giovedì 6 maggio 2010
Trebisacce-06/05/2010: L'Ospedale colpito al cuore
Trebisacce:06/05/2010
Il reparto di Cardiologia è in grave sofferenza e l’assopec,tramite il presidente Walter Astorino,invita i vertici sanitari ad intervenire assegnando altri medici per assicurare i turni e il servizio e scrive: “Ospedale di Trebisacce colpito al cuore. Emergenza all´UTIC del Guido Chidichimo. Stop ai day hospital ed alle attività ambulatoriali del reparto Cardiologia. Queste le disposizioni adottate da lunedì scorso, per carenza di personale. I cittadini sono avvertiti: evitare le emozioni forti. Ma come si fa a mantenere la calma di fronte a questa ulteriore pugnalata, che è propriamente un attacco alla nostra vita fisica ed a quella dei nostri cari? Non si può restare a guardare inerti. Ogni donna ed ogni uomo che tiene alla propria famiglia, è chiamato a dimostrarlo con i fatti. Un morto in casa non fa piacere a nessuno. Quanti infartuati dell´Alto Jonio hanno salvato in questi anni, i nostri medici dell´UTIC (Unità di Terapia Intensiva Coronarica)? Quanti non ce l´avrebbero fatta senza il nostro ospedale? L´Assopec, associazione degli operatori economici di Trebisacce, urla con forza il proprio sdegno, ed invoca l´intervento immediato del neo-confermato Capo Dipartimento dott. Musca, affinché sottoponga un nuovo provvedimento di mobilità d´urgenza al neo-nominato Direttore Sanitario dott. De Rose, ovvero un ordine di servizio che destini uno specialista idoneo alla nostra UTIC - Cardiologia, per il tempo necessario a superare l´emergenza. Ma come si è arrivati a questa situazione? E´ da almeno 3 anni che il reparto soffre, per carenza di personale. I medici si sono arrangiati, con spirito di sacrificio e con rinunce personali, mentre le richieste di implementazione, cadevano nel vuoto. Poi, ad aprile, uno dei medici si ammala. Il dott. Musca emette un primo ordine di servizio, che con la precedente gestione ASP, viene di fatto bloccato. Infine, a maggio, un altro specialista è costretto ad assentarsi per gravi ed inderogabili motivi di famiglia. Siamo alla paralisi del reparto, che può precludere alla sua chiusura. Chiediamo, quindi, che il dott. Musca emetta al più presto un nuovo ordine di servizio. Confidiamo che l´ASP gestita dal dott. De Rose, trovandosi al primo banco di prova nei confronti dell´Alto Jonio, ci dia prova di un cambiamento di rotta; e se sono rose, fioriranno”.
Franco Lofrano
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Ammirevole,per come stai combattendo una battaglia aspra e durevole. E tu pensi che esercitando e spendendo intelligenza ed energia, possa arrivare a raggiungere l'obiettivo? Mio caro, se sapessi come è stato realizzato questo nosocomio, che sta per chiudere i battenti definitivamente. E' una prerogativa di questo mio-tuo paese; tutto ciò che si è costruito, viene cancellato con un colpo di spugna. Non ti suggerisce niente, la pretura? la stazione ferroviaria; la caserma della finanza; le pescherie; le fabriche che davano lavoro ed economia; il commercio internazionale delle arance... e allora. Speriamo che no sparisca il mare e il venticello di Mostarico... ma con il tempo, diventerà una "Pompei" sommersa, non dalla ceneri di un vulcano... ma dalla incuria e dalla negligenza dei portatori di handicap mentale... Io con il cuore trafitto mi auguro che il tuo impegno si realizzi, e ricordati che: quando ci sono degli interessi soggettivi da difendere, sparisce il concetto della solidarietà sociale, e si annulla il principio fondamentale del progresso e della civiltà sociale... E' un'isola contagiosa... tutti vengono per "villeggiare", anche se si preferisce comperare un "loculo". ciao ciccio frangone
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