6-5-2010 comunicato assopec
Perché verso l´ospedale di Trebisacce, ordini di servizio per sola uscita?
Stavolta sta partendo la culla termica, verso l´ospedale di Corigliano
sulla base di un ordine di servizio del dott. Carino.
Perché, allora, non si attua un ordine di servizio altrettanto
tempestivo per destinare un medico alla nostra UTIC, Unità di Terapia
Intensiva Coronaria? La sospensione delle prestazioni della nostra
UTIC, sta mettendo a repentaglio la vita di quanti risiedono nell´Alto
Jonio, questo è stato valutato da chi decide i nostri destini?
Perché non ripartono i lavori di ripristino del blocco operatorio, che
consentirebbero
la ripresa di funzionalità dei reparti di Chirurgia ed
Ostetricia-Ginecologia, attualmente sospesi? Occorre una riflessione:
pur essendo Trebisacce sul mare, il nostro ospedale svolge servizi
assimilabili ad ospedale di montagna, venendo a servire
quella schiera di paesi montani come Alessandria, Oriolo, Albidona,
Castroregio, ecc.,
per i quali, nel caso di patologie acute come ad es. l´infarto, la
corsa verso una struttura distante significa un drammatico aumento
della mortalità.
Possibile che i LEA (livelli essenziali di assistenza) che lo stato
garantisce al cittadino
su tutto il territorio nazionale, siano abrogati nell´Alto Jonio?
Non se ne può più. Ci attendiamo un segnale forte dal nuovo staff
dell´ASP cosentina,
che segni una inversione di tendenza e che ridia dignità e speranza a
questo lembo dell´estremo nord della Calabria, da sempre trascurato
dalle istituzioni.
Quindi ci appelliamo al capo dipartimento dott. Musca, ed al Direttore generale
dott. De Rose, affinché intervengano ora e subito, per porre fine alla
sospensione della legalità che il popolo dell´Alto Jonio, privato dei
servizi sanitari essenziali,
sta incolpevolmente subendo.
Walter Astorino - presidente assopec -
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