CHI PAISE RIZZE
NUOVA COMMEDIA DELLA COMPAGNIA TEATRALE L'ALBERO DELLA MEMORIA
5 AGOSTO 2011 ORE 21,30 IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA-TREBISACCE
* * *
Iniziano gli spettacoli dell'Estate Trebisaccese. Giorno 5 agosto 2011 - alle ore 21,30 in Piazza della Repubblica, la Compagnia tetrale L'Albero della Memoria presenta CHI PAISE RIZZE, COMMEDIA IN DIALETTO TREBISACCESE.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI COME OGNI ANNO...
SI REPLICA GIORNO 22 AGOSTO IN PIAZZA SAN MARTINO TREBISACCE -
* * *
LA COMPAGNIA TEATRALE
L’ALBERO DELLA MEMORIA- TREBISACCE
PRESENTA
CHI PAÌSE RIZZE
di
Maria Francesca Aloise, Angela Malatacca e Filippo Garreffa
regia di
Piero De Vita
Date degli Spettacoli:
5 agosto 2011 - ore 21,30- piazza della Repubblica – Trebisacce
14 agosto 2011 - ore 21,30 - piazza Mercato – Canna
21 agosto 2011 - piazza San Martino - Seconda edizione di SAN MARTINO SMILE - ( equiraduno- giostra cavalli- giochi popolari-teatrino per bambini-musica e stand gastronomici) Serata con perfomances "Ballerina dei Sogni" di Giusy Palermo e Serata musicale con Tricche e Ballacche
22 agosto 2011 - ore 21,30 - Replica Teatro " Chi paìse rizze" a piazza San Martino –Trebisacce
26 agosto 2011- ore 21,30 –Montegiordano
sponsor
· PIGNATARO AUTOMOBILI / Concessionaria Nissan– CORIGLIANO
· SONY – c.da Pagliara - TREBISACCE
· PUBBLISHOW di Valentino Pace
Presente in: Cultura
Immagini
domenica 31 luglio 2011
Trebisacce-30/07/2011: E' rientrato il blocco stradale. Il transito stradale riconquista la normalità.
Trebisacce:30/07/2011
Raggiunto l’accordo tra le parti e lo sciopero in serata dovrebbe rientrare. Si è concluso nel migliore dei modi dinanzi al prefetto l’incontro,sabato pomeriggio, sulla vertenza dei lavoratori dipendenti Intersaj. L’assemblea dei lavoratori in serata si riunirà, presieduta da Pasquale Mungari,dirigente sindacale nazionale Faisa, per decidere se accettare le condizioni o meno. Tutto lascia presagire che in serata il blocco rientrerà e si porrà fine alla vertenza. E’ stato infatti sottoscritto tra le parti , amministratore intersaj Rocco Carlomagno e Pasquale Mungari,l’accordo preliminare nel quale è previsto che viene sospeso il risarcimento danni pregressi e futuri e che in caso di futura controversia deciderà l’autorità istituzionale terza,al di sopra delle parti. Vengono sospesi anche tutti i procedimenti disciplinari in corso. Il prossimo 20 settembre,sempre dinanzi a S.E. il Prefetto,le partii inizieranno concretamente a discutere tutti i punti della vertenza nei dettagli. Dopo quattro giorni di sciopero finalmente si porrà fine al blocco stradale che sta creando non pochi disagi. Per il lettore si raccontano gli ultimi fatti. All’alba di sabato i lavoratori hanno bloccato a singhiozzo anche la superstrada e la ex statale 106 permanentemente. E’ stato sbloccato il transito ferroviario. Tutto il transito su gomma è paralizzato. Il disagio per i cittadini e potenziali turisti è in aumento. Oltre al primo cittadino Mariano Bianchi è sceso in campo anche il consigliere provinciale Franco Mundo che in nota scrive:” La lotta dei dipendenti della società Intersaj di Trebisacce , da più giorni impegnati in una vertenza di lavoro , sta creando molti disagi ai tanti turisti che transitano sulla SS 106 bis per raggiungere le località balneari della Calabria e anche ai residenti. Nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della società di trasporti automobilistici,non si può sminuire e sottovalutare l’importanza e il ruolo imprenditoriale che svolge la Intersaj nella debole economia di Trebisacce e dell’Alto Ionio. Contestualmente auspichiamo che la protesta sia civile e democratica. Pertanto, in un momento di grande difficoltà e soprattutto in vista dell’esodo estivo,sarebbe opportuno che prevalesse il buon senso da entrambe le parti, per giungere ad una soluzione definitiva della vertenza. Per quel che ci riguarda,oltre che dare la propria disponibilità, abbiamo sollecitato anche un intervento diretto dell’assessore ai Trasporti Forciniti per promuovere una mediazione e porre fine ai disagi ,sia dei lavoratori che dei tanti automobilisti e cittadini, ma anche per evitare danni all’azienda” . Rocco Carlomagno, amministratore della Intersaj, afferma che: ''Lo sciopero selvaggio attuato dalla sera del 27 di luglio che ha bloccato l'intera azienda e ha posto in essere un'astensione in violazione delle norme sul diritto di sciopero e ha provocato l'interruzione di un pubblico servizio accompagnato da numerosi altri reati''. Resta anche meravigliato del mancato ripristino della legalita'. “Da quello che mi e' stato riferito dai conducenti, continua Rocco Carlomagno, la loro protesta nasce dal fatto che non intenderebbero pagare eventuali danni arrecati ai mezzi in incidenti stradali provocati da loro esclusiva responsabilita' o imperizia. Sia il contratto nazionale di lavoro che la legge prevede, invece, il ristoro dei danni a carico di chi li ha provocati''.
Franco Lofrano
Trebisacce-30/07/2011: Auguri tanti tanti alla ganzissima Laura Veneziano per la laurea in Giurisprudenza.
Dott.ssa Laura Veneziano
Presso l'Università degli Studi di Siena, sabato 16 luglio 2011,ha conseguito la laurea specialistica in Giurisprudenza,con la brillante votazione di 110/110 e lode, la giovanissima Laura Veneziano,figlia del docente presso l’Itis di Castrovillari Antonio Veneziano e della direttrice dei servizi amministrativi presso la scuola media “C. Alvaro” di Trebisacce,Francesca Falbo. Ha discusso la tesi in diritto internazionale pubblico:” "Il fondamento giuridico e la legittimità dei Tribunali penali internazionali".Relatrice la Ch.ma Prof.ssa Maria Luisa Padelletti. Alla splendida neo dottoressa e ai genitori gli Auguri più belli per un futuro sempre ricco di successi da parte della redazione del mensile “La Palestra”.
sabato 30 luglio 2011
Trebisacce-30/07/2011: Il consigliere prov.le Franco Mundo interviene sulla vertenza dei dipendenti Intersai
Avv.Francesco Mundo
Consigliere provinciale
Via Vivaldi,5
Trebisacce (CS)
Telefax:0981500789
COMUNICATO STAMPA
La lotta dei dipendenti della società INTERSAI di Trebisacce , da più giorni impegnati in una vertenza di lavoro , sta creando molti disagi ai tanti turisti che transitano sulla SS 106 bis per raggiungere le località balneari della Calabria e anche ai residenti.Nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della società di trasporti automobilistici,non si può sminuire e sottovalutare l’importanza e il ruolo imprenditoriale che svolge la INTERSAI nella debole economia di Trebisacce e dell’Alto Ionio.
Contestualmente Contestualmente auspichiamo che la protesta sia civile e democratica.
Pertanto ,in un momento di grande difficoltà e soprattutto in vista dell’esodo estivo,sarebbe opportuno che prevalesse il buon senso da entrambe le parti ,per giungere ad una soluzione definitiva della vertenza.
Per quel che ci riguarda,oltre che dare la propria disponibilità, abbiamo sollecitato anche un intervento diretto dell’assessore ai Trasporti Forciniti per promuovere una mediazione e porre fine ai disagi ,sia dei lavoratori che dei tanti automobilisti e cittadini,ma anche per evitare danni all’azienda .
Trebisacce lì 29.02001
F.to avv. Francesco Mundo
Consigliere provinciale
Via Vivaldi,5
Trebisacce (CS)
Telefax:0981500789
COMUNICATO STAMPA
La lotta dei dipendenti della società INTERSAI di Trebisacce , da più giorni impegnati in una vertenza di lavoro , sta creando molti disagi ai tanti turisti che transitano sulla SS 106 bis per raggiungere le località balneari della Calabria e anche ai residenti.Nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della società di trasporti automobilistici,non si può sminuire e sottovalutare l’importanza e il ruolo imprenditoriale che svolge la INTERSAI nella debole economia di Trebisacce e dell’Alto Ionio.
