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mercoledì 10 agosto 2011

Rossano-10/08/2011:MEDIAZIONE EUROPEA: L’ALTERNATIVA ALLA SOTTRAZIONE DEI MINORI!

MEDIAZIONE EUROPEA: L’ALTERNATIVA ALLA SOTTRAZIONE DEI MINORI!
Si registra non solo a livello nazionale, ma, oramai, anche nella nostra provincia, l’aumento di matrimoni e/o convivenze tra coppie di nazionalità diversa. La problematica sorge alla rottura del rapporto con la presenza di minori. Mi duole dirlo, come donna e come difensore, sono proprio le madri, in genere affidatarie dei minori, quelle che per motivi personali concernenti alle divergenze con l’ex coniuge, conducono i bambini fuori dall’Italia ed ostacolano ogni visita tra padre e figlio.
Come il caso accaduto, più di un anno fa, al papà Coriglianese: in pochi mesi i bambini Coriglianesi sono stati sradicati dai loro affetti, dalle loro culture e statuiti in un paese, la Slovacchia, che sino a quel momento conoscevano solo dai racconti della loro madre. Sopravviene, di consueto, l’avvio delle azioni giudiziarie civili e penali, ancora in corso, che non danno esito sui “diritti di visita del padre”. Le innumerabile querele per i casi di sottrazione in Italia, a causa della lungaggine dei nostri mezzi processuali e dell’enorme carico a cui sono sottoposte le nostre Procure, non trovano esito per molteplici anni. La disperazione di questo padre di Corigliano che settimanalmente perveniva alla porta del mio studio, mi ha spinto a ricercare una diversa soluzione a quella giudiziaria già intrapresa e dagli sbocchi molto lunghi. Studiando le normative europee per la materia de quo, scopro la costituita figura del Mediatore Europeo per la sottrazione dei minori e, nell’immediatezza, mi accingo ad avviare la richiesta. Caso fortuito: l’anno scorso subentra l’Italia quale figura raffigurante il Mediatore, dopo anni di legislazione Francese. Inizia un percorso, durato mesi di lavoro, in stretta collaborazione con Il Mediatore del Parlamento Europeo, l’On. R. Angelilli e l’advisor di quest’ultimo, l’Avv. S. Mangiante. A Giugno 2010 in una aula del Parlamento Europeo di Strasburgo, gli ex coniugi, con i rispettivi avvocati, siglano l’accordo sui “diritti di visita”; accordo, di seguito, provvisto di esecutività dal Tribunale di Rossano. I bambini tornano, già nella stessa estate del 2010, a Corigliano per trascorrere le vacanze con il padre, la nonna e i loro zii. Primo caso Italiano risolto al Parlamento dal nuovo Mediatore Europeo. La classe forense rimane in silenzio, quella locale, in particolare l’Ordine forense, perfino non afferra in apprezzamento una difesa partita dal profondo Sud e giunta al Parlamento. Prendere atto che esiste un diverso modo di affrontare la questione; approfondire la materia normativa europea; ricorrere al Mediatore Europeo sono tutti congegni che i difensori dovrebbero decidere ad usare. In termini umani, di crescita personale, professionale e, soprattutto, culturale, una esperienza come questa valorizza e porta a traguardi di appagamento che, indubbiamente, non apprenderanno mai le menti, né udiranno mai le orecchie, di coloro i quali si considerano profondi conoscitori del diritto e non hanno mai inteso confrontarsi, aprirsi al nuovo, per approfondire l’esistenza di una alternativa all’azione giudiziaria che possa “servire” ad un genitore spossessato dal suo diritto di vedere i propri figli. Pur negando la valenza della attuale Mediazione Civile resa di recente obbligatoria nel nostro sistema giudiziario, il mondo forense dovrebbe iniziare a prendere atto della Mediazione Europea nei casi di sottrazione dei minori come strumento efficace, con l’intento di ricondurre i figli ai padri arbitrariamente delegittimati. Il primo caso Italiano del papà Coriglianese lo ha ampiamente comprovato. Difensori non amorevoli del nuovo? difensori che non accettano il confronto? Difensori che “smettono di imparare” o difensori che considerano l’Europa lontana?Non conosco la motivazione di tale diniego ma temo molto ciò che sento prevaricare negli ultimi anni: la mancanza, il rifiuto di accrescimento del sapere, “Timeo lectorem unius libri”!.
Graziella Algieri

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