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martedì 11 maggio 2010

Trebisacce-05/05/2010:ESITO TROFEO CICLISTICO CITTA´ DI TREBISACCE -


ESITO TROFEO CICLISTICO CITTA´ DI TREBISACCE -
GIRO DELL´ALTO JONIO - TREBISACCE SHOPPING TOUR
E´ da qualche anno che il grande Antonio U, ugola d´oro e cantastorie
dell´Alto Jonio, ripete una frase sibillina:"La pacchia è finita". E´
da quando il muro di Berlino è caduto, insieme all´Impero dei Soviet,
ed il WTO (World Trade Organization) ha di fatto dissolto quelle
frontiere, costate tanto sangue ai nostri martiri patrioti,
che il mondo non è più lo stesso, Calabria compresa. Che dolore questa
lunga transizione verso la contemporaneità. Nel 2000 post
capital-comunista,
lo Stato non inventa più posti di "lavoro" da distribuire a vanvera, a
meno che non si tratti di consulenze milionarie per amici, ed
amministra sornione, nella cinica attesa che si autoestinguano gli
"assunti" del Vecchio Ordine. Nel 2000 globalizzato e senza frontiere,
l´impresa privata è messa in ginocchio dalla concorrenza sleale di
stati stranieri che non ottemperano ai più elementari principi del
rispetto dell´uomo: 14 se non 16 ore di lavoro al giorno, senza turni
di riposo, paghe da fame, sfruttamento dei bambini, nessuna tutela
della salute, e così via. Insomma. Niente più manna dal cielo.
E questo che ci azzecca con le bici? Bè, dal punto di vista dell´ASSOPEC,
ci azzecca eccome. Da qualche tempo, anche nel Sud Italia, stiamo
assistendo ad una sorta di Rinascimento.E´ un fenomeno embrionale,
fragile, ma c´è. Forse, le nuove generazioni hanno finalmente capito
che non basta volere la bicicletta, ma bisogna pure pedalare...E come
pedala bene il Gruppo Sportivo Ciclistico di Trebisacce!
Che mentalità positiva! Grazie, GSC, a nome di tutti gli imprenditori
di Trebisacce.
Avete avuto la capacità di trasformare una semplice passione in una
realtà, in una serie di eventi, in un modello da seguire. Avete
dato,al territorio, senza chiedere nulla.
La piana di Sibari, con la corona delle colline joniche pre-silane e
le propagini del Pollino nell´alto jonio, costituiscono un terreno
perfetto per il ciclo-turismo.
Il clima mite, il rispetto degli automobilisti, lo splendore dei
paesaggi, la dolcezza dei dislivelli, tutto concorre a rendere la
nostra zona appetibile anche in bassa stagione,
per gruppi di amatori del pedale. Come appena avvenuto con le oltre
200 presenze extraregionali, provenienti dal nord (Piemonte, Veneto,
Lombardia ecc.), il GSC, ovvero dei semplici "pedalatori della
domenica" hanno portato turismo ed economia nel loro territorio: mica
male, no? Perché non continuare? Ben vengano queste iniziative. Noi
dell´ASSOPEC, associazione degli operatori economici di Trebisacce,
gentilmente contattati dal GSC, abbiamo immediatamente aderito
all´iniziativa con entusiasmo. Abbiamo fatto il possibile per
affiancare i nostri atleti nello sforzo comune di costruire qualcosa
per Trebisacce. Lo abbiamo fatto, però, in maniera organizzata, perché
anche noi operatori economici abbiamo imparato il "lavoro di squadra".
Insomma, il GSC ha creato e gestito l´evento, l´Assopec ha collaborato
elargendo premiazioni, pacchetti turistici pranzo-pernotto, nonché
congegnando il Trebisacce Shopping Tour, cioè l´offerta organizzata di
souvenir ed enogastronomia ai visitatori, nonché allestendo degli
stands nel centro storico,
dove l´Albero della Memoria ha guidato un momento etno-culturale,
insieme alle musiche delle Officine Grunf. L´Istituto IPSIA E. Aletti,
di Trebisacce, ha elaborato
delle deliziose golosità a tema, con i nostri celebri agrumi, che sono
state offerte per la colazione dei nostri ospiti in via Lutri.
Sfatiamo ancora una volta un brutto mito: Trebisacce non è un paese
necessariamente diviso. Trebisacce sa collaborare, sa produrre
qualità, sa creare, pensare e, soprattutto, realizzare. I buoni
propositi vanno incentivati, le energie positive valorizzate, e le
collaborazioni non vanno ostacolate. Lasciamo che, chi ha voglia e
capacità, cresca, nel rispetto delle regole ed a vantaggio della
comunità.
Per il futuro, dopo il prossimo evento del GSC, "Bici in Città" del 23
maggio, vorremmo sviluppare dei pacchetti ciclo-turistici, offrendo
vitto ed alloggio, nonché convenzioni commerciali e professionali, da
proporre agli appassionati. Pedalare è bello, ma con la pancia vuota,
non si va molto lontano. Con la prospettiva dell´autonomia impositiva,
mondi diversi, come scuola, arte, cultura, lavoro e sport, reagiscono
uniti, in viaggio verso un´economia contemporanea, post-assistenziale.
In conclusione, se dal pedale può nascere una economia turistica,
questo è un percorso virtuoso da seguire con attenzione. Se poi, il
discorso turistico non dovesse decollare, pazienza. Ci saremo fatti
comunque una bella e salutare pedalata, nello spirito della gratuità
dei gesti d´amore che si compiono verso il proprio territorio.
Walter Astorino - presidente assopec -

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