lunedì 1 agosto 2011
Trebisacce-01/08/2011:RISPOSTA ALLA LETTERA APERTA DEL GIORNO 30/07/2011
RISPOSTA ALLA LETTERA APERTA DEL GIORNO 30/07/2011
Egr. conterraneo che lavora “presumibilmente” fuori Regione, se davvero Lei lavorasse fuori Regione e avesse subìto il disagio di questi giorni, dovuto alla protesta degli autisti della Saj -Intersaj, vorrei rivolgermi proprio a Lei.
Lei conosce i veri motivi che hanno spinto questi padri di famiglia, questi figli di mamma a mettere in atto una protesta cosi' forte?
a leggere dalle Sue righe, non si direbbe. S’informi prima di prendere carta e penna e pubblicare una lettera aperta senza fondamento circa i veri motivi che sono stati alla base della protesta.
Anch’io calabrese lavoro fuori Regione, e sono spessissimo in viaggio con l’ Intersaj e plaudo alla serietà di tutti gli autisti di questa società, gente responsabile, coraggiosa, sempre disponibile nel possibile ad andare incontro alle varie esigenze dell’utente di turno.
Se questi lavoratori hanno dovuto mettere in atto una protesta cosi’ forte sotto gli occhi di tutti, evidentemente era l’unico modo per farsi ascoltare.
Se verranno tutelati i loro diritti, Egr. conterraneo, saranno tutelati anche i nostri diritti.
Il diritto non è un concetto astratto e fine a sè stesso, ma è il presupposto per rendere in concreto un giusto valore.
Il valore, in questo caso, potrebbe essere rappresentato anche dalla dignita’ della persona prima e del lavoratore poi.
Il valore potrebbe essere ancora, in questo caso, la salute del lavoratore da difendere e preservare (e la NOSTRA!!!!).
Il valore potrebbe essere molto altro, ma mi fermo qui, perché non voglio entrare nel merito della protesta, perché prima di prendere carta e penna e scrivere mi sono documentata, conosco i motivi della medesima, e questi lavoratori andrebbero applauditi e sostenuti per il coraggio che hanno avuto, soprattutto nella nostra zona, dove non ci sono molte altre prospettive di lavoro.
Chi lavora come me in un’azienda, (….) sa benissimo cosa significa chiedere che vengano riconosciuti i propri diritti di lavoratore, al di la’ di ogni logica aziendale.
E Lei ci parla nella Sua lettera, di sacrifici solo economici, invece a me risulta che i termini della protesta degli autisti della Intersaj non vertono solo su discorsi economici, o quanto meno non solo su quelli, ma su molto altro.
Il senso di appartenenza di cui Lei parla non manca di certo a questi padri di famiglia, e Lei se davvero fosse un utente di questa società di viaggi lo saprebbe certamente.
Dalle Sue righe leggo: “È per tutto questo che il vostro SCIOPERO mi provoca solo SGOMENTO E SCONFORTO.
Tutelare i diritti dei lavoratori significa AVERE UN ELEVATO GRADO DI
RESPONSABILITA’.” ….mi chiedo chi veramente ha il coraggio di scrivere queste cose e criticare il senso di responsabilita’ di chi mette in atto una protesta per difendere un sacro santo diritto.
Sinceramente lo sgomento lo si è avuto a leggere la Sua lettera aperta.
Bisogna davvero essere ciechi e sordi per non conoscere i termini della protesta di cui sopra.
Mimma
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