Contestualmente Contestualmente auspichiamo che la protesta sia civile e democratica.
Pertanto ,in un momento di grande difficoltà e soprattutto in vista dell’esodo estivo,sarebbe opportuno che prevalesse il buon senso da entrambe le parti ,per giungere ad una soluzione definitiva della vertenza.
Per quel che ci riguarda,oltre che dare la propria disponibilità, abbiamo sollecitato anche un intervento diretto dell’assessore ai Trasporti Forciniti per promuovere una mediazione e porre fine ai disagi ,sia dei lavoratori che dei tanti automobilisti e cittadini,ma anche per evitare danni all’azienda .
Trebisacce lì 29.02001
F.to avv. Francesco Mundo
Trebisacce-30/07/2011:LETTERA APERTA AI LAVORATORI DELLA INTERSAJ
LETTERA APERTA AI LAVORATORI DELLA INTERSAJ
Carissimi,
chi scrive è un vostro concittadino che, come tanti altri amici, con
immensi
sacrifici, non solo economici, ha dovuto abbandonare l’amata terra
calabrese
per cercare lavoro in un’altra regione.
Questo ha significato e continua a significare che per emergere in un
contesto
lavorativo esente da conoscenze e raccomandazioni si può contare solo sulla
propria professionalità umana e tecnica. Sì umana, perché oggi, accanto
alle
competenze tecniche è sempre più richiesta una preparazione di tipo UMANA.
Da dieci anni lavoro presso un’ azienda privata e dallo scorso mese, in
seguito alla crisi economica, noi dipendenti (30 persone tra padri e madri
di
famiglia), abbiamo scelto di “AUTOFINANZIARE” l’azienda. In che modo?
Riducendoci lo stipendio del 20% per i prossimi due anni pur mantenendo le
stesse responsabilità e gli stessi ritmi di lavoro. In tal modo abbiamo
evitato
il fallimento dell’azienda che sarebbe stato prima di tutto il NOSTRO
FALLIMENTO.
Non l’abbiamo fatto perché avremmo avuto difficoltà a ricollocarci ma per
il
NOSTRO SENSO DI APPARTENENZA ALL’AZIENDA. Proprio quello che, leggendo del
vostro sciopero e degli atti simbolici che state mettendo in atto, SEMBRA
MANCARE A VOI.
Il successo di un’azienda è prima di tutto RESPONSABILITA’ DEI LAVORATORI:
se
io lavoro bene anche l’azienda funziona bene e quindi godrò dei relativi
benefici, sia sociali sia economici. LO SO è UN CONCETTO DIFFICILE DA
CAPIRE MA
È COSÌ CHE FUNZIONA!!!
IL SENSO DI APPARTENENZA è, purtroppo, un sentimento sempre meno diffuso
tra
i lavoratori. È un sentimento che nasce dalla consapevolezza di se stessi e
del
ruolo che ognuno di noi riveste nell’azienda in cui lavora, al di là della
necessità di avere uno stipendio a fine mese. È un senso di fedeltà
AZIENDALE
E SOCIALE che nasce dalla consapevolezza che la REPUTAZIONE di un’azienda
non
dipende solo dalla PROPRIETA’ ma soprattutto dalle PERSONE CHE
"FANNO" QUELLA
azienda.
È per tutto questo che il vostro SCIOPERO mi provoca solo SGOMENTO E
SCONFORTO.
Tutelare i diritti dei lavoratori significa AVERE UN ELEVATO GRADO DI
RESPONSABILITA’.
L’Intersaj rappresenta una delle poche, se non unica, realtà aziendale
produttiva in uno territorio dove il tasso di disoccupazione dei giovani è
tra
i più alti d’Italia e d’Europa e che offre, al contempo, stipendi mensili
allineati, se non superiori, ad aree geografiche maggiormente produttive.
In una situazione produttiva ed economica come quella che caratterizza il
nostro territorio, il vostro principale interesse da difendere non è forse
quello di CONTINUARE A LAVORARE?
Questo suggerirebbe quindi sia di adottare un modo di scioperare, diritto
sancito dalla Costituzione, civile ed esente da atteggiamenti simbolici al
limite del penale, sia di trovare al più presto ed in maniera positiva un
accordo con il datore di lavoro.
A questo risultato dovrebbero lavorare congiuntamente le parti sociali e
l'Amministrazione Comunale.
La responsabilità politica e sociale di un Sindaco in queste situazioni è,
innanzitutto, quella di ascoltare le ragioni di entrambe le parti e di
mediare
in maniera positiva al fine di raggiungere un accordo che vada a beneficio
del
territorio nella sua globalità ( lavoratori, imprese e utenti).
Allo stesso modo al Sindacato è richiesto un atteggiamento diretto ad una
concertazione positiva, diretta sì a tutelare i diritti dei lavoratori ma
anche
a far rispettare e salvaguardare l'integrità ed il buon andamento
dell'azienda.
Il mio auspicio per tutti voi lavoratori e per noi utenti dell’Intersaj è
che
questo sciopero finisca al più presto attraverso un confronto aperto e
positivo
con il vostro datore di lavoro. Solo così potrete uscire fuori da una
situazione che vi vede solo con voi stessi e contro voi stessi a difendere
(male) i vostri interessi.
Auguri.
Carissimi,
chi scrive è un vostro concittadino che, come tanti altri amici, con
immensi
sacrifici, non solo economici, ha dovuto abbandonare l’amata terra
calabrese
per cercare lavoro in un’altra regione.
Questo ha significato e continua a significare che per emergere in un
contesto
lavorativo esente da conoscenze e raccomandazioni si può contare solo sulla
propria professionalità umana e tecnica. Sì umana, perché oggi, accanto
alle
competenze tecniche è sempre più richiesta una preparazione di tipo UMANA.
Da dieci anni lavoro presso un’ azienda privata e dallo scorso mese, in
seguito alla crisi economica, noi dipendenti (30 persone tra padri e madri
di
famiglia), abbiamo scelto di “AUTOFINANZIARE” l’azienda. In che modo?
Riducendoci lo stipendio del 20% per i prossimi due anni pur mantenendo le
stesse responsabilità e gli stessi ritmi di lavoro. In tal modo abbiamo
evitato
il fallimento dell’azienda che sarebbe stato prima di tutto il NOSTRO
FALLIMENTO.
Non l’abbiamo fatto perché avremmo avuto difficoltà a ricollocarci ma per
il
NOSTRO SENSO DI APPARTENENZA ALL’AZIENDA. Proprio quello che, leggendo del
vostro sciopero e degli atti simbolici che state mettendo in atto, SEMBRA
MANCARE A VOI.
Il successo di un’azienda è prima di tutto RESPONSABILITA’ DEI LAVORATORI:
se
io lavoro bene anche l’azienda funziona bene e quindi godrò dei relativi
benefici, sia sociali sia economici. LO SO è UN CONCETTO DIFFICILE DA
CAPIRE MA
È COSÌ CHE FUNZIONA!!!
IL SENSO DI APPARTENENZA è, purtroppo, un sentimento sempre meno diffuso
tra
i lavoratori. È un sentimento che nasce dalla consapevolezza di se stessi e
del
ruolo che ognuno di noi riveste nell’azienda in cui lavora, al di là della
necessità di avere uno stipendio a fine mese. È un senso di fedeltà
AZIENDALE
E SOCIALE che nasce dalla consapevolezza che la REPUTAZIONE di un’azienda
non
dipende solo dalla PROPRIETA’ ma soprattutto dalle PERSONE CHE
"FANNO" QUELLA
azienda.
È per tutto questo che il vostro SCIOPERO mi provoca solo SGOMENTO E
SCONFORTO.
Tutelare i diritti dei lavoratori significa AVERE UN ELEVATO GRADO DI
RESPONSABILITA’.
L’Intersaj rappresenta una delle poche, se non unica, realtà aziendale
produttiva in uno territorio dove il tasso di disoccupazione dei giovani è
tra
i più alti d’Italia e d’Europa e che offre, al contempo, stipendi mensili
allineati, se non superiori, ad aree geografiche maggiormente produttive.
In una situazione produttiva ed economica come quella che caratterizza il
nostro territorio, il vostro principale interesse da difendere non è forse
quello di CONTINUARE A LAVORARE?
Questo suggerirebbe quindi sia di adottare un modo di scioperare, diritto
sancito dalla Costituzione, civile ed esente da atteggiamenti simbolici al
limite del penale, sia di trovare al più presto ed in maniera positiva un
accordo con il datore di lavoro.
A questo risultato dovrebbero lavorare congiuntamente le parti sociali e
l'Amministrazione Comunale.
