COMUNE DI AMENDOLARA (CS)
COMUNICATO STAMPA
Nell’ambito del progetto per l’istituzione del “Parco subacqueo dell’Isola di Ogigia” , l’Amministrazione comunale di Amendolara, con la partecipazione dell’Anas (Associazione Nazionale d’Azione Sociale) e con la Scuola subacquea dell’Ogigia Diving Center, ha promosso una giornata dedicata alla pulizia della “Secca di Amendolara” (l’omerica isola di Ogigia sulla quale Ulisse, sedotto dalla ninfa Calipso, sostò sette anni prima di ritornare ad Itaca dalla sua Penelope), con annessa escursione subacquea.
Hanno partecipato all’escursione, domenica 14 agosto, anche il sindaco di Amendolara Antonello Ciminelli; il vice Gianni Esposito; il presidente del Consiglio comunale Marco Mitidieri; per l’A.N.A.S. Italia il responsabile nazionale Antonio Lufrano; quello regionale Giuseppe Golia e quello zonale Alto Jonio (con sede ad Amendolara) Vincenzo Laschera; e il gruppo scuola subacquea-Diving Center Ogigia di Amendolara.
Durante l’immersione sono stati recuperati resti di palamiti, aggrovigliati al fondo con diramazioni in superficie, un grave pericolo alla navigazione dei natanti, ancore abbandonate, resti di reti da pesca, bottiglie di plastica, oggetti vari, a dimostrazione che il fondale dell’isola sommersa è divenuto oramai una pattumiera pericolosa per i sub della scuola nelle varie escursioni, per gli amatori del mare e per la pesca stessa.
Ed è per questo che la nuova Amministrazione comunale di Amendolara ha sin dal primo giorno del suo insediamento dimostrato particolare interesse per il recupero della “secca”.
In questa ottica l’Anas zonale Alto Jonio propone l’istituzione della “Giornata fondali sicuri Isola di Ogigia”, da tenersi ogni anno nel mese di agosto, con la visita guidata presso l’isola di Ogigia, ormai sommersa
L’obiettivo dichiarato del sindaco Antonello Ciminelli è quello di creare, appunto, in collaborazione con altri comuni, associazioni, enti pubblici e privati, un “Parco subacqueo dell’isola di Ogigia” teso alla conservazione di un patrimonio inestimabile ed alla valorizzazione di un turismo marino alternativo.
La “Secca di Amendolara” è stata inserita quest’anno nella rete Natura 2000, promossa dall’Unione Europa e che annovera tra le sue fila tutti i siti di interesse comunitario. Un vero patrimonio naturalistico per diversità e ricchezza di fauna e flora subacquea.
Vincenzo La Camera
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