giovedì 10 dicembre 2009
Trebisacce-10/12/2009: Difesi gli strumenti per la riabilitazione
Trebisacce:10/12/2009
Ancora un tentativo di ‘scippo’ per indebolire i servizi ospedalieri ai danni del già moribondo “G. Chidichimo”. Questa volta tocca agli strumenti per la riabilitazione ubicati in una stanza all’interno del reparto di chirurgia al primo piano. E’ di ieri la lettera a firma del Direttore Sanitario e primario del reparto di Dialisi Dottore Milei Michele,che con prot. N. 530 del 10/12/2009 scrive al responsabile dell’U.O. di Anestesia e riabilitazione dottore Loricchio che: “Su comunicazione del Direttore Generale si trasferiscono presso l’U.O.S di riabilitazione sita in Amendolara le apparecchiature di fisiokinesiterapia in dotazione presso l’U.O. di Anestesia e Riabilitazione del Presidio Ospedaliero di Trebisacce”. Sono strumenti utili per la fisioterapia del dolore:artrosi, cervicale, ecc. E’ vero anche che dal gennaio 2007, per carenza di personale,gli strumenti non vengono usati. E’ vero però che nell’ultimo periodo ogni movimento sembra apparire lecito per depotenziare la struttura ospedaliera e le associazioni culturali, di categoria e di volontariato sorvegliano attivamente ogni movimento e da qui immediatamente hanno avvisato il sindaco Mariano Bianchi che portatosi sul posto per via breve ha contattato il dottore Milei con il quale ha chiarito l’episodio e concluso il dialogo con l’intesa verbale di incontrarsi lunedì prossimo per revocare l’atto e bloccare il trasferimento degli strumenti. Walter Astorino, presidente dell’assopec,dichiara:”Sono fiducioso. Si è creata una sorta di sinergia tra le associazioni tutte e le autorità che così come si è bloccato lo ‘scippo’ dell’ambulanza di tipo A, si risolverà anche quest’altro”. Il direttore Generale, Franco Petramala, non perde occasione per trasferire strumenti e risorse umane in altri presidi ospedalieri, e questo è un fatto. E’ la logica del manager,sicuramente, ma che contrasta con la domanda dei cittadini del territorio. In questa situazione calda è anche facile puntare l’indice e far diventare la questione squisitamente politica e non manca chi vorrebbe un sindaco “mago” pronto a risolvere tutto e subito con la bacchetta magica,ma la realtà è fatta anche di burocrazia e non di solo volontà personale.
Franco Lofrano
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