La responsabilità politica e sociale di un Sindaco in queste situazioni è,
innanzitutto, quella di ascoltare le ragioni di entrambe le parti e di
mediare
in maniera positiva al fine di raggiungere un accordo che vada a beneficio
del
territorio nella sua globalità ( lavoratori, imprese e utenti).
Allo stesso modo al Sindacato è richiesto un atteggiamento diretto ad una
concertazione positiva, diretta sì a tutelare i diritti dei lavoratori ma
anche
a far rispettare e salvaguardare l'integrità ed il buon andamento
dell'azienda.
Il mio auspicio per tutti voi lavoratori e per noi utenti dell’Intersaj è
che
questo sciopero finisca al più presto attraverso un confronto aperto e
positivo
con il vostro datore di lavoro. Solo così potrete uscire fuori da una
situazione che vi vede solo con voi stessi e contro voi stessi a difendere
(male) i vostri interessi.
Auguri.
Montegiordano-30/07/2011:PAsseggiata eno-gastronomica
COMUNICATO STAMPA
PAsseggiata eno-gastronomica, Montegiordano centro, martedì 9 agosto, 0re 17.00-24.00
L’amministrazione comunale di Montegiordano in collaborazione con la pro-loco, con i residenti e con il grande impegno del signor Romoaldo che si sta occupando del coordimnamento della stessa , ripropongo martedi 9 agosto la passeggiata enogastronmica, la XVIII edizione…Tante sono le edizioni della Passeggiata Gastronomica di Montegiordano manifestazione che nasce nel lontano 1993 dall’intesa dei cittadini, pro-loco ed amministrazione Montegiordano con l’intento primario di valorizzare e promuovere le meraviglie e i prodotti tipici del territorio dell’Alto Jonio.
Percorso enogastronomico a contatto con la semplicità del centro storico e dei residenti in un ambiente di rara bellezza. La Passeggiata di circa 2 Km fra i vicoli, con la possibilità di visitare i caratteristici borghi del comune di Montegiordano.
L’itinerario prevede dei piatti predeterminato ed in ogni quartieri, le varie famiglie che lo popolano, verrà allestito uno stand dove verrà cucinato un piatto tradizionale a base di prodotti tipici locali. In abbinamento troverete del vino locale.
Gli organizzatori augurano una “Buona Passeggiata” a tutti.
Trebisacce-30/07/2011: Italia Nostra non condivide la 'location' della nuova chiesa in località Pagliara
Consiglio Regionale Calabria
Sul progetto della chiesa vicino al litorale: intervento di Italia Nostra
Nei mesi scorsi è stato presentato il progetto preliminare per la costruzione della nuova chiesa,
che dovrebbe servire la zona nord di Trebisacce, località Pagliara, dedicata a San Vincenzo Ferrer.
L'area interessata è vicinissima al litorale, in un tratto di costa paesaggisticamene rilevante, tanto
che la sezione di Trebisacce aveva dato risalto durante la Giornata dei Paesaggi sensibili-costieri
del febbraio 2011.
Italia Nostra ritiene che la costruzione del manufatto rappresenterebbe una ferita al pregevole
territorio, data la sua ubicazione lungo la linea di costa, con un ingombro a terra di oltre 1000
mq., e con un’altezza considerevole che modificherà interamente lo skyline.
Pur comprendendo le nobili finalità della donazione del terreno da parte dei genitori del giovane
scomparso, si rileva che qualsiasi progetto di ampliamento della semplice e decorosa cappellina
(che bene si armonizza con il paesaggio costiero) non potrebbe non rispettare le leggi nazionali ed
i regolamenti locali.
In particolare, l’articolo 9 della Costituzione Italiana recita “ La Repubblica promuove lo sviluppo
della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico
della Nazione”, e l’articolo 734 c.p. per la deturpazione del Paesaggio (esso sancisce che, in
presenza di danno al paesaggio, l’autorizzazione amministrativa non esclude la sussistenza del
reato di cui all’art. 734.
La generosa donazione dei genitori potrà essere ugualmente accolta costruendo la chiesa in altro
sito. La scelta dovrebbe ricadere su aree di interesse collettivo, che sono poste a nord lungo la
106, con collegamenti viari adeguati, così come Italia Nostra aveva segnalato da oltre tre anni
durante un promettente confronto con l’Amministrazione, dialogo che avrebbe potuto portare
ben diversa deliberazione.
L’associazione propone che la piccola e raccolta cappella, costruita dai genitori del giovane
scomparso per onorarne la memoria, sia lasciata al suo posto e che, tutt’intorno, sia creato un
boschetto con piante autoctone di macchia mediterranea ormai sempre più rara, arricchita da
sentieri naturali predisposti anche per disabili.
Il parco urbano, intitolato al giovane, potrebbe diventare, grazie alla sua invidiabile posizione
vicina al litorale, un’oasi di preghiera, di meditazione, di relax in mezzo al verde, fruibile da tutti i
cittadini.
Trebisacce, 26 luglio 2011
Teresa Liguori consigliere nazionale
Carlo De Giacomo presidente Consiglio Regionale Calabria
Angelo Malatacca presidente Sezione di Trebisacce
Perché l’Italia rimanga bella (Giorgio Bassani, 1975)
“Fatto essenziale è vincere l’indifferenza della gente.
Bisogna che ciascuno prenda coscienza di quanti misfatti sono stati compiuti ai danni del nostro
paesaggio. Solo così sarà più facile eliminare dalle nostre campagne, dalle nostre coste, dai centri
abitati le inutili brutture che un malinteso senso del progresso ha disseminato intorno a noi”
Plataci-30/07/2011:L’attualità del pensiero di Antonio Gramsci (di Giuseppe Rizzo)
Comunicato stampa
L’attualità del pensiero di Antonio Gramsci
- ricordato nel paese dei suoi antenati cosentini –
Il trasformismo, il brigantaggio, l’emigrazione
Il pensatore comunista Antonio Gramsci in una delle sue lettere dal carcere dice di essere di “origine albanese”, ma forse suo nonno Gennaro, che, guarda caso, fu un gendarme dell’esercito borbonico che nel 1848 si scontrò tra Castrovillari e Campotenese, proprio con i suoi compaesani antiborbonici che combattevano a fianco di Domenico Mauro, forse non gli ricordava che i Gramsci, dopo una delle grandi diaspore dall’Epiro, si erano insediati a Plataci, piccolo centro montano della provincia di Cosenza, confinante con la Basilicata.
Le origini platacesi di Gramsci sono state confermate da un atto notarile rinvenuto nell’archivio di Stato di Cosenza (sezione di Castrovillari).
A Plataci, Grarmsci non viene ricordato soltanto per i natali dei suoi avi, ma soprattutto per il suo pensiero sulla questione meridionale. L’on. Mario Brunetti, presidente del MeMe (Istituto Mezzogiorno-Mediterraneo), che non è soltanto un militante comunista ma anche un meridionalista di vecchia data, ha voluto creare, insieme agli amministratori comunali, un Centro culturale intitolato proprio al fondatore dell’Unità e del Partito comunista. E’ dal 1997 che vi si tengono gli Itinerari gramsciani, per presentare non solo inedite ricerche storiche ma anche per discutere i problemi del Mezzogiorno e del Mediterraneo. Negli anni passati hanno partecipato anche Fausto Bertinotti, Achille Occhetto e il direttore del Manifesto, Valentino Parlato. Il 23 luglio scorso si è svolta la XIV edizione degli Itinerari, con gli interventi del sindaco Franco Tursi, dello stesso Brunetti, di Mario Bolognari (facoltà di antropologia univ.di Messina), Franco Altimari, pro-rettore all’università di Cosenza, e Matteo Mandalà, docente di lingua e letteratura albanese all’università di Palermo, del senatore Salvatore Lauricella, del meridionalista lucano Giacomo Schettini e di Giuseppe Rizzo, coautore di un libro sul brigantaggio postunitario. Dal comune di Ales, il paese di Gramsci in Sardegna, è giunto anche Luigi Manias, responsabile di un altro centro di studi gramsciani. Nell’interessante dibattito si è parlato della retorica che si sta facendo sul 150° dell’Unità d’Italia, del trasformismo come fenomeno di sviluppo storico in Italia e del radicamento dello stesso fenomeno, dall’unità all’odierno degrado. Il senatore Lauricella si è soffermato sulla storia dell’emigrazione. Il brigantaggio è stato visto come reazione civile all’annessione senza unità. Rizzo, riportando alcuni stralci del Bruzio di Vincenzo Padula, ha ribadito che “il brigantaggio non si deve né mitizzare e nè criminalizzare, perché è stato provocato dai soprusi dei galantuomini”. Il prof. Mandalà ha riferito su alcuni particolari inediti della strage di Portella della ginestra; il prof. Bolognari si è soffermato anche sugli aspetti positivi dell’Unità, mentre il prof. Altimari ha parlato del contributo degli italo-albanesi nel percorso del Risorgimento e dell’Unità. Molto dettagliata la relazione di Giacomo Schettini sul fenomeno del trasformismo, dall’Unità ad oggi. Il prof. Gianni Mazzei ha presentato il premio di pittura dedicato all’artista Maria Brunetti, scomparsa recentemente, e sempre legata ai temi della rinascita democratica e del mondo contadino e operaio del Sud.
Insomma, anche questa volta, negli Itinerari gramsciani di Plataci la storia è stata vista con un altro occhio e soprattutto dal basso, ovvero dalle masse che non hanno avuto mai voce nella storia ufficiale dei vincitori, perché il brigantaggio meridionale è stato provocato dalla mancata soluzione della questione meridionale e specialmente dalla secolare questione delle terre usurpate dai “galantuomini” e non distribuite ai contadini senza terra.
Trebisacce-30/07/2011: "Non c'è vita senza tradimento" di Gianni Mazzei
Il giorno del giudizio universale
si mise a cantare
il gallo di san Pietro,
ricordando a tutti
pure al Padre eterno
che non c’è vita
senza tradimento.
Egli ,indulgente,
dopo breve pausa
che sembrò agli astanti
più che una condanna
disse sorridente:
“ Sarò indulgente
ma che ci sia stato pentimento”
La massa gorgogliò più
che il mosto
prima che vino sia diventato
temendo il suo destino
diventasse aceto.
Ma il Figlio che scendendo
aveva più esperienza
e non si basava su principi eterni
disse con sorriso di speranza
“la vita già per se stessa
è pentimento
con la fatica di ogni giorno
a inventarsi coraggio
e penitenza”.
E il Padre che poi non
era malamente
con un cenno del capo
annuì più volte
e quella massa immane
entrò e si sedette
beata e felice in paradiso.
gianni
Castrovillari-30/07/2011:SUONI 2011. SERATA DI CHIUSURA CON GEGE’ TELESFORO
COMUNICATO STAMPA
Castrovillari – 30/luglio/2011 SUONI 2011_#7
SUONI 2011. SERATA DI CHIUSURA CON GEGE’ TELESFORO
L’ultima serata, in programma domani, vedrà protagonista il polistrumentista
Un quintetto calabrese d’eccezione per accompagnare, nella serata di chiusura della sesta edizione di Suoni, rassegna etno jazz, l’ecclettico strumentista della scena musicale italiana. Gegè Telesforo, polistrumentista, vocalista, compositore, ma anche conduttore e autore di programmi radiofonici e televisivi, salirà in scena il 31 luglio, alle ore 21.00, nel chiostro del Protoncento Frascescano di Castrovillari, accompagnato da Fabio Guagliardi (Piano), Roy Panebianco (Chitarra), Sasà Calabrese (contrabasso), Alberto La Neve (Sax) e Fabrizio La Fauci (batteria), aprendo la serata finale del mini festival glocal” cittadino, diretto da Sasà Calabrese e Gerardo Bonifati e sostenuto interamente dalla Pro Loco e alcuni sponsor privati. L’artista, tra i personaggi più eclettici dello spettacolo italiano, nonché ppassionato e profondo conoscitore di musica, in particolare jazz e fusion, nella sua carriera vanta collaborazioni e duetti con personaggi musicali del calibro di Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, Dee Dee Bridgewater e tanti altri. E’ per questo che Suoni 2011 ha deciso di tributare all’artista il “Premio alla carriera” con la seguente motivazione: «Musicista, compositore, interprete, presentatore, ma soprattutto grande appassionato di musica jazz e non, è sicuramente uno dei personaggi più interessanti del panorama jazzistico italiano». Alle 22.00, invece, nel doppio e consueto set musicale della rassegna, entreranno in scena gli A3 Apulia Project, gruppo nato da un'idea dell'autore e chitarrista Fabio Bagnato e che prende il nome dalla famosa autostrada del sud (la Salerno – Reggio Calabria). Un viaggio nel mar Mediterraneo da sempre portatore di nuove culture che si mescolano alle antiche tradizioni del Sud Italia. Tutto ciò viene svolto con uno sguardo all’innovazione, presentando brani di composizione originale di stampo folk, folk-rock, ”world” e accostando alle sonorità magiche della chitarra battente, della fisarmonica e del tamburello, altre più moderne come quella del basso elettrico, del cajon (strumento classico della tradizione Sudamericana) e della batteria. Come da tradizione di Suoni, ogni serata, con ingresso a pagamento di soli 5€, vedrà al suo interno stand gratuiti di degustazione di vini delle Cantine Ferrocinto e dolci tipici castrovillaresi dei forni Orlando.
venerdì 29 luglio 2011
Trebisacce-29/07/2011: Continua lo sciopero degli autisti della Intersaj
Trebisacce:29/07/2011
Continua con determinazione lo sciopero degli autisti alle dipendenze dell’Azienda Autolinee InterSaj, iniziato lo scorso mercoledì. In aumento il disagio dei viaggiatori a causa del blocco stradale sulla ex strada statale 106, all’altezza dell’autorimessa dell’azienda Saj, che risulta bloccata dai pullman, al cancello d’ingresso. Inoltre un gruppo di lavoratori, intorno alle ore 11,00, ha inteso sedersi lungo i binari ferroviari impedendo di fatto il transito dei treni. Al momento rimane libero il transito sulla superstrada sia lato sud che nord. Da mercoledì scorso i lavoratori sostano in contrada Rovitti in attesa di incontrare il loro datore di lavoro per un confronto diretto e per rivedere le condizioni contrattuali. La linea di lunga percorrenza Intersaj sta risentendo notevolmente di questo sciopero. Centinaia di persone che da Torino, Venezia, Milano, Genova dovevano raggiungere le località del sud sono state costrette a chiedere il risarcimento danni per il mancato servizio che va ad incidere anche sulla economia e sullo sviluppo turistico della costa ionica. La linea regionale locale-Saj non è stata toccata invece dallo sciopero sino a questo momento,poiché nessun conducente della Saj è iscritto al sindacato Faisa. Il titolare dell’Azienda autolinee Saj, Rocco Carlomagno, ritiene che i lavoratori percepiscono gli emolumenti che derivano da un accordo aziendale vigente e sottoscritto dai sindacati. Spiega ancora che oltre alla trasferta l’azienda riconosce agli autisti il pernottamento in Hotel a 4 stelle e il rimborso spese del ristorante. La retribuzione media mensile va dai 2000 ai 2500 euro netti per 16-17 giorni lavorativi e pertanto restano a riposo per più di 10 giorni al mese regolarmente retribuiti. Alla domanda se è disponibile ad incontrare i lavoratori il signor Rocco Carlomagno risponde:”Sono disponibile ad incontrami con qualsiasi dei lavoratori dipendenti e confrontarmi in modo democratico,tranne però con il rappresentante sindacale della Faisa, Pasquale Mungari, perché l’associazione nazionale ha dichiarato l’indisponibilità di tutte le aziende della Calabria ad incontrarsi con un soggetto che ha promosso attività al di fuori delle norme e dei corretti rapporti sindacali. Inoltre in riunione pubblica a Roma il signor Mungari ha offeso e provocato il signor Rocco Carlomagno.” Potevano organizzarsi diversamente e incontrarmi prima di mettere in atto questo sciopero selvaggio,continua Rocco Carlomagno,che contravviene a tutte le norme previste e anche quelle del codice penale. “Vorrei ancora ricordare che il 19 luglio scorso i sindacato ha disertato l’incontro dal Prefetto per la procedura di raffreddamento che concepiva la possibilità di trovare un punto di incontro e di sintesi tra le parti. Sul posto sostano i carabinieri,la polizia stradale e la Digos in mattinata ha effettuato una ricognizione avente lo scopo di informare S.E. il Prefetto sullo stato attuale dello sciopero e contemporaneamente ha informato Trenitalia, ci viene riferito, che ha provveduto a bloccare il transito dei treni. Anche il primo cittadino,Mariano Bianchi insieme con l’assessore Antonio Cerchiara si è portato in mattinata sul posto e ha assicurato ai lavoratori che avrebbe chiesto un incontro con il Prefetto. Alle ore 12,30 circa un lavoratore ha accusato un malore ed è intervenuta l’equipe del 118 che ha trasferito,dopo le prime cure, il paziente al pronto soccorso del “G. Chidichimo”. Nel primo pomeriggio il lavoratore ha lasciato l’ospedale perché era stato già messo nelle condizioni normali di salute. Al momento si spera che le parti possano incontrarsi e raggiungere un accordo.
