giovedì 21 luglio 2011
Villapiana-20/07/2011:In fiamme ettari di uliveti, pini e macchia mediterranea
Villapiana. In fiamme ettari di uliveti, pini e macchia mediterranea
Mercoledì 20 Luglio 2011 14:58
Villapiana - Uno spaventoso incendio, con fiamme che raggiungevano anche i 30 metri d’altezza, con un fronte di fuoco ampio diverse centinaia di metri, hanno mandato in cenere ettari di uliveti, interi boschi di pino e distese di macchia mediterranea. Le fiamme, alimentate dal forte vento che ha imperversato sulla zona, si sono sviluppate rapidamente già dalle prime ore della mattinata di ieri, incenerendo ampie aree di vegetazione, lambendo le case periferiche del centro storico di Villapiana, nei pressi del convento francescano già impegnato da un altro incendio due giorni fa, e formando poi una lunga lingua di fuoco che ha interessato le contrade rurali di San Vito, Canale Scoroso, Contrada Rossi e Fontana Picara, rioni agricoli con una forte presenza di uomini ed animali. “Non credo che un inferno dantesco quale è stato questo incendio sia originato da cause naturali” ha dichiarato il sindaco di Villapiana, Roberto Rizzuto, manifestando tutta la sua indignazione -. Le fiamme hanno messo a serio rischio l’incolumità degli abitanti e degli animali nelle aree colpite; da domani cominceremo la conta dei danni”. A fronteggiare le fiamme, oltre i tanti volontari intenti a salvare quanto salvabile di una vita di sacrifici spesi nelle proprie campagne, vi erano gli operai idraulico forestali, vigili del fuoco ed i militari del Corpo Forestale dello Stato, Comando di Cerchiara, che coordinavano gli interventi. Sul luogo anche i carabinieri della locale stazione di Villapiana Scalo, intenti a salvaguardare l’incolumità delle persone. Per assistere ai primi lanci dei due Canadiar intervenuti a domare l’incendio si è dovuto attendere le ore 14,00 del primo pomeriggio, un’attesa infinita, per molti letale, un ritardo che ha permesso alle altissime fiamme di saziare la propria natura distruttrice. Il principio d’incendio, al vaglio degli inquirenti, resta al momento ignoto, anche se qualcuno indica come causa scatenante il riattizzarsi dei tronchi d’albero inceneriti dell’incendio di due giorni fa, nella piccola pineta accanto il convento francescano, carboni resi ardenti ed alimentati dal forte vento di maestrale.
Paride De Paola
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