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sabato 28 maggio 2011

Amendolara-28/05/2011: Polemiche e chiarimenti nel Pd, Franco Melfi replica a Antonio Bianchi.

Amendolara. Polemiche e chiarimenti nel Pd, Franco Melfi replica a Antonio Bianchi.

La recente sconfitta elettorale del centro sinistra con candidato a sindaco Franco Melfi ha prodotto, come spesso accade in queste circostanze, un dibattito interno al Partito democratico alimentato dalla decisione dello stesso Melfi di rassegnare le proprie dimissioni da consigliere per consentire “un ricambio generazionale in seno al partito”, dando modo al giovane coordinatore del Pd Rocco Salerno di sedere al suo posto tra i banchi del consiglio comunale. Da qui la forte critica di Antonio Bianchi (“Un capitano non abbandona mai la sua nave”) a cui fa seguito la replica di Melfi che attraverso la nota stampa intende innanzitutto ringraziare anche a nome della lista n. 2 il 908 elettori “che ci hanno creduto e ci sono stati vicini così come le forze politiche che ci hanno sostenuto. Dimostreremo- scrive Melfi- con il nostro impegno che non si sono sbagliati a darci la loro fiducia e anche se oggi il voto non ha trovato il consenso maggioritario, tante soddisfazioni e rivincite politiche avremo nelle prossime occasioni. Ad abbandonare la nave non ci penso proprio- dice Melfi- perché col sostengo delle forze politiche e con 908 consensi, caro Avv. Bianchi, la nave non può certo affondare. E anche le mie dimissioni da consigliere comunale contribuiscono proprio a questo: tenere la barra onestamente dritta ed evitare che nessuno, dico nessuno e per nessun motivo, possa affondarla. Amendolara oggi ha scelto il suo nuovo Sindaco e verso di lui, ma soprattutto verso tutti quelli che mi hanno votato e anche verso quelli che non mi hanno votato, sento il dovere di garantire, come sempre è avvenuto anche le passate amministrazioni, la mia stessa massima trasparenza lavorativa, partecipando a gare di appalto pubbliche, continuare a lavorare anche ad Amendolara, per il suo centro storico, con un’impresa meglio organizzata ma senza commistioni o “inciuci” falsi o solo sospettati. Altro che abbandonare la nave. Ritengo le mie dimissioni un atto dovuto in nome della onestà morale e intellettuale che tanti mi riconoscono. Io sono convinto – prosegue Melfi- che i 908 elettori non si sentono assolutamente offesi per una decisione così saggia, tantissimi continuano a manifestarmi solidarietà evidenziando che sono certamente queste le azioni che fanno ripartire meglio e più velocemente la nave. A me sembra, caro avvocato, il suo solo uno sfogo di chi certamente ha sacrificato aspirazioni alle proprie ideologie, ma permettimi non certo per colpa mia, il nostro partito mi ha candidato la prima volta a trenta anni e l’ultima a quaranta. Questo mio “ritorno” è stato visto come la soluzione migliore contro il rischio di avere anche ad Amendolara quella ondata politica di destra che ha invaso l’Italia e soprattutto la Calabria. Mi assumo la responsabilità dell’esito elettorale, ma, diciamo la verità, solo per cinquanta voti mancati si sentono grandi quegli uomini che solo oggi gridano “io l’avevo detto” e tutti quelli che si nutrono sempre e solo del “senno di poi”.
Pasquale Bria

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