Franco Lofrano
giovedì 28 luglio 2011
Trebisacce- 28/07/2011: Sciopero degli autisti dell'Azienda Saj
Trebisacce: 28/07/2011
E’ in atto un sciopero spontaneo dalle ore 23 di mercoledì sera degli autisti alle dipendenze dell’Azienda Autolinee Saj. I lavoratori dipendenti lamentano di ricevere continue minacce di licenziamento su ipotetiche cessazioni di linee, che non vengono pagate le ore di straordinario, che l’autista è obbligato a pagare di tasca propria eventuali danni riportati dall’autobus in caso di sinistri stradali leggeri o importanti che siano, che non vengono rispettati i turni di riposo e sono costretti a sopportare orari di guida molto pesanti, che sono costretti a rispettare gli orari di partenza e di arrivo nelle località a prescindere dalle difficoltà di traffico e dalla velocità su strada consentita e della viabilità difficoltosa presente sull’intero territorio, che le ferie sono un miraggio e tutto ciò a danno anche della sicurezza stradale a causa dello stress che il personale accumula. Di tutto ciò i lavoratori sono stanchi e chiedono al datore di lavoro Carlomagno di rinegoziare e di confrontarsi su questi problemi. Sino all’ora di pranzo di giovedì il datore di lavoro non si è visto sul posto e lo sciopero continua ad oltranza finchè le controparti non si incontreranno per tentare un accordo accettabile sia per il datore di lavoro che per i lavoratori dipendenti. Sostano diversi pullman in contrada Rovitti proprio dove è ubicata la rimessa degli Autobus dell’azienda,sulla ex strada statale 106. E non ci sono soltanto gli autisti e i mezzi della Saj,ma si sono dati appuntamento a sostegno della vertenza anche autobus e autisti in delegazione della Lirosi di Gioia Tauro, Romano di Crotone, Bilotta di Lamezia Terme,Scura di Rossano. “La Saj è l’unica azienda in Calabria che non si attiene alle norme contrattuali!”,chiosa Pasquale Mungari ,Dirigente Nazionale della Faisa (Federazione Autonoma Italiana Sindacale Autoferrotranvieri). Lo sciopero attualmente ha bloccato buona parte dei servizi interregionali. Un autista,racconta il dirigente sindacale, ha un debito di 60.000 euro con l’azienda e ogni mese si registra una trattenuta pesante in busta paga,anche se l’azienda ha concesso una comprensibile rateizzazione. Sul posto si sono portati i carabinieri e la polizia stradale delle locali stazioni che cercano anche di agevolare il transito delle auto. Presente anche Filippo Catalano,responsabile delle strade provinciali. Ci si augura che nell’immediatezza le tese corde di violino possano non spezzarsi.
Franco Lofrano
Oriolo Calabro-27/07/2011: Alla giovanissima Francesca Santagata gli Auguri più belli per la maturità classica
Francesca Santagata
Francesca Santagata, giovanissima studentessa del Liceo Classico “Ugo Foscolo” di Oriolo (sede staccata di Trebisacce), di cui è Dirigente Scolastico il Prof. Tullio Masneri, ha conseguito la maturità classica con brillante votazione. Al papà Francesco Santagata, impiegato Ata al Filangieri di Trebisacce e alla mamma,Vincenzina Silvestri, al fratello Giorgio,studente universitario presso l’Unical di Cosenza, e alla giovanissima Francesca che è anche conosciuta come “la ragazza dall’ugola d’oro” per la sua bellissima voce di cantante, da parte della redazione del mensile “La Palestra” e da tutto il “Filangieri” gli Auguri più belli per un futuro sempre ricco di successi.
F.L.
Corigliano-28/07/2011:NASCE IL COMITATO “CORIGLIANO… IN AZIONE!”. PRIMA INIZIATIVA: PETIZIONE POPOLARE PER CHIEDERE IL DIMEZZAMENTO DI TASSE ACQUA E S
Comunicato stampa
NASCE IL COMITATO “CORIGLIANO… IN AZIONE!”.
PRIMA INIZIATIVA: PETIZIONE POPOLARE PER CHIEDERE IL DIMEZZAMENTO DI TASSE ACQUA E SPAZZATURA
Cittadini, e come tali titolari dei diritti di partecipazione, che privilegiano la cultura dell’azione a quella della lagnanza, del chiacchiericcio, della critica gratuita. Cittadini che, mossi dall’amore per Corigliano, delusi dalla classe politica ed istituzionale locale che si è succeduta negli anni, desiderosi di rendere protagonisti tutti coloro che risiedono in questo comune in un evitabile processo di cambiamento e rinnovamento, decidono di impegnarsi in prima persona. E di farlo con la costituzione di un Comitato – dalla significativa denominazione “CORIGLIANO… IN AZIONE!” –, formula che meglio di altre privilegia l’ottica del fare e del proporre. Al momento, infatti, non interessano simboli, enunciazioni, strutture organizzative interne: si preferisce agire nella e per la Corigliano di oggi, confrontandoci con quanti hanno finora lavorato per la risoluzione di problematiche del territorio, a livello individuale o in gruppi organizzati e ben definitivi.
Non l’ennesima associazione o movimento, dunque, ma cittadini che propongono e chiedono ad altri cittadini, animati dai medesimi ideali, di partecipare, in piena autonomia rispetto a forze politiche di qualunque colore politico e alla pari dignità l’uno con l’altro. Questi (in rigoroso ordine alfabetico) i principali promotori del Comitato e della prima, immediata, iniziativa pubblica: Leopoldo Aversente, Maria Aversente, Claudio Cardamone, Pinuccio Ginese, Isabella Greco, Michele Lazzarano, Vincenzo Le Pera, Bina Malagrinò, Fabio Pistoia, Giorgio Raso, Salvatore Ruggeri, Fiore Scalese, Antonio Servidio, Carlotta Sibilla, Giorgio Tassitani. Ma sono già numerose le persone che hanno deciso di impegnarsi in questa “avventura” orientata al riscatto morale e materiale di una città che chiede disperato aiuto a tutti. A breve, pertanto, in simbiosi con il percorso civico intrapreso, avverrà la comunicazione della costituzione di gruppi di collaborazione dislocati sull’intero territorio di Corigliano (con particolare attenzione e diffusione nelle frazioni e organizzazione per quartieri in aree popolose come lo Scalo), con i nominativi di tutti i singoli aderenti. Si utilizzerà molto la rete internet, i mass media tradizionali, ma soprattutto il contatto diretto e particolare attenzione sarà riservata ai gruppi dei Coriglianesi attualmente residenti in altre zone d’Italia e all’estero, con l’apporto delle loro esperienze, delle loro proposte, dei loro consigli. Al momento si è anche al lavoro per l’organizzazione delle sedi, dei punti d’incontro, dislocati appunto in diverse zone della città, e anche queste informazioni saranno oggetto di prossima comunicazione.
La prima iniziativa del Comitato “CORIGLIANO… IN AZIONE!” è, pertanto, improntata alla cultura dell’azione e alla buona politica del “porta a porta”: una petizione popolare sul tema “ACQUA E SPAZZATURA CARENTI, STOP ALLE TASSE!”, che prenderà ufficialmente il via in data sabato 30 luglio 2011 per concludersi mercoledì 31 agosto 2011. Un mese di raccolta firme per poi sottoporre subito dopo le medesime all’attenzione dei commissari straordinari del Comune di Corigliano (o del sindaco, in base alle decisioni della giustizia amministrativa), chiedendo di accogliere la seguente istanza: l’abbassamento del 50% delle attuali tasse comunali, in primis quelle relative al servizio idrico e alla raccolta dei rifiuti, considerate eccessive e insostenibili dalle famiglie coriglianesi, anche e soprattutto alla luce dei risultati dei medesimi servizi, ritenuti a dir poco carenti sull’intero territorio. L’iniziativa, già realizzata in altri Comuni raccogliendo notevole partecipazione popolare, non ha colore politico e si rivolge a tutti i cittadini. Basti pensare che a proporre analoghe forme di azione e di protesta sono state anche forze politiche tra loro culturalmente distanti, dai Comunisti Italiani a Reggio Calabria a partiti di Centrodestra in città dell’Emilia Romagna, oltre a formazioni civiche. Demagogia? Populismo? Tentativi inutili di cambiare le cose? Sarà. Ma convinti che sia il tempo del “chi ci sta ci sta”, a dispetto di chi invece si accontenta di distribuire patenti di legittimità o di demonizzare lo spirito d’iniziativa sempre e comunque.
Nella Corigliano di oggi si ritiene che di tutto ci sia bisogno, tranne di che falsi profeti e inutili moralismi. Si è per il confronto, ma l’azione si impone. Ecco perché in piena stagione estiva (ma i problemi non aspettano, e chi vuole impegnarsi non va mai in vacanza) si chiede a tutti i cittadini che condividono tale petizione popolare e che intendono apporre la propria firma, o ancora meglio adoperarsi con gli appositi moduli per sensibilizzare familiari, amici e conoscenti, di farsi immediatamente sentire e partecipare direttamente alla prima di una lunga serie di iniziative pubbliche. Analogo discorso vale per i titolari di esercizi commerciali dislocati sul territorio, chiamati a partecipare in prima persona, molti dei quali hanno già espresso piena disponibilità. Chiunque può rivolgersi al seguente numero telefonico per avere ulteriori informazioni e i moduli per la raccolta firme: 320/6661881.
Questo il testo della petizione popolare sottoposta all’attenzione dei cittadini:
“Il disastro della città è, ormai, sotto gli occhi di tutti. Una situazione insostenibile che offende la storia di Corigliano Calabro e dei Coriglianesi. Una città che affonda nei debiti, nel degrado, nella carenza e/o assoluta mancanza di servizi e di un futuro credibile.
Riteniamo che una delle priorità – sulla quale chiediamo l’adesione dei cittadini, attraverso tale apposita petizione popolare – riguarda il dimezzamento delle tasse comunali, in primis le imposte sull’acqua e sulla spazzatura. Infatti le tasse comunali rappresentano, oggi, un salasso enorme ed ingiustificato. Nel breve volgere di pochi anni sono triplicate senza alcuna motivazione.
Il paradosso della vicenda è rappresentato dal fatto che a fronte di aumenti abnormi vi è stata, contestualmente, una sensibile e tangibile diminuzione della qualità dei suddetti servizi comunali. Basta fare un giro per la città per notare i cumuli di spazzatura, quasi moderne sculture contemporanee, che dominano uniformemente tutte le strade cittadine – dal centro all’estrema periferia, dalla montagna alla marina, nessuna zona esclusa – per responsabilità che non sono certamente del personale incaricato, bensì dell’organizzazione complessiva del servizio e delle risorse ad hoc destinate.
L’acqua, un bene prezioso e primario, in numerose case di Corigliano è carente oppure quando scorre dai rubinetti è spesso salmastra e imbevibile, con seri rischi per la salute dei cittadini. Non è un caso, infatti, che numerosi cittadini sono costretti a comprare l’acqua anche per i basilari usi domestici.
A fronte di tutto questo, i Coriglianesi, invece di vedersi diminuire le imposte per servizi non adeguatamente forniti, si sono visti, incredibilmente, aumentare negli anni a dismisura le tasse comunali. Al danno si aggiunge la beffa, poiché proprio in questi giorni molte famiglie stanno ricevendo nuove bollette “pazze” con importi astronomici. Contemporaneamente le casse comunali sono state letteralmente depredate e svuotate da scelte immorali ed assurde perpetrate negli anni.
In tal senso, la nostra proposta, che poi mira ad essere quella dei Coriglianesi tutti, è semplicemente chiara, lineare e certamente, per alcuni, scomoda: proponiamo formalmente che il Comune deliberi l’abbassamento del 50% delle attuali tasse comunali, disposti a subire aumenti solo in caso di reali e visibili miglioramenti dei suddetti servizi. Sarebbe una decisione saggia, giusta e giustificata poiché non si può continuare a vessare i cittadini per servizi comunali che lasciano a desiderare”.
28 luglio 2011
COMITATO “CORIGLIANO IN AZIONE”
NASCE IL COMITATO “CORIGLIANO… IN AZIONE!”.
PRIMA INIZIATIVA: PETIZIONE POPOLARE PER CHIEDERE IL DIMEZZAMENTO DI TASSE ACQUA E SPAZZATURA
Cittadini, e come tali titolari dei diritti di partecipazione, che privilegiano la cultura dell’azione a quella della lagnanza, del chiacchiericcio, della critica gratuita. Cittadini che, mossi dall’amore per Corigliano, delusi dalla classe politica ed istituzionale locale che si è succeduta negli anni, desiderosi di rendere protagonisti tutti coloro che risiedono in questo comune in un evitabile processo di cambiamento e rinnovamento, decidono di impegnarsi in prima persona. E di farlo con la costituzione di un Comitato – dalla significativa denominazione “CORIGLIANO… IN AZIONE!” –, formula che meglio di altre privilegia l’ottica del fare e del proporre. Al momento, infatti, non interessano simboli, enunciazioni, strutture organizzative interne: si preferisce agire nella e per la Corigliano di oggi, confrontandoci con quanti hanno finora lavorato per la risoluzione di problematiche del territorio, a livello individuale o in gruppi organizzati e ben definitivi.
Non l’ennesima associazione o movimento, dunque, ma cittadini che propongono e chiedono ad altri cittadini, animati dai medesimi ideali, di partecipare, in piena autonomia rispetto a forze politiche di qualunque colore politico e alla pari dignità l’uno con l’altro. Questi (in rigoroso ordine alfabetico) i principali promotori del Comitato e della prima, immediata, iniziativa pubblica: Leopoldo Aversente, Maria Aversente, Claudio Cardamone, Pinuccio Ginese, Isabella Greco, Michele Lazzarano, Vincenzo Le Pera, Bina Malagrinò, Fabio Pistoia, Giorgio Raso, Salvatore Ruggeri, Fiore Scalese, Antonio Servidio, Carlotta Sibilla, Giorgio Tassitani. Ma sono già numerose le persone che hanno deciso di impegnarsi in questa “avventura” orientata al riscatto morale e materiale di una città che chiede disperato aiuto a tutti. A breve, pertanto, in simbiosi con il percorso civico intrapreso, avverrà la comunicazione della costituzione di gruppi di collaborazione dislocati sull’intero territorio di Corigliano (con particolare attenzione e diffusione nelle frazioni e organizzazione per quartieri in aree popolose come lo Scalo), con i nominativi di tutti i singoli aderenti. Si utilizzerà molto la rete internet, i mass media tradizionali, ma soprattutto il contatto diretto e particolare attenzione sarà riservata ai gruppi dei Coriglianesi attualmente residenti in altre zone d’Italia e all’estero, con l’apporto delle loro esperienze, delle loro proposte, dei loro consigli. Al momento si è anche al lavoro per l’organizzazione delle sedi, dei punti d’incontro, dislocati appunto in diverse zone della città, e anche queste informazioni saranno oggetto di prossima comunicazione.
La prima iniziativa del Comitato “CORIGLIANO… IN AZIONE!” è, pertanto, improntata alla cultura dell’azione e alla buona politica del “porta a porta”: una petizione popolare sul tema “ACQUA E SPAZZATURA CARENTI, STOP ALLE TASSE!”, che prenderà ufficialmente il via in data sabato 30 luglio 2011 per concludersi mercoledì 31 agosto 2011. Un mese di raccolta firme per poi sottoporre subito dopo le medesime all’attenzione dei commissari straordinari del Comune di Corigliano (o del sindaco, in base alle decisioni della giustizia amministrativa), chiedendo di accogliere la seguente istanza: l’abbassamento del 50% delle attuali tasse comunali, in primis quelle relative al servizio idrico e alla raccolta dei rifiuti, considerate eccessive e insostenibili dalle famiglie coriglianesi, anche e soprattutto alla luce dei risultati dei medesimi servizi, ritenuti a dir poco carenti sull’intero territorio. L’iniziativa, già realizzata in altri Comuni raccogliendo notevole partecipazione popolare, non ha colore politico e si rivolge a tutti i cittadini. Basti pensare che a proporre analoghe forme di azione e di protesta sono state anche forze politiche tra loro culturalmente distanti, dai Comunisti Italiani a Reggio Calabria a partiti di Centrodestra in città dell’Emilia Romagna, oltre a formazioni civiche. Demagogia? Populismo? Tentativi inutili di cambiare le cose? Sarà. Ma convinti che sia il tempo del “chi ci sta ci sta”, a dispetto di chi invece si accontenta di distribuire patenti di legittimità o di demonizzare lo spirito d’iniziativa sempre e comunque.
Nella Corigliano di oggi si ritiene che di tutto ci sia bisogno, tranne di che falsi profeti e inutili moralismi. Si è per il confronto, ma l’azione si impone. Ecco perché in piena stagione estiva (ma i problemi non aspettano, e chi vuole impegnarsi non va mai in vacanza) si chiede a tutti i cittadini che condividono tale petizione popolare e che intendono apporre la propria firma, o ancora meglio adoperarsi con gli appositi moduli per sensibilizzare familiari, amici e conoscenti, di farsi immediatamente sentire e partecipare direttamente alla prima di una lunga serie di iniziative pubbliche. Analogo discorso vale per i titolari di esercizi commerciali dislocati sul territorio, chiamati a partecipare in prima persona, molti dei quali hanno già espresso piena disponibilità. Chiunque può rivolgersi al seguente numero telefonico per avere ulteriori informazioni e i moduli per la raccolta firme: 320/6661881.
Questo il testo della petizione popolare sottoposta all’attenzione dei cittadini:
“Il disastro della città è, ormai, sotto gli occhi di tutti. Una situazione insostenibile che offende la storia di Corigliano Calabro e dei Coriglianesi. Una città che affonda nei debiti, nel degrado, nella carenza e/o assoluta mancanza di servizi e di un futuro credibile.
Riteniamo che una delle priorità – sulla quale chiediamo l’adesione dei cittadini, attraverso tale apposita petizione popolare – riguarda il dimezzamento delle tasse comunali, in primis le imposte sull’acqua e sulla spazzatura. Infatti le tasse comunali rappresentano, oggi, un salasso enorme ed ingiustificato. Nel breve volgere di pochi anni sono triplicate senza alcuna motivazione.
Il paradosso della vicenda è rappresentato dal fatto che a fronte di aumenti abnormi vi è stata, contestualmente, una sensibile e tangibile diminuzione della qualità dei suddetti servizi comunali. Basta fare un giro per la città per notare i cumuli di spazzatura, quasi moderne sculture contemporanee, che dominano uniformemente tutte le strade cittadine – dal centro all’estrema periferia, dalla montagna alla marina, nessuna zona esclusa – per responsabilità che non sono certamente del personale incaricato, bensì dell’organizzazione complessiva del servizio e delle risorse ad hoc destinate.
L’acqua, un bene prezioso e primario, in numerose case di Corigliano è carente oppure quando scorre dai rubinetti è spesso salmastra e imbevibile, con seri rischi per la salute dei cittadini. Non è un caso, infatti, che numerosi cittadini sono costretti a comprare l’acqua anche per i basilari usi domestici.
A fronte di tutto questo, i Coriglianesi, invece di vedersi diminuire le imposte per servizi non adeguatamente forniti, si sono visti, incredibilmente, aumentare negli anni a dismisura le tasse comunali. Al danno si aggiunge la beffa, poiché proprio in questi giorni molte famiglie stanno ricevendo nuove bollette “pazze” con importi astronomici. Contemporaneamente le casse comunali sono state letteralmente depredate e svuotate da scelte immorali ed assurde perpetrate negli anni.
In tal senso, la nostra proposta, che poi mira ad essere quella dei Coriglianesi tutti, è semplicemente chiara, lineare e certamente, per alcuni, scomoda: proponiamo formalmente che il Comune deliberi l’abbassamento del 50% delle attuali tasse comunali, disposti a subire aumenti solo in caso di reali e visibili miglioramenti dei suddetti servizi. Sarebbe una decisione saggia, giusta e giustificata poiché non si può continuare a vessare i cittadini per servizi comunali che lasciano a desiderare”.
28 luglio 2011
COMITATO “CORIGLIANO IN AZIONE”
San Giovanni in Fiore-28/07/2011:Grande entusiasmo per l'arrivo della Duchessa della Sila.
Grande entusiasmo per l'arrivo della Duchessa della Sila.
Attesa a San Giovanni in Fiore per giovedì 11 agosto
"Annuncerò un grande dono alla città di San Giovanni in Fiore"
C?è grande attesa per l?arrivo della Duchessa Felizitas Von Kalenberg,
previsto per giovedì 11 agosto 2011 a San Giovanni in Fiore. La
Duchessa, in vacanza in Calabria, ha deciso di visitare il paese di
San Giovanni in Fiore per ritrovare le sue radici e incontrare qui i
suoi parenti italiani. In una recente intervista, il portavoce ha
infatti rivelato le origini calabresi della Duchessa e nello specifico
del capoluogo silano, tanto da essere conosciuta nel Ducato con
l?appellativo di ?Duchessa della Sila?. Ha rivelato che il suo grande
desiderio era quello di visitare i luoghi pittoreschi che ha
immaginato attraverso i racconti di sua nonna, i cui antenati
possedevano terreni nella zona del Parco Nazionale della Sila. San
Giovanni in Fiore è onorata di ospitare un personaggio così illustre e
per l?occasione ha organizzato una degna accoglienza.La Duchessa
arriverà intorno alle ore 18.00 nei pressi dell??Angelo? su via Roma.
Ad accoglierla vi sarà tutta la popolazione. Si tratta di un evento
che non ha pari in passato e che darà molta visibilità e lustro al
comune di San Giovanni in Fiore, essendo seguito in diretta dalle
principali emittenti locali tedesche.
In una breve intervista il portavoce ha dichiarato: ?La Duchessa è
molto contenta di venire a visitare il vostro Paese, che sente anche
suo, portandolo nel cuore sin da piccola. Ringrazia con anticipo tutta
la popolazione di San Giovanni in Fiore per le dimostrazioni di
affetto e di simpatia che già le ha tributato in questi giorni,
ringrazia di cuore per le premure che le state riservando in occasione
della imminente visita nel suo splendido Paese.?
La Duchessa alla fine della manifestazione annuncerà un regalo
straordinario che farà alla città di San Giovanni in Fiore, destinato
ad incidere notevolmente per lo sviluppo del turismo dell?altopiano
silano.
Attesa a San Giovanni in Fiore per giovedì 11 agosto
"Annuncerò un grande dono alla città di San Giovanni in Fiore"
C?è grande attesa per l?arrivo della Duchessa Felizitas Von Kalenberg,
previsto per giovedì 11 agosto 2011 a San Giovanni in Fiore. La
Duchessa, in vacanza in Calabria, ha deciso di visitare il paese di
San Giovanni in Fiore per ritrovare le sue radici e incontrare qui i
suoi parenti italiani. In una recente intervista, il portavoce ha
infatti rivelato le origini calabresi della Duchessa e nello specifico
del capoluogo silano, tanto da essere conosciuta nel Ducato con
l?appellativo di ?Duchessa della Sila?. Ha rivelato che il suo grande
desiderio era quello di visitare i luoghi pittoreschi che ha
immaginato attraverso i racconti di sua nonna, i cui antenati
possedevano terreni nella zona del Parco Nazionale della Sila. San
Giovanni in Fiore è onorata di ospitare un personaggio così illustre e
per l?occasione ha organizzato una degna accoglienza.La Duchessa
arriverà intorno alle ore 18.00 nei pressi dell??Angelo? su via Roma.
Ad accoglierla vi sarà tutta la popolazione. Si tratta di un evento
che non ha pari in passato e che darà molta visibilità e lustro al
comune di San Giovanni in Fiore, essendo seguito in diretta dalle
principali emittenti locali tedesche.
In una breve intervista il portavoce ha dichiarato: ?La Duchessa è
molto contenta di venire a visitare il vostro Paese, che sente anche
suo, portandolo nel cuore sin da piccola. Ringrazia con anticipo tutta
la popolazione di San Giovanni in Fiore per le dimostrazioni di
affetto e di simpatia che già le ha tributato in questi giorni,
ringrazia di cuore per le premure che le state riservando in occasione
della imminente visita nel suo splendido Paese.?
La Duchessa alla fine della manifestazione annuncerà un regalo
straordinario che farà alla città di San Giovanni in Fiore, destinato
ad incidere notevolmente per lo sviluppo del turismo dell?altopiano
silano.
Acri-22/07/2011: “ Il giardino di Dida” tra realtà e favola
“ Il giardino di Dida” tra realtà e favola
Anna Maria Algieri presenterà al pubblico il 10 Agosto 2011 in Acri la sua ultima creazione: “Il giardino di Dida”. Trattasi di un romanzo tenero ed appassionante che rappresenta un viaggio introspettivo verso la maturità esistenziale dell’artista.
Il romanzo comprende sette racconti da cui si evince la sequenza di episodi che interrogano l’artista e la portano ad una analisi storica ed edificante del carattere umano. Attraverso eventi, situazioni, oggetti, veri o immaginari, Anna Algieri coglie gradualmente la condizione di ‘conoscenza e consapevolezza’, quali momenti di accettazione e chiarezza di fronte ad emozioni reali, presenti e passati: tutto porta alla verità, al senso della vita e alla sua bellezza.
