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giovedì 21 ottobre 2010

Trebisacce-21/10/2010: Occorre il passaggio in Basilicata per avere peso politico


Castello di Roseto Capo Spulico

Castello di Melfi
L’Alto Jonio in Calabria non conta nulla. Non conta politicamente, economicamente, socialmente. Non siamo noi a dirlo, sono i fatti a parlare chiaro. Un consigliere regionale, tre consiglieri provinciali e 16 sindaci rappresentano un popolo di 45mila abitanti. Ma che peso ha l’Alto Jonio in Regione ed in Provincia? Nessuno, o quasi. Che governi la destra o la sinistra, per regione e provincia non esistiamo. La provincia di Cosenza, forte dei suoi 155 comuni, poco se ne importa dei nostri 16 “villaggi” (così ci trattano), ed i nostri 45mila residenti sono una piccola frazione della sua popolazione di 734mila abitanti. Nella provincia di Matera, al contrario, i nostri 16 Comuni costituiranno un terzo delle municipalità (attualmente la prov. di Mt ha 31 comuni) e la nostra popolazione è circa un quarto rispetto ai suoi 200mila residenti. Ad esempio, Trebisacce sarà il sesto paese della provincia, per numero di abitanti! In provincia di Matera l’Alto Jonio unito potrà avere finalmente un dignitoso peso politico. Ma facciamo qualche altro raffronto pratico. Attualmente, i nostri 45 km di spiaggia turistica, non contano nulla per la Calabria, che con i suoi 783 km di costa se ne infischia delle nostre esigenze, ed investe in ben altre zone. La Basilicata, invece ha soltanto 65 km di costa, in totale, di cui la provincia di Matera solo 35 km. Il comitato Passaggio in Lucania, invita tutti a riflettere su questo dato: i 45 km di costa turistica dell’Alto Jonio costituiscono un marginale 6% della costa Calabrese, mentre saranno il 40% della costa della Basilicata, ed addirittura il 56% della costa della provincia di Matera! Ed abbiamo già visto con che cura a Maratea, sul Tirreno, piuttosto che a Policoro, sullo Jonio, la Basilicata è intervenuta a valorizzare e lanciare lo sviluppo turistico. Per quanto riguarda l’area montana, è noto a tutti che il Parco Nazionale del Pollino ha due velocità di marcia, anzi, una sola, perché in Basilicata va avanti, mentre in Calabria è tutto fermo. Lo stesso dicasi per la valorizzazione delle comunità collinari, e delle tradizioni storiche, artistiche, architettoniche ed eno-gastronomiche dei suoi borghi. La capacità progettuale della Basilicata, in tal senso è davvero notevole, sia nella sostanza, con i cospicui investimenti in strade ed infrastrutture, ad esempio, che nella forma, con la grande capacità di marketing territoriale. Nella frenetica corsa dell’era della globalizzazione, il nord-est jonico non può più attendere la propria distruzione soggiacendo agli oscuri bizantinismi di una Regione Calabria, indifferente alle sfide della contemporaneità.
I cittadini dell’Alto Jonio hanno aperto gli occhi, ed hanno capito che per il nostro territorio, in Calabria, non c’è futuro. Siamo solo un’appendice, anzi, un’”appendicite”: occorre un’operazione “chirurgica”, un taglio netto con il passato recente, per un ritorno alle nostre comuni origini con il popolo lucano.
Invitiamo quindi i rappresentanti istituzionali delle nostre popolazioni, ad accelerare l’iter per l’indizione del referendum per il passaggio dell’Alto Jonio in Basilicata,
affinché il popolo sovrano possa autodeterminarsi in merito al proprio futuro.

Il comitato “Passaggio in Lucania – Alto Jonio Libero in Basilicata.”

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