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lunedì 7 febbraio 2011

Trebisacce-05/02/2011:I sindaci a difesa del Chidichimo

I sindaci a difesa del Chidichimo
Sabato 05 Febbraio 2011 16:02 Scritto da AGORA' ALTOJONIO news 0 Comments
Su iniziativa dei consiglieri provinciali FrancoMundo, Giuseppe Ranù e Mario Melfi, è stata convocata l’assemblea dei sindaci dell’Alto Jonio e di Cassano che, unitamente ai consiglieri provinciali stessi, al consigliere regionale Mario Franchino, al presidente della Comunità montana e dell’Unione dei comuni “La Via del mare”, hanno discusso su possibili iniziative politiche da promuovere a difesa dell’ospedale di Trebisacce. A conclusione dell’incontro, è stato redatto un documento inviato al presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, al Commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Franco de Rosa, ai consiglieri regionali, ai deputati della delegazione parlamentare calabrese ed al vescovo di Cassano, monsignore Vincenzo Bertolone. “L’assemblea – è scritto nel documento -, evidenzia e ribadisce la funzione insostituibile dell’ospedale civile di Trebisacce, unico presidio e struttura sanitaria pubblica di prevenzione e cura all’interno di un vasto comprensorio. Proprio per la particolare posizione geografica ha svolto e potràcontinuare a svolgere un ruolo importante di contenimento della spesa sanitaria passiva, impedendo di fatto la migrazione sanitaria. La permanenza dell’ospedale, serve inoltre a drenare l’ingolfamento inevitabile che subirebbero gli altri presidi della provincia, ancora inadeguati ”. Il documento ricorda che lo stesso Pronto Soccorso continua a fornire circa 16.000 prestazioni all'anno. Così come la terapia intensiva cardiologica garantisce l'assistenza a oltre 400 pazienti all'anno. Sulla Cardiologia -UTIC di Trebisacce, si ricorda che è la terza nella provincia di Cosenza perproduttività (dopo Cosenza e Castrovillari) e certamente nonpuò esserechiusa, anzi andrebbe potenziata. ”L’assemblea dei sindaci e dei rappresentanti politici e istituzionali – si legge nel documento - dichiara la propria disponibilità ad aprire un confronto con il presidente della Regione-Commissario ad acta, per verificare ipotesi di istituzione di nuovi servizi e divisioni, integrando e mantenendo attivi quelli esistenti, proprio per garantire i livelli minimi di assistenza sanitaria. Su tali presupposti – continua il documento -, i presenti richiamano, anche la deliberazione dellaConferenza dei Sindaci della ex Asl 3 del 20.7.2006, quale documento ancora valido e utile per la programmazione sanitaria, che prevedeva la costruzione del nuovo ospedale di Rossano-Corigliano, mantenendo però aperti quelli esistenti di Trebisacce e Cariati”. Ed ancora, nel documento si legge: “Inoltre,pur noncondividendole singole iniziative, che rischiano solo di minare in maniera irreversibile il fronte unitario istituzionale dei sindaci dell’intero comprensorio, da sempre coeso in difesa dell’ospedale, si manifesta sostegno anche alle azioni giudiziarie, peraltro già proposte dalla conferenza dei sindaci, se utilialla soluzionedel problema”. Infine, l’assemblea stigmatizza “il comportamento del Direttore sanitario dell’ospedale di Corigliano e di Trebisacce, il quale anziché garantire l’operatività delle divisioni e servizi ancora attivi, non perde occasione per continuare a perseguire la strategia del depauperamento del personalemedicoe paramendico, oltre che trasferire attrezzature”. L’assemblea ha poi delegato i consiglieri regionali e provinciali del comprensorio a chiedere un incontro urgente al Commissario Asp per discutere “del potenziamento dell’attività sanitaria ancora esistente e in ogni caso impedire azioni dirette allo spoglio definitivo dell’ospedale che comporterebbe di fatto la chiusura” e un incontro con il presidente della Regione-commissario ad acta, “per formulare, nell’ambito del mutato contesto sanitario, nuove proposte al fine di garantire i servizi e divisioni essenziali, sia per il rispetto dei LEA che per la salute dei cittadini di 17 comune e di oltre 60.000 abitanti”.

Franco Maurella

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