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sabato 7 novembre 2009

Roseto Capo Spulico-07/11/2009: "Il cordone ombelicale,dono di vita...."





Roseto Capo Spulico: 7/11/2009
“Il migliore donatore di un individuo è se stesso” è la frase in prestito di chiusura, del Dottore Bruno Della Piccola,usata per chiudere la brillante relazione da Stefania Cosentino. Nessuna illusione,ma un pacato messaggio di speranza è stato inviato dai relatori sulle prospettive terapeutiche con l’utilizzo delle cellule staminali per contrastare e, in alcuni casi, risolvere malattie e patologie. E’ la strada della sperimentazione che è lunga,ma si aprono le porte per nuovi orizzonti e per una vita migliore. Già dei risultati positivi arrivano dalla sperimentazione per il tumore wilms,trapianto di trachea,fibrosi cistica,diabete giovanile di tipo I e per il danno cardiaco. Si è svolta sabato sera,nel Salone Imperiale “Federico II” del Castello Federiciano alla presenza di un gremito pubblico motivato la giornata di aggiornamento sul tema: ”Il cordone ombelicale,dono di vita:perché conservarlo. Cellule staminali cordonali e prospettive terapeutiche”,sul quale ha relazionato la dottoressa Stefania Cosentino,PhD-Responsabile Scientifico MyCells,organizzata,la giornata d’informazione da MyCells che è l’azienda di servizi per l’analisi,il trattamento e la crioconservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale per uso autologo e con il patrocinio del Castello Federiciano,del Comune di Roseto Capo Spulico e della Banca dello Jonio di Albidona. Nel ruolo di moderatore dei lavori il dottore Nicola D’Angelo,Coordinatore Consultori Familiari Asp di Cosenza,che pur a favore del servizio pubblico sanitario è dell’avviso che se il privato opera bene è giusto collaborare,nella considerazione che le attuali leggi in Italia impediscono al pubblico di agire. Sul tema: “Le cellule staminali cordonali nelle patologie del nostro territorio” ha relazionato il dottore Giuseppe Pranteda,Primario Unità Operativa di Ginecologia ed Ostetricia di Rossano e Trebisacce (CS) che ha sostenuto la tesi che bisogna stimolare i politici a cambiare la legge perché riducendo il numero di interventi chirurgici con l’utilizzo delle cellule staminali anche il bilancio sanitario ci guadagnerebbe. Prelevare le cellule è una pratica già in atto sia a Rossano che, prima di chiudere il reparto, a Trebisacce,ha sottolineato Pranteda. Danilo Ferigo,del gruppo di volontariato di Rossano (Avo) e della Sibaritide ha informato che già curano il trasporto con ambulanza le cellule prelevate dalle partorienti consenzienti presso la banca di cellule di Reggio Calabria. Il parroco don Antonio Cavallo è sceso in campo per suggerire di avvicinare tutte le donne in gravidanza per una corretta informazione e che attraverso il corso prematrimoniale il suo contributo non mancherà. Presente a porgere il saluto dell’amministrazione comunale il sindaco Francesco Durso. Ha chiuso i lavori con l’invito a diffondere fiducia fondata l’amministratore delegato MyCells di Milano,Roberto Cecarini.
Franco Lofrano

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