domenica 9 maggio 2010
Trebisacce:09/05/2010 : Luciano Regino,segretario cittadino Pd, critica il comportamento di alcuni pseudo "censori".
Apprendo da articoli apparsi sulla stampa dell'esistenza di un documento che sarebbe stato sottoscritto da un imprecisato numero (in un articolo sono 12 mentre in un altro lievitano addirittura a 20) di iscritti al PD di Trebisacce, dei quali però non vengono resi noti i nomi, in cui viene aspramente criticata la mia analisi del voto regionale e messo in discussione il mio stesso ruolo di segretario del PD cittadino.
In quanto documento ufficiale, doveva essere firmato pubblicamente, per essere tale, e prima ancora doveva essere inviato al destinatario. Tutto ciò non e’ stato fatto, per vergogna o vigliaccheria, da quanti vogliono riportare alla memoria, a loro modo, i moti carbonari. Addirittura, vox populi, ho appreso che qualche firmatario del suddetto documento non e’ neanche iscritto al partito, quindi il numero diminuisce sempre di più, ma la cosa piu’grave è che alcune firme sul documento stesso sono state falsificate, al posto di chi non era materialmente presente e non conosceva il contenuto dello stesso.
Pertanto, a tutt'oggi, a distanza di settimane, dalla pubblicazione sulla stampa, nessun documento mi è stato ufficialmente trasmesso.
Ritengo che un serio e costruttivo confronto non possa essere portato avanti attraverso documenti lanciati a mezzo stampa soltanto al fine di "creare il caso" senza nemmeno metterci la faccia. Auspico che i firmatari abbiano il coraggio di uscire allo scoperto e sostenere le proprie posizioni anche all'interno del partito e non utilizzando soltanto campagne denigratorie nascondendosi tra le righe dei giornali, ma formulando serie proposte costruttive.
Nel documento in questione, peraltro, sembrerebbe quasi che la sconfitta del centrosinistra sia imputabile al segretario del PD di Trebisacce, oltre ad evidenziarsi una certa allergia al termine "rinnovamento".
Viene messa sotto accusa la mia volontà di un rinnovamento politico, ma soprattutto un inizio di formazione di una classe politica nuova;
“quanti hanno disertato i seggi elettorali per manifestare il proprio disappunto nei confronti della vecchia classe dirigenziale politica?”
E allora, se la mia volonta’ di cambiamento coincide con quella della maggior parte dei cittadini,insoddisfatti del vecchio modo di fare politica, tale documento non può che suscitare ilarita’.
Consiglierei, in proposito, ai firmatari di leggere il documento ufficiale del Segretario regionale del PD Guccione, in cui si auspica per il PD un rinnovamento politico con apertura verso i partiti del centro sinistra, ed incalzando dice al nostro segretario nazionale, Pier Luigi Bersani, “In Calabria bisogna far piazza pulita se si vuole far rinascere una volta per tutte il PD”.
Il problema è che i 12 cavalieri del marciapiede,come definirei i firmatari, dovrebbero seguire di più la politica regionale, ma soprattutto seguire le esigenze degli elettori, espresse con inconfutabilità malessere sull’andamento della politica fatta al livello regionale dai nostri politici, e capire che in Calabria e in particolare nel nostro territorio TREBISACCESE, c’è voglia di cambiamento, se ne sente il bisogno.
Anche Trebisacce ha bisogno di una politica nuova e non della solita anacronistica politica dei "professori del marciapiede" che anziché proposte partorisce soltanto pettegolezzi.
Soprattutto non ha bisogno del tipo di politica a cui loro sono abituati ,che gratifica questi pseudo-professori, che nonostante i loro trascorsi politici disastrosi, pensano ancora di avere un cursus honorum politico o di essere investiti del ruolo di censori.
Luciano Regino
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