Arsenal Trebisacce, un brutto epilogo
Ora bisogna lavorare per il futuro
Alla vigilia di questa stagione, l’Arsenal Trebisacce aveva due obiettivi: conquistare la Coppa Calabria e centrare la qualificazione ai play-off con vista sulla Promozione. Il primo è stato raggiunto alla grande: la finale dello scorso 13 aprile, giocata a Sant’Eufemia di Lamezia Terme e vinta per 3-0 contro il Polistena, resterà per sempre nei cuori dei tifosi giallorossi. La Promozione, invece, è rimasta un miraggio, a causa di una pessima post-season: dopo il brillante terzo posto ottenuto nel girone A di Prima Categoria, la penalizzazione inflitta all’Albidona aveva permesso agli uomini di Rusciani di evitare un incrocio pericoloso con i “cugini” gialloblù e di trovare la Talao Scalea, apparentemente meno esperta. Contro i tirrenici, però, è riemerso un antico difetto, rappresentato dalla scarsa propensione a saper gestire i risultati: chiuso sullo 0-0 il match d’andata, l’Arsenal è crollato nella gara di ritorno, subendo tre gol in casa nel secondo tempo e restando peraltro in otto uomini, quando sarebbe bastato mantenere la calma e difendere un nuovo pareggio.
Un brutto epilogo, che riduce gli spazi per un possibile ripescaggio. Eventualmente, infatti, la priorità sarà garantita alle squadre che perderanno le due finalissime play-off: per avere una chance, insomma, dovrebbero liberarsi almeno tre posti. Il bilancio complessivo dell’ultimo biennio rimane positivo, ma adesso sembra arrivato il momento di spostare l’asticella e mirare più in alto: è necessario lavorare per riportare questa squadra in un campionato più consono al blasone e alla storia del calcio trebisaccese.
Francesco Cozzo
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