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martedì 25 maggio 2010

Trebisacce-22/05/2010: ll FNSI sulla libertà di stampa

Federazione Nazionale Stampa Italiana
SINDACATO DEI GIORNALISTI DELLA CALABRIA
REGGIO CALABRIA


COMUNICATO STAMPA
Reggio Calabria, 18 maggio 2010


L’appello di Carlo Parisi in vista delle elezioni di domenica: si vota per il Consiglio nazionale dell’Odg
Sindacato e Ordine uniti per la professione

REGGIO CALABRIA – “Combattere per la libertà di stampa e la tutela della professione giornalistica è doveroso, ma lo si può fare soltanto partendo da un’unità di intenti”.
E’ quanto dichiara Carlo Parisi, Segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria e componente della Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa, con un chiaro riferimento agli organismi di categoria, in primis “Sindacato e Ordine che – spiega Parisi – devono agire, oggi più che mai, nel segno della massima unità: si tratta di un presupposto irrinunciabile se vogliamo risolvere i problemi che interessano il mondo dell’informazione, in tutte le sue forme, e, soprattutto, i giornalisti, sempre più in balia di se stessi e di editori senza scrupoli”.
Un fronte comune “che dovrà mostrare i suoi frutti – è quanto auspica il Segretario del Sindacato – alle imminenti elezioni per il Consiglio Nazionale dell’Ordine: domenica 23 maggio tutti i giornalisti calabresi saranno chiamati alle urne, a Catanzaro (sala riservata del Benny Hotel – ex Motel Agip, in via Gioacchino da Fiore 2, dalle 10 alle 18), per votare i consiglieri dell’Ordine”.
Un appuntamento importante, specie in un momento in cui “la professione giornalistica subisce attacchi pesanti – incalza Parisi – da quanti tentano, con ogni mezzo a disposizione, leggi comprese, di imbavagliarne i diritti, screditando persino gli istituti di categoria”. Come l’Inpgi, l’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani, che, dati alla mano, non ha bisogno di difese d’ufficio: a dimostrarne la solidità, anche in una contingenza di generale crisi e deficit finanziari, è il bilancio consuntivo 2009. Approvato all’unanimità dal Cda dell’Istituto, con un attivo di 94 milioni di euro e una crescita della platea degli iscritti pari a 253 posizioni attive.

n.g.

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