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domenica 1 novembre 2009

Trebisacce-01/11/2009: Manifesti allegorici delle associazioni a difesa dell'ospedale





Trebisacce:01/11/2009
In azione no stop le diverse associazioni unitesi con il comune obiettivo di impedire la chiusura dell’ospedale “G. Chidichimo”. In buona sostanza tutte le associazioni vorrebbero riavere quanto le decisioni di vertice hanno “scippato”. Il progressivo depotenziamento dell’ospedale e la chiusura delle due sale operatorie da parte dei Nas,di fatto, hanno reso l’ospedale in una condizione così grave e penosa da non poter assicurare neppure quei servizi di routine di una volta. La signora A.R., neo mamma da due mesi,costretta a partorire in altro ospedale a causa della chiusura del reparto di Ginecologia,racconta:”dovevo sottopormi al tracciato e mentre ero in posizione nella stanza entrava chiunque e mi sentivo a disagio e poi il cibo e la pulizia..un disastro!”,quando è nata mia figlia a Trebisacce,racconta la sorella di A.R.,”mi sono sentita coccolata e tranquilla ora per mia sorella abbiamo vissuto di tutto e di più in quanto a disagi. Noi rimpiangiamo il reparto di ginecologia di Trebisacce”.
Anche i manifesti allegorici creati dalle associazioni stampati e affissi sulle vetrine dei negozi non passano inosservati e ogni cittadino esprime la propria opinione. Il mostro a destra con la testa simile ad un pietra quadrata potrebbe chiamarsi”malapetra” che i maldestri identificano in Franco Petramala,dirigente generale Asp. Il mostro al centro con il “pennacchio” potrebbe voler significare il potere politico e nel caso la “malapolitica” condotta a tutela dell’ospedale. Il mostro a sinistra, cieco e lento,potrebbe voler indicare la “malasanità”che ha creato non pochi problemi.
Il secondo manifesto ideato dalle associazioni ricorda l’attentato dell’11 settembre alle torri gemelle americane. Qui però è scritto 11 novembre e significa probabilmente la data prossima e vicina per trovare in piazza tutte le associazioni,istituzioni e popolazione .La strategia scelta con tutti uniti per salvare l’ospedale. E l’aereo sul posteriore riporta la scritta ASP. Ma in America hanno agito i kamicaze,i talebani,ma qui? I nemici dell’ospedale sono esterni o interni allo stesso? E’ il caso di rifletterci un momento.
Il terzo manifesto allegorico riproduce un ‘immagine molto simile di una tessera elettorale che porta la firma di ‘Felice Chiacchiera’,quasi a dire parole e senza fatti . Inoltre gli autori scrivono Calabria o Basilicata? Quasi a voler dire che come Alto Jonio apparteniamo alla regione Calabria ma che forse potremmo valutare la opportunità di dialogare con la vicina Basilicata per avviare l’ipotesi di una cambio di regione,tanto la legge lo consente. Prestando ancora attenzione ai vari discorsi di Via Lutri si potrebbero fare altre ipotesi,quale quella che i cittadini sono stanchi di essere considerati soltanto utili nel periodo elettorale,ma quelle scritte sono sufficienti per capire che il funerale dell’ospedale è prossimo e solo un miracolo e con l’unione di tutte le risorse umane possibili è possibile continuare a nutrire la speranza.
Il quarto manifesto esplicita l’idea,con la specifica cartina, che è possibile sulla base dell’Art.132 della Costituzione cambiare regione e i voti di 17 comuni danneggerebbero non poco il bilancio regionale e la malapolitica.
Franco Lofrano


Franco Lofrano

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