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domenica 26 settembre 2010

Trebisacce-25/09/2010:Il Coordinamento delle Associazioni a difesa del Chidichimo

L’Ospedale di Trebisacce non è mai stato un Ospedale della morte, ma sempre per la vita dei pazienti; i casi di malasanità sono successi in altri Presidi molto più a sud, e che probabilmente oggi si cerca di salvare ad ogni costo.
La chiusura del Presidio di Trebisacce, così come quella di Cariati e Praia a Mare, è immotivata dal punto di vista tecnico: i posti presenti nella Provincia di Cosenza sono in meno rispetto a quelli spettanti in base agli standard nazionali; infatti facendo dei semplici conti da massaia, se la popolazione della Provincia di Cosenza è pari a 734.445 abitanti, i posti letto spettanti sono in totale 2784 ( 3,8 x mille) di cui 2197 per acuti (3 x mille) e 587 (0,8 x mille) per postacuzie (Riabilitazione e Lungodegenza). I posti letto attualmente presenti nella Provincia di Cosenza, tra pubblico e privato, non superano i 2700. Quindi per la Provincia di Cosenza non necessita alcun taglio di posti letto, semmai una ridistribuzione tra tipologie e tra aree poiché sullo Jonio i cittadini di serie B dispongono solamente di 1,5 posti letto per mille abitanti mentre su altre aree i cittadini di serie A dispongono di circa 4,5 posti letto per mille abitanti,.
Infatti il fabbisogno di posti letto per l’area Jonica su 175.000 abitanti è pari a 524 posti letto per acuti e 140 per postacuti, per un totale di 664 posti letto. Da ciò si evince che nell’area Jonica mancheranno in totale circa 300 posti letto di cui 250 per acuti, che sommati ai posti letto sottratti ad altri Presidi quale Praia, San Marco, ecc. fanno circa 500 posti letto rubati alla Provincia di Cosenza; che fine faranno?
Il piano non è giustificato da un punto di vista economico perché altrimenti non si spiega come mai Ospedali con 2000 ricoveri, 100 parti, 60 interventi chirurgici all’anno e con un costo per ricovero altissimo (oltre 4100 euro a ricovero rispetto alla media aziendale che è di 3100 euro) restano aperti ed Ospedali come Trebisacce e Cariati con circa 5000 ricoveri a regime, 350 parti e 900 interventi chirurgici ed altri che costano meno si chiudono. Oltretutto come mai si rinuncia alla possibilità di poter recuperare circa cinque milioni di euro di mobilità verso Puglia e Basilicata, rischiando invece con la chiusura di Trebisacce di raddoppiare tale importo? o si pensa di risolvere il problema della mobilità con protocolli d’intesa con la Basilicata, che di fatto impediranno i ricoveri e quindi la libera scelta del cittadino? forse il governatore ha deciso di fare morire i pazienti in ambulanza, in attesa della ricerca di un posto disponibile? oppure si è deciso di spendere i soldi della sanità in trasporti anziché in prestazioni sanitarie?
Oltretutto sorge spontanea una domanda: se a Cosenza si sottraggono 500 posti letto, da qualche altra parte ne resteranno 500 in più, o no?
Forse il governatore Scopelliti ha deciso di far gravare Il peso del piano di rientro unicamente o prevalentemente sulla periferia della Provincia di Cosenza?
Forse i 30 posti letto di RSA proposti davvero rappresentano il cavallo di troia per l’ingresso nel Presidio di Trebisacce di grosse lobbi di società private a cui si cederà tutto in gestione all’indomani della chiusura?
Detto ciò la protesta dei cittadini dell’Alto Jonio è più che legittima in quanto a tutela del diritto alla salute, all’assistenza, alla libera scelta alla pari di tutti i cittadini italiani; infatti per legge i LEA oltre che essenziali, devono essere garantiti anche in modo uniforme sul tutto il territorio, e per questo è stata attivata la Class Action che a giorni darà le prime risposte ai cittadini dell’Alto Jonio.
Noi non siamo contro il cambiamento, ma vogliamo un cambiamento in meglio e non in peggio, con un piano razionale, comprensibile, oggettivo e basato sul fabbisogno delle popolazioni, e non su criteri campanilistici o di partito.
Alla luce di quanto detto, invitiamo tutte le istituzioni dell’area ex AS 3 di Rossano, a mobilitarsi ed associarsi alla protesta dei Sindaci e delle popolazioni di Trebisacce e Cariati per difendere il furto di circa 300 posti letto operato dal Commissario Scopelliti, ma invitiamo anche tutte le autorità istituzionali della Provincia di Cosenza a reagire perche è l’intera Provincia penalizzata di oltre 500 posti letto e tutto ciò graverà comunque sulla gestione delle attività sanitarie delle strutture interessate, oltre che sicuramente sulla salute dei cittadini.

Il Coordinamento delle Associazioni a difesa del Chidichimo

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