Lo stile adottato dalla Algieri in questa sua nuova creazione è singolare. Lasciando un po’ da parte la poesia , che la contraddistingue come artista dai ‘pieni toni lirici’ , ci offre un lavoro snello, agile e semplice da leggere.
Il romanzo comprende sette fantasie:
1) Mamma Rosa
2) Riccioli d’oro
3) Le mie bambole
4) Al crepuscolo della Pasquetta
5) Lo sguardo innocente
6) Il giardino di Dida
7) L’amore impossibile
Collocati in quest’ordine i racconti presentano, strutturalmente e per contenuto, il messaggio chiave della ‘proiezione intima’ dell’artista. Affetti , ricordi, episodi e stati d’animo vengono evocati in modo lieve e delicato sotto forma di ‘favola’. Anna Maria Algieri dà sfogo alla sua immaginazione , alla fantasia, lascia parlare la natura, i fiori, il crepuscolo, gli oggetti, gli animali.
L’uso della ‘metafora’ le consente di esprimere meglio aspetti della vita che hanno colpito e ancora ravvivano la sua psiche : si evince il cammino emozionale ed introspettivo che condurrà alla maturità e alla accettazione della vita.
Il romanzo, così come è strutturato, esprime un linguaggio semplice che unisce il momento storico ( legato alla vita personale dell’artista) e quello della favola (legato all’immaginazione, alla finzione). Il lettore dovrà usare discrezione e rispetto per la sensibilità che viene offerta e coglierne la squisita dolcezza e il trasporto emozionale.
Forte di temperamento Anna Maria Algieri nel suo romanzo propone ‘valori e simboli’ radicati nello spirito umano che nutrono continuamente l’esistenza: la figura della madre ( mamma Rosa), i ricordi e i giochi adolescenziali ( Riccioli d’oro – Le mie bambole), la paura di smarrirsi ( Al crepuscolo della Pasquetta), la cecità fittizia ( Lo sguardo innocente), l’amore puro e sacrosanto minato dall’infedeltà ( Il giardino di Dida), l’amore struggente della passione ( L’amore impossibile).
Questi elementi parlano della condizione dell’uomo costretto a trascinare con sé il proprio ‘fardello ‘ esistenziale. Il romanzo colpisce per la sua semplicità ed umiltà, caratteristiche proprie dell’artista che lo ha partorito: si vive così la magia della realtà e della favola.
Giuseppina Raio
Foggia 27/8/2011
Anna Maria Algieri presenterà al pubblico il 10 Agosto 2011 in Acri la sua ultima creazione: “Il giardino di Dida”. Trattasi di un romanzo tenero ed appassionante che rappresenta un viaggio introspettivo verso la maturità esistenziale dell’artista.
Il romanzo comprende sette racconti da cui si evince la sequenza di episodi che interrogano l’artista e la portano ad una analisi storica ed edificante del carattere umano. Attraverso eventi, situazioni, oggetti, veri o immaginari, Anna Algieri coglie gradualmente la condizione di ‘conoscenza e consapevolezza’, quali momenti di accettazione e chiarezza di fronte ad emozioni reali, presenti e passati: tutto porta alla verità, al senso della vita e alla sua bellezza.
Lo stile adottato dalla Algieri in questa sua nuova creazione è singolare. Lasciando un po’ da parte la poesia , che la contraddistingue come artista dai ‘pieni toni lirici’ , ci offre un lavoro snello, agile e semplice da leggere.
Il romanzo comprende sette fantasie:
1) Mamma Rosa
2) Riccioli d’oro
3) Le mie bambole
4) Al crepuscolo della Pasquetta
5) Lo sguardo innocente
6) Il giardino di Dida
7) L’amore impossibile
Collocati in quest’ordine i racconti presentano, strutturalmente e per contenuto, il messaggio chiave della ‘proiezione intima’ dell’artista. Affetti , ricordi, episodi e stati d’animo vengono evocati in modo lieve e delicato sotto forma di ‘favola’. Anna Maria Algieri dà sfogo alla sua immaginazione , alla fantasia, lascia parlare la natura, i fiori, il crepuscolo, gli oggetti, gli animali.
L’uso della ‘metafora’ le consente di esprimere meglio aspetti della vita che hanno colpito e ancora ravvivano la sua psiche : si evince il cammino emozionale ed introspettivo che condurrà alla maturità e alla accettazione della vita.
Il romanzo, così come è strutturato, esprime un linguaggio semplice che unisce il momento storico ( legato alla vita personale dell’artista) e quello della favola (legato all’immaginazione, alla finzione). Il lettore dovrà usare discrezione e rispetto per la sensibilità che viene offerta e coglierne la squisita dolcezza e il trasporto emozionale.
Forte di temperamento Anna Maria Algieri nel suo romanzo propone ‘valori e simboli’ radicati nello spirito umano che nutrono continuamente l’esistenza: la figura della madre ( mamma Rosa), i ricordi e i giochi adolescenziali ( Riccioli d’oro – Le mie bambole), la paura di smarrirsi ( Al crepuscolo della Pasquetta), la cecità fittizia ( Lo sguardo innocente), l’amore puro e sacrosanto minato dall’infedeltà ( Il giardino di Dida), l’amore struggente della passione ( L’amore impossibile).
Questi elementi parlano della condizione dell’uomo costretto a trascinare con sé il proprio ‘fardello ‘ esistenziale. Il romanzo colpisce per la sua semplicità ed umiltà, caratteristiche proprie dell’artista che lo ha partorito: si vive così la magia della realtà e della favola.
Giuseppina Raio
Foggia 27/8/2011
Oriolo Calabro-22/07/2011: Tre borse di studio per ricordare "Alfredo" Lombardo
Oriolo Calabro:28/07/2011
Consegnate a Maiuri Alessandra, Pier Giorgio Delia ed a Adriana Acciardi le tre borse di studio, per alti meriti scolastici, previste dalla prima edizione del memorial dedicato alla figura del medico veterinario Silvio Lombardo. Si è svolta la cerimonia di assegnazione,ideata e creata dalla professoressa di diritto ed economia presso il “Filangieri” di Trebisacce,Pelle Teresa,moglie di Silvio Lombardo, delle tre borse di studio che gratificano l’impegno scolastico di tre studenti della scuola media di Oriolo,in una suggestiva sala del Castello Medievale,mercoledì 27 luglio. In occasione del primo anniversario della scomparsa prematura del medico veterinario “Alfredo” Lombardo che ricopriva anche la carica di vice sindaco,la moglie in primis e tanti amici comuni e della politica hanno voluto ricordarlo con un Concerto Classico per due flauti presentato da Cimaventoensemble, con musiche di G.F. Haendel, J.S. Bach, W.A. Mozart, brillantemente eseguite da Marta Lorenza Greco di Montalbano e studentessa del conservatorio di Matera e da Gianluca Vitale di Oriolo e studente del conservatorio di Cosenza. Per testimoniare il legame di affetto e di amicizia che legava le loro famiglie da anni si è esibita la maestra di pianoforte di Trebisacce,Francesca Minnicelli, con delle sonate di Schopin e alla fine, seppure visibilmente commossa, ha voluto ricordare ed esternare qualche episodio di vita familiare e ha abbracciato Teresa la moglie che per tutto il tempo ha avuto gli occhi pieni di lacrime e un nodo alla gola che le bloccava la parola. Qualche signora seduta tra il pubblico ha esclamato: “Povera Teresa è un anno che piange continuamente, il dolore per la perdita di Silvio la sta consumando”. A ricordare la identità ,di Silvio Lombardo, il suo alto spessore culturale,la sua struttura caratteriale, le sue doti umane,la sua capacità di rapportarsi e dialogare con tutti in modo cordiale e amichevole e con un sorriso sempre pronto per tutti, la sua generosità, la sua determinazione nel confrontarsi per promuovere la unione e mai la divisione tra persone sono intervenuti: Nicola Simonelli,assessore al comune di Oriolo, Francesco Colotta,sindaco di Oriolo, Vincenzo Gaudio,Sindaco di Alessandria del Carretto,Tonino Santagada,sindaco di Castroregio, Vincenzo Petrelli,già dirigente scolastico IPSC di Oriolo,il maestro musicista Rocco Abate,Rosa Caruso,docente della scuola media di Oriolo,il già dirigente scolastico Pugliese. In conclusione il sindaco Colotta ha ricordato che Silvio ,purtroppo, non ha fatto in tempo a completare il suo desiderio di adottare “Sciascia”,giovanissimo studente straniero presente in sala,ma completerà l’opera tra mille difficoltà Teresa e con l’aiuto dei tanti amici. Vincenzo Petrelli ha suggerito di far nascere una fondazione per ricordare Silvio Lombardo negli anni futuri.
Franco Lofrano
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