sabato 21 novembre 2009
Trebisacce-21/11/2009: Parliamo di..maltrattamento animali
PARLIAMO DI….MALTRATTAMENTO ANIMALI.
Questa volta desidero dedicare lo spazio a me riservato sul Tiraccio ad un tema che viene spesso considerato di scarsa importanza perché “non collegato” in maniera diretta alle problematiche dell’uomo: il maltrattamento degli animali.
Dal comportamento che assumiamo nei confronti di questi esseri, il più delle volte indifesi, si può intuire l’indole di ognuno di noi.
Giulio Benedetti pm del pool “reati ambientali” di Milano dice.
” Il maltrattamento sugli animali è indice di aggressività anche verso l’uomo, molti serial killer hanno iniziato la loro “carriera” da criminali proprio seviziando e maltrattando animali come cani, gatti ecc”.
Mai come adesso i poveri animali sono stati così poco considerati, eppure sono circa 22 mila le famiglie italiane che hanno in casa un cucciolo di cane o di gatto.
Si prende un animale per diversi motivi, ma, solitamente, tutti legati ad una voglia di dare affetto; voglia che gradualmente diminuisce quando l’animale cresce diventando, così, ingombrante, fino ad abbandonarli per le strade, nelle campagne, causando spesso danni non solo all’animale, ma anche alle persone che vi si imbattono (incidenti di auto ed altro). Ma c’è di peggio per quanto riguarda il nostro atteggiamento nei confronti di ciò che definiamo “ il nostro migliore amico”.
Gli animalisti sparsi in tutto il Paese hanno segnalato mostruosità d’ogni genere; gatti uccisi nelle chiese e lasciati lì dai satanisti ;cani annegati con pietre legate al collo, usati come simbolismo mafioso. Ecco che l’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) ci spinge a fare pressione anche a livello di informazione scolastica, affinché i bambini vengano educati ad amare gli animali per accentuare in loro il senso del rispetto e della civiltà. Non posso ora non accennare ad un altro ben noto tipo di maltrattamento: la vivisezione.
Da sempre vivisezionare vuol dire fare esperimenti con finalità medico farmacologiche usando animali allevati appositivamente oppure presi in natura.
Quasi il 60% degli animali vengono vivisezionati per esperimenti con fini farmacologici, la restante percentuale viene suddivisa per esperimenti di psicologia, test per cosmesi e studio di malattie.
Per questi fini gli animali (cani, gatti, topi, conigli,oche, maiali, scimmie ecc) vengono prima di tutto devocalizzati per evitare schiamazzi ed urla provocati dal dolore fisico, poi accecati, mutilati,ustionati, sottoposti a scariche elettriche con elettrodi collocati nel cervello, infettati con virus d’ogni tipo anche con quello dell’HIV per AIDS.
Tutto questo a detta degli studiosi animalisti è uno scempio che si può evitare, esistono le simulazioni virtuali, manichini computerizzati, culture in vitro di cellule di rilevazioni microscopiche e altro. Affinché si scuota la sensibilità di molti, riporto qui alcuni esempi di torture applicate sugli animali.
-Ad alcuni cani vengono tagliati di netto i nervi delle cosce e poi congelate le gambe per verificare se il taglio del nervo simpatico(apparato appartenente al sistema nervoso centrale) costituisce una protezione contro il congelamento.
Molti di loro rimangono con le zampe deformate, ad altri gli si staccano ed altri muoiono in una lenta agonia.
-I gatti vengono, per mesi, strattonati, scaraventati da un lato all’altro della camera dove si effettuano tali esperimenti, viene pestata loro la coda e sottoposta a scariche elettriche in continuazione per studiare le manifestazioni d’angoscia.
Altri studiosi invece delle percosse usano pavimenti arroventati e spilloni sotto le zampe.
-Le scimmie Rhesus (soprattutto quelle gravide) vengono gettate contro un muro di cemento per controllare gli effetti degli incidenti automobilistici.
-Il massimo della crudeltà è stato però raggiunto trapiantando una testa di un pastore tedesco sul collo di un altro cane,questo per studiare i trapianti.
La lista degli esempi è lunghissima io ho riportato qui solo una bassa percentuale delle mostruosità che si compiono a discapito del mondo animale.
Concludo questa mia sorta di “mano protesa” verso il mondo animale sperando d’aver spinto a riflettere più di qualcuno. L’aggressione di un animale verso l’uomo ha quasi sempre una motivazione, non giustificabile ma comprensibile, purtroppo non vale lo stesso per l’uomo.
E…”Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà”.
Is.(1,6)
Sara De Bartolo
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