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sabato 21 novembre 2009

Trebisacce-21/11/2009: L'ambulanza trasferita rientra al suo posto in ospedale





Le foto sono di Walter Astorino
Trebisacce: 21/11/2009
Un pomeriggio denso di preoccupazioni e di nervosismo al pronto soccorso del “G. Chidichimo”,a causa del trasferimento di un’ambulanza di tipo A presso il presidio ospedaliero di Rossano. Trattasi di una richiesta di utilizzo dell’ambulanza temporanea o definitiva? Il dubbio è legittimo nella considerazione che da mesi si assiste a continui scippi in una logica ormai i adozione di depotenziamento della struttura. In un clima di forte agitazione dove lo scorso 11 novembre ben 5000 persone sono scese in piazza per protestare contro la chiusura dell’ospedale,dove i lavori di ristrutturazione della sala operatoria ancora non iniziano,dove alcuni strumenti sanitari transitano in altri ospedali,è facile che il livello di guardia sale e che l’agitazione pervade l’intero personale medico e paramedico. Il tutto inizia con una lettera richiesta di ambulanza della centrale operativa “118” di cosenza di cui è direttore Riccardo Borselli , a firma della dottoressa Francesca Lupia di turno in centrale, contenente la motivazione che l’ambulanza del Pet di Rossano è in avaria. Nel pomeriggio l’autista di Rossano arriva al pronto soccorso di Trebisacce con l’ambulanza di tipo “B” e vorrebbe prendersi il tipo “A”(medicalizzata). Il clima è rovente e il primario Tancredi vorrebbe opporsi e avvisa il primo cittadino Mariano Bianchi, che immediatamente si porta sul posto e subito per via breve inizia i contatti con i responsabili. Intanto arriva anche il comandante dei Carabinieri e diversi presidenti delle associazioni culturali,di categoria,di volontariato e sportive. L’assessore alla sanità Graziano Mandaglio non si trattiene e afferma”Loiero e Petramala vogliono chiudere l’ospedale”. I presidenti delle associazioni:”Dobbiamo determinarci e presidiare permanentemente l’ospedale perché ormai non stiamo più tranquilli e occorrono azioni forti”. L’anestesista Trinchi:”Non possiamo privarci dell’unica ambulanza medicalizzata,i pazienti prima di tutto!”. L’aria che si respira nel pronto soccorso è pesante e i toni salgono di livello. Il sindaco annuncia, alle ore 19,30, che un fax restituisce l’ambulanza,ma che per una riparazione al lettino si ritarda la consegna. Tutto rientra nell’apparente normalità,ma il livello di guardia rimane alto da parte delle istituzioni,dei medici,dei paramedici,delle associazioni, dei pazienti e dell’intera comunità.
Franco Lofrano

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