MOVIMENTO PER L’AUTONOMIA
M.P.A. Dello Jonio
Cittadini dello Jonio, il 27 febbraio 2009, al congresso del Movimento per le autonomie del sud, il ministro dell’Economia Tremonti annunciava la costituzione della fantomatica Banca del Mezzogiorno mirata a prestare denaro agli imprenditori meridionali e riconosceva che “le banche sono al sud per portare via soldi” “Non è possibile che il Mezzogiorno non abbia una propria banca e quelle che sono rimaste hanno il flusso di denaro che va da Sud a Nord e non viceversa”. Concedere denaro agli imprenditori del Sud è rischioso, quindi le banche pretendono che il denaro offerto nel Meridione venga pagato di più. L’Unioncamere relaziona che le aree del Centro-Nord possono beneficiare di tassi intorno al 5 per cento, mentre le aree del Sud arrivano a pagare tassi al 9 per cento per prestiti a breve termine. Cosenza è la città dove il denaro costa di più con tassi superiori a 4 punti in più rispetto alla media nazionale. Tale idea di banca che aiuta le imprese del Sud va avanti da oltre un ventennio, già nel 2005 il governo del Centro Destra ne promuoveva la nascita, pochi mesi dopo il nuovo governo di Centro Sinistra ne seppelliva il progetto.
Nel decreto ministeriale anticrisi, approvato nel gennaio 2009 si rimodella la Cassa depositi e prestiti da utilizzare a sostegno dell’economia e soprattutto da destinare alle infrastrutture degli enti locali non solo del Sud ma di tutto il territorio nazionale. I fondi necessari dovranno provenire dai risparmi dei libretti postali.
Si voleva una banca Meridionale ne è nata una banca Nazionale. Oltre al danno, noi meridionali subiamo anche la beffa, infatti se consideriamo che il risparmio postale (libretti postali e buoni fruttiferi) al 70 per cento è in possesso dei risparmiatori del Centro-Sud. Dove andrà a finire il nostro denaro? Probabilmente prenderà la direzione Nord ove le opere infrastrutturali programmate sono di gran lunga più numerose di quelle del Sud. Quindi, considerando questa ultima operazione, in aggiunta al fatto che le grandi banche nazionali raccolgono il risparmio anche nei nostri territori ma qui non reinvestono, possiamo sicuramente sostenere che si continua a danneggiare il Sud per mantenere ed incrementare la ricchezza del Nord.
Oggi abbiamo tre Italie, quella del Nord che vive sulla globalizzazione e sul mercato europeo, quella del Centro che vive sui servizi ed è tenuta in debita considerazione dal centro politico e quella del Sud dove i pochi imprenditori rischiano il proprio denaro in terre ove non esistono infrastrutture e in aree ove spadroneggia la criminalità organizzata.
Il federalismo fiscale può essere inteso secondo il concetto per cui ogni ente è responsabile dei soldi che raccoglie e di quelli che spende. Considerato che per cinquant’anni la ricchezza e la produttività è stata incanalata e mantenuta solo in una parte d’Italia, pertanto il federalismo inteso come è inteso oggi, non potrà che affossare l’altra parte dell’Italia, cioè il Sud. Se federalismo ci debba essere per il Sud, questo non può essere di tipo solo fiscale, ma deve mettere nelle condizioni le genti del Sud di avere gli stessi mezzi e possibilità delle genti del Nord, ad iniziare dalle infrastrutture, alla scuola, alla sanità e soprattutto al mondo del lavoro che produce redditività. Il buon risultato elettorale delle scorse provinciali non ci deve cullare, i consensi nella prossima campagna elettorale devono aumentare. Non possiamo dare segni di debolezza con arretramenti o stasi di crescita. Dobbiamo fare molta attenzione nella scelta dell’alleato. Correre da soli potrebbe essere un atto di coraggio ma anche un suicidio. Fatto imprescindibile, è che il nostro futuro alleato debba accettare i punti più salienti del nostro programma.
Noi dell’ M.p.a. dello Jonio chiediamo al nostro Leader Orlandino Greco, quale vice coordinatore nazionale, di portare sul tavolo delle trattative, a diversi livelli, i punti per noi di estrema importanza e di seguito elencati:
1 – ammodernamento della SS.106, affinché si possa chiudere la bretella di congiunzione tra l’autostrada dell’adriatico con l’autostrada del tirreno, anche perché siamo stanchi di contare i morti per incidenti;
2 – realizzazione dell’aeroporto della Sibaritide, in modo che si possa avere rapporti ravvicinati in senso temporale con il resto dell’Italia, dell’Europa e del mondo. Infrastruttura indispensabile per un decollo turistico affinché non si debba operare solo nella prima quindicina di agosto;
3 – se le ferrovie dello stato hanno deciso di abbandonare le nostre strade di ferro, riteniamo essenziale costruire una metropolitana leggera su rotaie affinché possa servire i centri urbani della costa Jonica che va da Policoro a Rossano;
4 - necessita impegnarsi affinché i fondi destinati al meridione non finiscano nelle tasche di pseudo investitori provenienti dal Nord, i quali hanno dimostrato la loro scarsa onestà, frodando e rubando senza aver creato alcun posto occupazionale. Sarebbe necessario destinare quote minime riservate a progetti partoriti da gente della nostra terra;
5 – con la dismissione di un reparto ospedaliero dietro l’altro, si stà mettendo a rischio la vita dei cittadini dello Jonio, visto l’esteso nostro territorio. Si potevano razionalizzare, caratterizzare e specializzare i nosocomi esistenti senza affrontare nuovi costi per un nuovo ospedale “Unico” e senza il depauperamento dei costi già sostenuti per la realizzazione di quelli esistenti;
6 – ultimo punto, ma prima in ordine di impegno, deve essere l’istituzione della Provincia della Sibaritide. La gente dello Jonio non potrà non considerare ultimo questo territorio rispetto alla Calabria, regione ultima rispetto all’Europa. La lontananza territoriale e culturale, rispetto al capoluogo di Provincia e rispetto al capoluogo di Regione, fa sentire la nostra gente frustrata e non rappresentata, inesistente per lunghi periodi ed appetibile in campagna elettorale. Caro Vice coordinatore Nazionale, il nostro movimento in questo territorio si inserisce in mezzo ad un centro destra, che raccoglie consensi solo quanto c’è da votare direttamente Berlusconi, ed un centro sinistra attecchito ovunque con trainers impegnati politicamente; questo per dire che alle politiche nazionali si affaccia sul nostro territorio il consenso anche per il centro destra, ma per ogni altra competizione amministrativa locale il centro sinistra la fa da padrone. Pertanto, e senza ombra di dubbio, attualmente l’M.p.a. dello Jonio riesce ad avvicinare alle problematiche del nostro territorio quasi esclusivamente l’elettorato di centro destra. Questo per dire, Caro Orlandino Greco, che per noi diventa importante sradicare dal nostro territorio il centro sinistra e che ci diventa più facile conquistare i voti ora del centro destra. In ogni caso saremo a tua disposizione sia con l’impegno che con il cuore; sicuramente saprai tracciare la giusta strada da percorrere. Con l’avvallo di tale mozione, presentata da Tonino Ruina, alla presenza di tanti militanti tra cui l’assessore comunale di Trebisacce Michele Tucci, dell’imprenditore Luigi Salvatore, dei membri della segreteria provinciale ed in seguito all’intervento del vice coordinatore nazionale Orlandino Greco, l’m.p.a. dello Jonio si ufficializzano i coordinatori ed i rappresentanti dei Circoli Cittadini con nomina di Francesco Maggio per Trebisacce e Silvio La Regina per Francavilla entrambi già candidati alle scorse elezioni provinciali, Mario Guaragna amministratore comunale per Cassano allo Jonio, Bianchi Anna Maria per Doria, Salvo Carlo amministratore comunale per Montegiordano, Giovanni Salvatore amministratore comunale per Plataci, Bruno Corrado per Oriolo, Rocco Adduci per Amendolara, Giuseppe Soriano per Cerchiara di Calabria, Santo Alessandro Paladino per Albidona, Domenico Truncellito per Rocca Imperiale. In ultimo è stato indicato come coordinatore dell’ M.p.a. dello Jonio Tonino Ruina.
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