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sabato 23 ottobre 2010

Trebisacce-23/10/2010: Il Gruppo Regionale del Pd incontra i rappresentanti istituzionali dell'Alto Jonio sulla questione Sanità

Consiglio regionale della Calabria
Gruppo del Partito Democratico
Il presidente


Comunicato stampa
L’ On. Sandro Principe, presidente del Gruppo Regionale del PD, accompagnato dall’On. Franco Pacenza, esperto del settore sanità del gruppo e dall’On. Mario Franchino ha incontrato i rappresentanti istituzionali dell’alto ionio cosentino, il consigliere provinciale Franco Mundo ed il capogruppo del partito socialista al consiglio comunale di Trebisacce, Rocco Soldato.
La riunione si inserisce nell’ambito delle iniziative di ascolto e di approfondimento che il Gruppo Regionale del Partito Democratico sta portando avanti in riferimento ai temi della sanità.
I rappresentanti degli enti locali dell’alto ionio cosentino hanno prioritariamente chiesto al Gruppo Regionale del Partito Democratico di predisporre una proposta che disegni una sanità diffusa sul territorio, con una rete ospedaliera efficiente, ben riorganizzata geograficamente e ricca di eccellenze negli ospedali con caratteristiche regionali. A tal fine è stato riaffermato che il Piano di Rientro predisposto dal Centrosinistra è un buon piano, che va, però, attuato attraverso una equa distribuzione dei sacrifici su tutto il territorio regionale sulla base di oggettivi criteri, salvaguardando, quindi, strutture funzionali ed efficienti e tagliando dove esistono disservizi, sprechi ed inutili doppioni.
Soffermandosi, poi, sulle questioni inerenti specificatamente il territorio da loro rappresentato, Mundo e Soldato, hanno espresso forte preoccupazione per la paventata chiusura del presidio ospedaliero di Trebisacce e di Cariati.
Le due strutture sanitarie, peraltro di buon livello, la cui presenza è necessaria e fondamentale per garantire il diritto alla salute ad una popolazione di oltre 250mila persone, per l’intera fascia ionica, che si raddoppia durante l’estate. Gli ospedali riuniti di Rossano e Corigliano, infatti, non potrebbero da soli garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, tenendo presente, tra l’altro, che l’intera fascia ionica non ospita strutture sanitarie private. Detto ciò, Franco Mundo e Rocco Soldato, hanno tenuto a sottolineare che nel rapporto posti letto /abitanti la fascia ionica, con un posto letto per mille abitanti, risulterebbe assai sottodimensionata non solo rispetto ad altri territori calabresi, ma anche e soprattutto, rispetto ai parametri nazionali indicati dal Ministero della salute che prevedono 4,8 posti letto per ogni mille abitante.
I due rappresentanti delle istituzioni locali, inoltre, hanno voluto precisare che la battaglia che stanno portando avanti a salvaguardia del presidio ospedaliero di Trebisacce che, perdipiù, serve gli abitanti di ben nove comuni classificati come “montani”, con una viabilità assai carente ed una particolare conformazione orografica che rende difficile ogni tipo di spostamento, non può essere tacciata di campanilismo. “Chi sostiene tale ipotesi – hanno affermato Soldato e Mundo – lo fa solo per sottovalutare una problematica che invece è essai sentita dalle cittadinanze e, che, per come detto, deve essere necessariamente risolta per garantire il diritto alla salute ai nostri amministrati”.
Per quanto riguarda, infine, la necessità di ridimensionare la spesa sanitaria i due amministratori locali hanno tenuto a specificare che l’ospedale di Trebisacce drena l’emigrazione sanitaria verso le regioni confinanti di Puglia e Basilicata, che costa alla Regione Calabria circa 9 milioni di euro annualmente; se mantenuto e potenziato, il presidio potrebbe addirittura provocare un cospicuo risparmio per le casse regionali.
I rappresentanti del gruppo regionale del Partito Democratico, concludendo l’incontro, hanno condiviso le tesi manifestate dai rappresentanti dell’alto ionio cosentino, convenendo che la paventata chiusura dell’Ospedale di Cariati e Trebisacce sarebbe una scelta del tutto sbagliata, e, peraltro, non conforme ai parametri nazionali per i quali ogni comprensorio dovrebbe godere dei Livelli Essenziali di Assistenza.
Lì 23/10/2010

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