sabato 28 maggio 2011
Trebisacce-26/05/2011: Corso di formazione sulla Dislessia e Valutazione al Filangieri
Trebisacce:26/05/2011
Un utile e proficuo corso di formazione su due temi: “Programmazione e valutazione per competenze” e “La Dislessia”, è stato organizzato dal dirigente scolastico Clara Latronico,lo scorso 26 maggio, nell’aula magna, dell’Itcgpt “G. Filangieri”. Relatore del primo tema l’ispettore del Miur Domenico Torchia; del secondo l’ispettore del Miur Francesco Fusca. Ad aprire i lavori con il saluto di rito il dirigente scolastico che più che un saluto ha relazionato su più problematiche mettendo a fuoco i punti critici del pianeta scuola.”Valutazione delle conoscenze non significa valutare le competenze. Il Filangieri ha messo in campo delle iniziative e sviluppato dei nodi perché occorre migliorare le competenze e raggiungere l’obiettivo qualità nella scuola”,ha chiosato in apertura Clara Latronico. Ha poi dimostrato attraverso i risultati riportati dalle prove parallele somministrate agli alunni che si riscontrano dei limiti e che occorre intervenire per migliorare il livello di apprendimento. Ciò lo ha affermato Clara Latronico in conseguenza del fatto che avendo incrociato i risultati registrati con la ricaduta sull’apprendimento attraverso i vari progetti Pof ha rilevato delle discrasie. E’ stato anche necessario attivare un gruppo classe “M” per coniugare gli apprendimenti con la Cittadinanza attiva e recuperare la scolarità. “Abbiamo cominciato a parlare di classi aperte che attiveremo il prossimo anno”. Così come occorre confrontarsi ,anche se ne abbiamo già parlato, con il problema della dislessia e per gli studenti che ne soffrono non è stato previsto l’insegnante di sostegno. Tutta l’azione educativa messa in campo nella scuola mira a migliorare l’offerta formativa con la speranza di raggiungere lo standard delle competenze che si registra a livello europeo per offrire ai nostri studenti l’opportunità di sentirsi alla pari con tutti gli studenti europei, ha concluso la dirigente scolastica. Primo relatore l’ispettore Fusca che ha spiegato: “La dislessia è una sindrome classificata tra i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e trova riscontro nella legge 170 del’ottobre 2010 e la sua principale manifestazione consiste nella difficoltà che hanno i soggetti colpiti a leggere velocemente e correttamente ad alta voce. Tali difficoltà non possono essere ricondotte a insufficienti capacità intellettive, a mancanza di istruzione, a cause esterne o a deficit sensoriali. Dato che leggere è un complesso processo mentale, la dislessia ha svariate espressioni. Questa sindrome sembra strettamente legata alla morfologia stessa del cervello. Da qui è partita una serata di interazione. Tanti docenti sono intervenuti con chiarimenti e contributi personali. Allontanarsi dal tema fondamentale è stato gioco-forza perché si è parlato anche della riforma Gelmini,della Gentile, della Berlinguer. L’ispettore Fusca alla fine,contento per l’attiva partecipazione dei docenti,ha concluso affermando che “La sfida per il raggiungimento della qualità è possibile se c’è l’impegno corale dei docenti. L’ispettore Torchia ha ricordato ai docenti che la valutazione è una attività fondamentale che investe trasversalmente le varie fasi dell’azione formativa: sempre più spesso, in conformità anche ai criteri della progettazione con la CEE, viene richiesta nei progetti finanziati l’indicazione di elementi di verifica e di valutazione dell’azione formativa, ex –ante (elementi di coerenza interna del progetto, grado di innovazione e di trasferibilità) in itinere (per esempio schede di valutazione da compilare da parte dei partecipanti; verifiche sui contenuti appresi, etc.) ed ex – post (schede di valutazione, indicatori), che ci possano fornire elementi di efficacia e di qualità dell’intervento. Ma anche qui tra domande e interventi di contributo adeguato all’incontro, i docenti hanno stimolato l’ispettore a trattare del rapporto Ocse sugli apprendimenti di base, sulla specificità dei saperi disciplinari, sul significato epistemologico dell’apprendimento come decodificazione dei messaggi e che influenza la Cittadinanza, la produttività e la mobilità sociale. Dal dibattito è emerso che manca alle nostre generazioni la capacità organizzativa e questa pone in essere delle criticità:l’etica,il senso del dovere e il sacrificio per raggiungere degli obiettivi che invece si riscontra nei paesi sottosviluppati. Ancora il tema si è spostato sulla differenza tra il concetti di istruzione e di formazione inteso come capacità di effettuare delle scelte e la capacità di modificare il comportamento. Anche le motivazioni dell’abbandono scolastico è stato trattato insieme con il concetto di competenza come capacità di prendere decisioni e di sapersi relazionare con gli altri. In campo anche l’Unesco con l”analfabeta funzionale” che non riesce ad utilizzare le competenze e a trasformarle in abilità. In conclusione si può dire che l’incontro è stato produttivo ed efficace,ma si dovrà valutare il docente oltre che la scuola e i docenti non si sottrarranno,ma il ministero deve pensare ad investire in formazione, in cultura perché è un necessario volano di sviluppo anche economico dell’intero territorio. I docenti devono fare ognuno la propria parte, ma bisogna,caro ministro, evitare i matrimoni con i fichi secchi. Non più “tagli”, ma più risorse per la scuola e la formazione.
Franco Lofrano
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento