non garantiti, nemmeno dal diritto e dalla legge. C’è addirittura
chi fa promesse per le prossime elezioni di Trebisacce. Infine, si è pure scoperto che certi
“intoccabili” sono addirittura parenti, amici e “clienti”, costretti a svendere il voto e la coscienza.
Utilizzate gli eterni voltagabbana che passano da una barca all’altra. A voi non interessa il cittadino
politicamente e socialmente consapevole. Interessano ancora i disperati, i furbi e gli arrivisti usa e
getta. E’ veramente umiliante per chi vuole fare politica, utilizzando la povertà e il bisogno dei
soliti “lazzaroni”: i quali, dopo aver applaudito a Masaniello, lo mandarono al patibolo e si fecero
calpestare nuovamente dal re di Napoli: Evviva lu rrè ! ... e subito dopo: abbasso lu rrè ! Se li
“educati” in questo modo, faranno così anche per voi, “politici” del 2010 !
Non ci aspettavamo il basso mercato degli imboscati di questi giorni, i quali, grazie alla
protezione dall’alto, li avete abituati a non lavorare con coscienza e professionalità. Questi infelici
protetti non lavoravano né a Trebisacce e non vogliono andare a lavorare nemmeno a Corigliano,
dove ci sono altri imboscati.
La gente che ha capito non può chiamare “politici” quelli che chiedono il voto per “accontentare”
servi e lecchini. Non può chiamare medici del pubblico servizio quelli che durante lo sciopero
stavano affacciati alla finestra. E che dire di altri “protetti”, di altri “grandi elettori” che dirottavano
la gente nei loro studi privati ? Nemmeno questo si può dire ? E allora, arrestatici tutti !
Questi “salariati” del pubblico denaro non hanno mai creduto a un ospedale di tutto il territorio, non
hanno mai pensato alla salute dei malati che vivono nelle zone interne e più isolate dell’Alto Jonio.
Si è smarrito il vero senso della politica: che é servizio collettivo, e non come piccola scalata
personale. Anche voi avete contribuito a far chiudere le sezioni dei partiti, perché non vi conviene
ascoltare la base. Ormai, la gente parla di “sedicenti democratici” che non sono capaci di presentare
un progetto politico unitario, politicamente e socialmente impegnato. Si sono venduti anche certi
“compagni” della rivoluzione.
Fortuna che ci sono ancora giovani che credono alla RISCOSSA democratica. Suggeriscono una
grande azione di massa; fatta non con la violenza, ma non con i provocatori in pantaloncini
colorati e con quei “camici bianchi” seduti e sorridenti sulla 106. E se è vero che qualche povero
“imboscato” debba compiere anche il sacro dovere del prosciutto e della soppressata, siamo proprio
caduti in basso ! Ci farete morire con Berlusconi e Scopelliti; pure voi fate i poveri imboscati !
Ricordatevi che i briganti non erano delinquenti nati, ma li fecero diventare tali i “galantuomini”
del 1800 che da borbonici, passarono trasformisticamente con l’Unità d’Italia. Il gattopardismo c’è
pure oggi. Atro che 150° dell’Unità !
(firma Rizzo Giuseppe – Via S. Pietro, 17 – 87070 Albidona- CS - Italia del Sud; tel. 0981/500192)

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